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venerdì 18 dicembre 2020

Sulla gobalizzazione nessuno ci aveva capito nulla tranne Fidel Castro

C'è stato un movimento noglobal negli anni '90. Avevano ragione ad essere contro la globalizzazione ma in realtà non avevano capito cos'era la globalizzazione. Pensavano fosse il trasferimento del liberalismo e del liberismo in Cina e invece come spiegò Fidel Castro nel suo discorso del 29 settembre 1999 era l'esatto contrario, era l'invasione della Cina comunista nei confronti dell'occidente e la sua occupazione delle organizzazioni mondialiste e sovranazionali come l'Onu, il Wto, l'Oms. nacque allora un movimento noglobal di destra, ma che in fondo stimava la Cina per i suoi metodi dittatoriali, per il suo imperialismo e il razzismo feroce dell'etnia Han verso Uiguri, tibetani e mongoli, oltrechè verso tutte le altre etnìe.

Quello che è mancato è un movimento noglobal di marca liberaldemocratica, forse nascerà nei prossimi anni.

Un documentario dimostra come il vegetarianesimo è una dieta involutiva

Un bellissimo documentario trasmesso da Rai Due dimostra come l'evoluzione dall'australopiteco all'homo sapiens è dovuto al consumo di carne, che porta il genere dalla scimmia all'uomo e ingrossa la massa cerebrale del 35%, rinforza le ossa e i denti. La dieta vegetariana è una dieta primitiva, adatta alle scimmie, che indebolisce e costringe a continue evacuazioni, la dieta carnivora invece è quella che distingue l'uomo moderno e ne rende l'essere più evoluto della terra, acuminando l'ingenio anche perchè procurarsi la carne richiede tecniche e costruzione di strumenti per la caccia.

Il secondo momento dell'evoluzione dalla scimmia vegetariana all'uomo carnivoro è quando l'uomo impara a cuocere la carne, probabilmente un milione di anni fa.

Anche cuocere la pasta partendo dall'acqua fredda facendo prosciugare l'acqua bollendola è un altro metodo che dimostra che mangiare cuocendo e il cuocinare nei suo vari metodi, non nutrendosi della frutta e della verdura cruda in natura distingue i selvaggi dall'uomo moderno. 

Quindi non solo il passaggio dal vegetarianesimo al carnivorismo, ma anche il cuocere e il cucinare i cibi segna il passaggio evolutivo e il progresso umano. il passaggio dall'uomo scimmia all'uomo erectus che ingrossa ancora di più il cervello.

Il cibo cotto rispetto al cibo crudo permette una maggiore energia fisica e il peso corporeo non cala, il cibo crudo viene digerito meno dallo stomaco rispetto al cibo cotto. Una patata cotta libera più energia al sangue ed è più digeribile, rispetto ad una patata cruda. La cottura dei cibi dà un enorme vantaggio energetico, sull'aspettativa di vita e sulla riproduzione, il cibo cotto diminuisce il volume dell'apparato digerente e aumenta il volume del cervello aumentandone l'energia e questo ci differenzia dagli animali.

Siamo programmati per mangiare i cibi più ricchi di grassi. Ma anche la verdura quindi può essere utile, ma se cotta, il soffritto d'aglio in camicia e non spelato.

Mentre il resto del mondo esce sempre più dalla povertà e mangia sempre più carne, il movimento vegano punta ad indebolire l'occidente per toglierne energia e facoltà mentali. Un vero e proprio cavallo di troia nato in California, che predica la decrescita economica in occidente e sostiene l'ipersviluppismo cinese.




martedì 8 dicembre 2020

La mobilitazione dei radical chic per Regeni e Zaki e la loro indifferenza per i 18 pescatori siciliani

Questo sito non lo legge quasi nessuno, però vorrei essere uno dei pochi che mette alla luce la vicenda dei 18 pescatori italiani finiti nelle grinfie del regime libico. Nessuno ne parla, a nessuno frega nulla, non sono figli di papà come Regeni e Zaki che solidarizzavano con la fratellanza mussulmana, un movimento antidemocratico e antisemita, ma bensì sono proletari, sono apolitici, sono cittadini italiani che probabilmente non sputerebbero mai sul proprio paese come i due studentelli universitari. Per questo mi piacerebbe che questo governo se ne prendesse cura, non pretendo il sindaco radical-chic di Milano e le sue fans radical-sciurette sharing cool, nemmeno il radical-autogestito-fighetto Dibba ne', i birromani Zingaretti e Bersani, tanto meno il pirata della strada Beppe Grillo, ma chiedo che anche Salvini e la Meloni alzino maggiormente la voce e ne facciano una questione centrale, alla faccia che sono ostaggio di un militare filo russo. Tanto chi mi caga.

Il Covid a seconda della convenienza

I responsabili del Pd a gennaio-febbraio prendevano la birra con Zingaretti, come Bersani se la scolava dopo l'incontro con il suo amato Beppe Grillo, andavano al ristorante cinese, abbracciavano il cinese in piazza, Sala urlava "Milano non si ferma" e intimava i suoi concittadini pezzenti di non assaltare i supermercati, e poi tutto è cambiato. Improvvisamente il Covid non era più una lezione al popolo troglodita e razzista che il mondo è globale e senza frontiere e bisogna accettare anche i virus come cantava quel santo di Jonh Lennon, ma ora un serio virus che colpiva sopratutto la popolazione più anziana, che a Zingaretti andava pure bene prima di accorgersi che in maggioranza erano suoi elettori.

Allora è scattato il modello cinese, tutti in casa, e fanculo l'economia e la libertà, prima la salute, ma niente per rinforzare la sanità, la sanità a domicilio, i medici di base, i trasporti pubblici, tutta colpa dei giovani che ballano in estate e in inverno vanno a scuola, per non parlare delle discoteche in Sardegna dei ricchi. 

Ma non vi fanno un po' schifo? A me sì.



 

venerdì 20 novembre 2020

La posta in palio/2

Riprendendo il discorso sulla tecnocrazia che converge con la bandierina della democrazia diretta, che in Italia si è concretizzato sul piano strettamente politico con l'alleanza organica tra 5 stelle e Pd, possiamo vedere come la volontà è togliere ogni potere al popolo sovrano nazionale, da una parte difendendo la democrazia parlamentare dietro una retorica pseudo liberale, dal momento che non si tratta di reale democrazia rappresentativa parlamentare, ma di un parlamento strumentalmente usato contro il potere del governo, dove in realtà i parlamentari sono soggetti ai capigruppo dei partiti (la famosa "partitocrazia" di cui parlava Pannella, che Togliatti edulcorava nella idea della democrazia dei partiti dove il popolo si organizza), in più per l'enorme potere del presidente della repubblica, vero e proprio monarca non eletto dal popolo ma dai partiti, che mette il veto sulle leggi, scioglie o non scioglie le camere. E dall'altra chiaramente con un utopismo totalitario impraticabile sul piano concreto e fautore di una deriva dittatoriale di una maggioranza di fatto raccolta intorno al guru di turno, incapace di flettere nella complessità.

Il referendum di Renzi è stata la grande occasione persa per una riforma costituzionale che ci facesse uscire dal novecento italico cattocomunista,, poi degenerato in qualcosa di ancora peggiore, nel dipietrismo e nel giustizialismo manicheo e feroce, anche a causa del tradimento della destra delle Meloni e dei Berlusconi, risultata succube della egemonia catto-troschista-buchariniana.

Oggi quindi vediamo come in questo paese alla fine non conta ne' il parlamento ne' il governo, ne' i comuni e le regioni, strumentalmente messi l'uno contro l'altro, ma i tecnici dei ministeri centralisti, il presidente della Repubblica, i poteri imperialisti sovranazionali come l'Unione Europea e la Cina, in un contesto dove il Covid2019 viene usato per cavalcare il genocidio degli anziani - anche attraverso un' opera di terrorismo psicologico e mediatico che alimenta l'ansia, colpisce le persone malate di cuore e taglia fuori dalle cure i malati di cancro - l'esaltazione di una immigrazione senza controlli per far rinascere la nuova tratta degli schiavi, il taglio della spesa pensionistica non a vantaggio delle pensioni dei giovani ma in quanto tale, la rottura di ogni forma di unità del lavoro attraverso lo smart working, vero e proprio metodo di controllo e isolamento del lavoratore, la distruzione del patto atlantico che ha garantito 70 anni di pace in Europa, altroche l'Europa ha garantito 70 anni pace, è l'alleanza con l'America che ha tenuto fuori l'Europa dalle guerre e dal terrorismo, dal momento infatti che è nata l'Unione Europea in chiave antiamericana sono tornati conflitti interetnici, terrorismo islamico, perchè senza l'ombrello della Nato oggi questo continente torna terra di conquista di neoottomani e comunisti, questa volta in salsa cinese. E non saranno certo le sboronate del gaullista Macron o della doppiogiochista della Stasi Merkel filoPutin a salvarci. 

E' tempo quindi che il SudEuropa (Portogallo, Spagna, Italia, Grecia, Malta, Cipro filogreca) crei una cortina di ferro contro l'invasione neoottomana e lo sciaccallaggio usuraio franco-tedesco, riallacciando al contrario un rapporto privilegiato con gli Stati Uniti, Inghilterra e Israele ma anche con tutti quei paesi cuscinetto tra Russia e Germania che il nuovo patto Ribentropp-Molotov vorrebbero mangiarsi, dai balcani ai baltici, senza dimenticare tutti quei paesi sunniti che nel mediooriente non vogliono sottostare al giogo persiano-ottomano, ma cercare la pace ormai matura con lo stato ebraico.

LEGGI LA PRIMA PARTE DELL'ARTICOLO

mercoledì 4 novembre 2020

Made in China

Questo governo che scarcera i mafiosi che poverini potrebbero prendere il Covid in carcere, mentre Saviano discetta del degrado culturale dell'America che osa votare chi non piace a sua signorìa ingrugnita, questo governo che mette nelle mani di usurai e mafiosi cinesi i negozianti, commercianti, ristoratori, impone lo stato di polizia, reclude i lavoratori sotto lo scintillante nome di smart working, costruisce un mondo a modello di nerds che comprano tutto online, chiude le scuole, distrugge ogni forma di aggregazione e in questi mesi non ha fatto nulla per rafforzare il sistema sanitario, l'assistenza domiciliare, non ha dato un soldo a chi perde ricavi, ma chiede solo tasse, chiude in casa gli italiani, ma fa entrare i terroristi in Europa, magari ci fosse un tombino che funziona male, mentre lor ministri fanno la loro passerella con la mascherina made in China, sperando non si facciano male, ci mancherebbe, e non si sporchino la mascherina, che poi in Cina ci rimangono male.

martedì 3 novembre 2020

Feccia politically correct

Arrivato con una delle barchette di Carola Rackete, questo imperialista islamico ha fatto strage di ebrei e bianchi a Vienna, ma il vero problema non è lui, ma i vigliacchi che dicono che in fondo ce lo meritiamo per non si sa bene quali colpe del colonialismo, dell'esistenza di Israele, delle guerre in Iraq, sono questi cavalli di troia, nemici del popolo e delle patrie occidentali, spesso agiati occupanti di posti di potere economico, mediatico, culturale e politico nell'occidente che odiano, questi dicevo sono loro il vero nemico da annientare e distruggere, se vogliamo la salvezza dell'Occidente, delle nostre libertà, della democrazia, della nostra cultura. Questi infiltrati vanno schiacciati come gli scarafaggi che si intrufolano nelle tubature, ovviamente senza violenza, ma con una dura battaglia culturale che non deve fare sconti e farsi limare dal livellamento e dalla parificazione, vera arma dei doppiogiochisti, ma senza aver timore di dire che questa è feccia totalitarista e antiliberale, nascosta dietro la faccia buonista del politically correct e di un falso multiculturalismo.

domenica 1 novembre 2020

AAA opposizione liberale cercasi

Milano non è la Campania, che ha un governatore che sputa livore, umilia e deride un bambino che vuole andare a scuola e imparare a leggere. Milano vuole vivere, lavorare, studiare, combattere e non si fa prendere in giro. Massima cautela certo, ma nessuno può dire che siamo nella situazione di marzo, che poi tale situazione fu prodotta dalla superficialità di gennaio-febbraio da parte del governo filocinese. Chi derideva in gennaio-febbraio quelli che lanciavano l'allarme, li accusavano di razzismo contro i cinesi (ricordate "abbracciamo un cinese", "tutti al ristorante cinese") o col cinismo aberrante facevano spallucce per quei "inutili vecchi con malattie pregresse che morivano", in nome della rivoluzione globaldenghistanazimaoista e della neowoodstock da ritardati pennuti, oggi sono gli stessi che terrorizzano, fanno i salutisti, gli amici degli anziani, ma allora c'erano addirittura cialtroni che irridevano il nuovo ospedale costruito in Fiera a Milano. 

Tutto è trasversale, destra e sinistra non esistono più o sono ormai scomposte, abbiamo una penosa e patetica opposizione "costruttiva" alla Meloni succube del governo giallorosso (giallorosso come la bandiera cinese), così come una sinistra marginale che confusamente cerca di opporsi, ma quella estrema rimane ancorata al virus dell'antiamericanismo e dell'antioccidentalismo e incapace di liberarsi dei propri cortocircuiti, mentre quella moderata non riesce più a far sentire la sua voce. In mezzo il mitico "centro" monolitico della sinistra (alleato saldamente al bluff grillino), quello ieratico del contrordine compagni, che un giorno dice una cosa e un giorno l'altra, ma sempre con la stessa faccia di marmo o di gomma. saldamente ancorata al potere.

AAA opposizione liberale cercasi. Sarà la lega a prendere il testimone?

venerdì 23 ottobre 2020

Scomporre e ricomporre, la sfida del ventunesimo secolo

Il totalitarismo novecentesco è stato sconfitto attraverso una triade, un'amalgama non scontato, ma costruito giorno per giorno sul piano politico e culturale, oltrechè geopolitico. Si trattava di una triade formata da capitalismo, democrazia e liberalismo. Negli ultimi 30 anni invece un pezzo del neocapitalismo si è alleato al comunismo cinese, un pezzo della democrazia al populismo fascistoide e il liberalismo è stato strumentalizzato o si è alleato al neoegualitarismo nichilista e terzomondista. 

Scomporre questi tre attacchi e ricomporre le tre componenti è la sfida del nuovo secolo.

Glossario della neolingua orwelliana dei neoegualitaristi/2

Meritocrazia: Vecchio cavallo di battaglia della destra repubblicana reganiana, con cui di fatto negli anni '80 sul piano delle battaglie delle idee fu sconfitto l'egualitarismo sovietico, in nome dell'idea americana che ogni opportunità va data a ognuno se ognuno si dà da fare e questo ognuno merita di più in base a quello che dà concretamente, contro il livellamento socialcomunista che premia i mediocri e umilia i talenti secondo la formula "a ognuno secondo i suoi bisogni e da ognuno secondo le sue posibilità", che poi non si capisce quali siano i suoi bisogni o se non sono privilegi e quali le sue possibilità. Ma oggi la Cina e l'Europa lo ribaltano nel nome della tecnocrazia, nel nome delle elite, dell'idea che la liberaldemocrazia non funziona perchè elegge gli incompetenti e invece un sistema dittatoriale come quello cinese o tecnocratico come quello europeo funziona meglio ed è più efficiente. Così la burocrazia si prende la sua rivincita e si traveste da meritocrazia, occultando il consueto sistema di cooptazione con cui si perpetua e il modello di conformismo ideologico con cui si irregimenta. 

L'operazione concentrica si è sdoppiata facendo sponda con il movimento della democrazia diretta, contraltare e rovescio della medaglia della tecnocrazia e dell'elitarismo, esaltando una democrazia utopica, improbabile e leninista da una parte e convergendo con lo stesso pedagogismo avanguardista leninista riproposto in chiave tecnocratico, così si è accerchiata la democrazia rappresentativa liberaldemocratica delegittimandola su tutti e due fronti.

lunedì 19 ottobre 2020

La posta in palio

Per chi ancora non lo avesse capito, questo governo completamente delegittimato e impopolare, punta a vivacchiare fino al febbraio 2022, usando la retorica dell'emergenza Covid e in futuro chissà cosa ancora, non tanto per il recovery fund del 2021, di cui ancora non si capisce la portata, ma perchè nel febbraio 2022 si eleggerà il nuovo presidente della repubblica. 

Questi posteggiatori abusivi di poltrone sanno perfettamente che perderanno le prossime elezioni, la loro unica ancora di salvezza è avere un presidente della repubblica controllato da loro che metta il veto alle leggi del prossimo governo di centrodestra.

Difatti a differenza di quello che vuole la vulgata, il presidente della Repubblica in Italia non è una figura simbolica, ma ha un potere enorme, anche se fino a Napolitano i precedenti Quirinali non lo avevano mai utilizzato fino in fondo. Ma il presidente della Repubblica invece decide quando sciogliere le camere e indire nuove elezioni, ha diritto di veto su ogni legge del parlamento e sulla composizione di ogni maggioranza parlamentare.

Per questo congelare tutto fino al febbraio 2022 è l'unica speranza di salvezza per il regime in salsa DDR-Iran-Cina dei grullopiddioti (espressione non mia, ma come si chiamavano tra loro quando fingevano di odiarsi) e i gruppuscoli di estrema sinistra che lo sostengono, aspettando di sapere cosa vorranno fare da grande Renzi e Calenda.

Dall'altra parte la riforma costituzionale non sarà un tema "sociale" e stringente, ma sul piano politico è prioritaria, da compiersi attraverso la elezione a suffragio universale del presidente della repubblica, svolta presidenzialista della repubblica, scioglimento delle camere e nuove elezioni in caso di caduta di un governo, abolizione dei senatori a vita.

Grande fu l'occasione persa quando una destra miope ed egemonizzata dalla sinistra non appoggiò la riforma costituzionale di Renzi e si fece irretire dai vecchi marpioni della sinistra catto-troschista. Ahimè. Lo schematismo destra-sinistra in salsa italico-novecentesca ancora ha fatto danni e non permette a questo paese di maturare, ma ne fa il Venezuela rossobruno d'Europa.

Finchè questo paese continuerà ad essere il paese del capitalismo di Stato e dell'Eni filoislamica di Mattei e non l'Italia degli Einaudi, rimarremo sempre una via di mezzo tra uno stato clerico-socialcomunista e una finzione di democrazia liberale, ma non non l'Italia reale dei ceti produttivi e industriali, delle piccole e medie imprese, dei comuni, delle regioni, del manifatturiero, degli artigiani, del turismo, della cultura, della ristorazione, dell'agricoltura e dell'alimentare.

venerdì 16 ottobre 2020

Lo smart regime

Qualunque sia la piega che prenderà la cosidetta seconda ondata del Virus cinese, è evidente ormai il pretesto che questo governo sta portando avanti, sospesi come siamo tra la DDR del ministro Speranza che invita alla delazione tra vicini di casa che ospitano più di sei persone (forse perchè alle riunioni del suo partito non ci vanno più di sei persone), il guitto governatore di Campania che rispolvera l'espressione fascistesca da anni '30 "americanata" per scagliarsi contro Hallowen, e gode nel vietarlo in nome della sanità pubblica, il Premier Conte che minaccia i cittadini di rinchiuderli in casa se non si comporteranno bene. Siamo tra Germania dell'Est, regime fascista, modello comunista cinese e coprifuoco iraniano con Bar chiusi alle 21 (a quando la proibizione degli alcolici e delle attività sessuali?). Indipendentemente dalla situazione reale l'obbiettivo è terrorizzare la gente, decidere cosa è superfluo e cosa è essenziale nella vita degli altri, ma questa è tutta gente che a gennaio non chiudeva le frontiere con la Cina e tacciava di razzismo chiunque lanciasse l'allarme, eppure ora si fanno tamponi sei volte tanto, le terapie intensive non sono piene e la maggioranza dei malati è a casa, d'altronde oggi sappiamo dai documenti desecretati che medici e scienziati non volevano la reclusione totale nemmeno a marzo, ma fu scelta del governo. 

Al centro economico della questione quello che chiamano "smart working", cioè la reclusione forzata dei lavoratori in casa, sotto controllo digitale, senza orari di lavoro, senza contatti con i colleghi, il nuovo sfruttamento del neocapitalismo digitale innamorato della Cina comunista. 

mercoledì 14 ottobre 2020

Glossario della neolingua orwelliana dei neoegualitaristi

La neolingua orwelliana politically correct del neocomunismo demarxistizzato, o quantomeno pauperizzato e depurato di tutti gli aspetti "borghesi", "sviluppisti" e "storicisti" di esso, si compone di alcune parole chiave che sono chiaramente un derivato della cultura liberale, ma che in mano ai fautori del nuovo egualitarismo sono strumentalizzate, ma non solo, deturpate, stravolte e completamente modificate nel loro contenuto e indirizzo. Vediamone alcune:

Multiculturalismo: A parole vorrebbe dire una società dove convivono diverse culture differenti nel nome della pace e della tolleranza reciproca, in realtà si tratta di una monocultura dove sono contemplate solo l'ideologia unica della nuova sinistra ecologista, un'unica religione che è quella islamica e un'unica filosofia che è un miscuglio di buddismo, confucianesimo e paccottiglia orientaleggiante. Tutto il resto è considerato retrogrado, reazionario, di destra, e da rieducare o cancellare.

Diversità: La diversità è un valore liberale chiaramente incompatibile con l'eguaglianza, il quale invece è il valore assoluto per la nuova sinistra globalista, quindi chiaramente anche in questo caso non si tratta di diversità, ma esaltazione di tutto ciò che non è bianco, maschio, eterosessuale, occidentale, esaltazione di tutto ciò che è secondo il clichè "minoranza", ma che in realtà si tratta della nuova maggioranza.

Inclusività: Altra parola chiave, che a parole vuol dire accettare tutti o accogliere tutti, tutto molto bello in chiave liberale, ma che in chiave neoegualitarista sostanzialmente vuol dire chiudere tutti nello stesso recinto e omologare tutti come delle pecore fatte con lo stampino.

Sostenibilità: Mantra ecologista che sostiene che 200 anni di sviluppo industriale ed economico avrebbero apocalitticamente portato la terra sull'orlo del collasso senza nessun beneficio per l'umanità, compresa quella che protesta contro questo modello di sviluppo, che di questi benefici ne gode ogni giorno. In realtà operazione di marketing per vendere azioni in borsa di quelle aziende apparentemente ecologiche, per drenare finanziamenti verso quelle aziende apparentemente ecologiche e distruggere le piccole e medie imprese che non hanno i mezzi per riconvertirsi nel dogma della sostenibilità, il tutto ovviamente senza dire una parola sull'inquinamento che la Cina produce con il suo sviluppo senza regole basato sullo sfruttamento degli operai.

Antirazzismo: Il razzismo storicamente è odio verso gli ebrei, i negri, gli armeni, quindi antirazzismo dovrebbe dire combattere tutto questo, ma in questo caso si tratta semplicemente di etichettare come razzista chiunque non si adegui all'idea che le nazioni vadano abolite in nome della globalizzazione, di chi pone problematiche su temi come l'immigrazione, il rapporto tra religioni, la diversità stessa tra i popoli e i sistemi politici dittatoriali da una parte e liberali dall'altra. L'"antirazzismo" di oggi è anche un razzismo all'incontrario, contro gli ebrei, i bianchi, gli americani.



lunedì 12 ottobre 2020

Negazionisti e allarmisti, due facce della stessa medaglia

La terza guerra mondiale è iniziata, o quarta guerra mondiale volendo considerare la guerra Usa-Urss la terza. la Cina ha tirato la bomba Covid su India, Giappone, Europa, Usa, Brasile, Israele. Non si sa se è stata una cosa preparata o un incidente che il governo cinese ha cavalcato a suo favore, ma oggi sappiamo che in Cina stanno già distribuendo il loro vaccino a militari, medici e funzionari del governo e sopratutto non ci sono più nuovi casi di malati. Altro che siamo tutti uguali, altro che globalizzazione da beoti beati egualitaristi, invece nella realtà è scontro tra nazioni e continenti e a dichiarare guerra è il mostro confuciano totalitario comunista alleato del neocapitalismo digitale come Amazon, Facebook, google.

I negazionisti da una parte e i fomentatori del panico e fautori del lock down totale dall'altra sono due facce della stessa medaglia che fanno il gioco della Cina. Negare il Virus vuol dire deresponsabilizzare il regime comunista cinese, altresì creare eccessivo allarmismo vuol dire distruggere l'economia occidentale e prendere a modello il sistema dittatoriale di controllo della popolazione in stile cinese. Vanno evitati tutti e due gli estremi opposti.

Ha ragione Boris Jonhson quando dice che in Inghilterra ci sono più casi che in Italia perchè gli inglesi amano di più la libertà degli italiani. Non è il caso di offendersi. E' un dato di fatto che l'Inghilterra ha una tradizione di democrazia e libertà secolare che l'Italia non ha, oppressa da secoli dalle chiese fasciste, comuniste e cattoliche, e i finti ammiratori dei paesi anglosassoni come Beppe Severgnini non possono che mostrare in questi casi il loro peggiore vero volto sciovinista su un giornale pseudoliberale come il corriere della sera.



sabato 26 settembre 2020

C'è satira e satira

Ancora un attacco islamico a Charlie Hebdo e al passante qualunque, reo di essere occidentale. La volontà di genocidio verso tutto ciò che è bianco, occidentale, liberale, democratico attraversa le strade di Parigi e Londra. La mente va alla satira a buon mercato contro il cristianesimo e l'ebraismo, legittima certo, ma davvero facile e superficiale e senza ripercussioni, ma provate a fare la satira sull'Islam. La differenza che passa tra il finto ribellismo del sinistroide imbelle e la satira in trincea di chi è pronto a sacrificare la vita per il proprio diritto alla libertà. 

giovedì 24 settembre 2020

La sinistra fintoliberale

E' meraviglioso, la sinistra, questa sinistra, che di moderato e riformista non ha nulla, vuole costruirsi una destra moderata e addomesticata da usare a proprio piacimento e di volta in volta cerca il proprio Gianfranco Fini da lineare contro il leader riconosciuto del centrodestra. La cosa curiosa è che spesso costoro vengono dalla destra fascista, prima Fini, poi la Meloni, a conferma che il nemico di questa sinistra è il federalismo e il suo alleato naturale è la destra centralista. Un po' più difficile pensare di contrapporre uno come Zaia contro Salvini in nome di un primoleghismo inesistente, perchè la lega non è mai stata contro il sud, ma contro i palazzi romani, la burocrazia ministeriale e lo stato centralista e il tentativo di Salvini di coinvolgere il sud nella battaglia federalista in questa traiettoria migliana s'instagliava.

E' questa la natura di una sinistra che non ha mai rinunciato all'anticapitalismo e alla battaglia egualitarista, ma pretende di fare le pulci alla destra sulle sue radici fasciste. Una sinistra pseudoliberale che si è appropriata di valori liberali come i diritti civili, la diversità, il pluralismo, i diritti delle minoranze o presunte tali per subordinarli ad un progetto neototalitario e livellatore, ad un'idea azzeratrice della storia occidentale e ad una nuova forma di censura moralistica, che ben si compone in quel movimento di trogloditi, vandali e ignoranti del Black Lives Matters, che distruggono le statue dell'antischiavista Lincoln e dell'antinazista Churchill, proprio come i nazisti bruciavano i libri, che si fa paladina di una globalizzazione filocinese e si gira dall'altra parte verso i giovani che lottano per la libertà ad Hong kong, a Minks, a Mosca, a Caracas, a Cuba, in Sudan, in Iran, che rosica di fronte alla pace che sta nascendo tra i paesi arabi-sunniti e Israele, ridottasi ad essere l'ancella di un'Europa succube della Turchia e dell'Iran, gli unici due stati al mondo rimasti ad osteggiare lo stato ebraico.


lunedì 31 agosto 2020

Il mondo che cambia

L'accordo tra Emirati arabi e Israele, il primo volo da Abu Dhabi a Tel Aviv, giornate storiche, eppure nessun media europeo ve ne parlerà, perchè? Perchè il peggiore nemico dell'accordo tra stato ebraico e paesi arabi sarà sempre l'Europa, che su questa inimicizia fittizia ha costruito il proprio servilismo verso Russia e Cina. 

Ma i tempi cambiano, la democrazia liberale viene invocata nei paesi arabi come ad Hong kong, in Venezuela come in Iran, in Bielorussia come in Sudan, in Russia come in Libano, solo i fighetti radical chic occidentali la disprezzano, i vandali ignoranti alla Black lives matter, che incapaci di proporre alcunchè, si riducono ad azzerrare la storia, non sapendola studiare, così stupidi da abbattere le statue di Lincoln, che lo schiavismo abbattè, e di Churchill, che il nazismo sconfisse, la loro retorica globalizzatrice al servizio delle corporations e dei trust è nemica dei popoli sovrani e dell'indipendenza delle nazioni, destinata ad essere spazzata via.

domenica 2 agosto 2020

Anche se tutti noi no

Mi piace chi era antifascista negli anni '30, mi piace chi era anticlericale negli anni '50, mi piace chi era fascista negli anni '70, mi piace chi era comunista negli anni '90, mi piace chi è liberaldemocratico oggi.

venerdì 12 giugno 2020

La faccia di bronzo e il doppio giochismo della Germania

Per capire la situazione geopolitica è molto utile leggere questo articolo di atlantico quotidiano, sito praticamente unica voce fuori dal coro in un panorama italiano, a destra come a sinistra, dominato da un antiamericanismo straccione o da un filotrumpismo di riporto e non autentico che è solo dettato dall'illusione che Trump sia al servizio di Putin, balla diffusa dalla sinistra che una destra succube della sinistra si beve pedissequamente dimostrando una subalternità culturale verso una sinistra che dice di odiare e verso la quale dovrebbe essere invece alternativa e invece ne subisce la totale egemonìa culturale. Ma che anche una sinistra pseudoriformista e pseudoliberale si beve per disertare dal naturale appoggio verso il legittimo presidente dell'occidente liberaldemocratico per inventarsi una sgangherata terza via inconcludente e che si riduce al totale servigio verso i nazisti di ieri con la faccia ecologicamente ripulita oggi. Imbarazzante.

E' la Germania ad indebolire la Nato

Uccelli del malaugurio e iconoclasti sentinelli dell'ignoranza

Dopo due settimane in cui le borse stavano riprendendo quota, gli uccelli del malaugurio della federal reserve ci hanno pensato loro a farla crollare con previsione economiche fosche e per non farsi mancare niente ci hanno anche rifocillato con previsioni di una seconda ondata di Covid (basata su quali evidenze mediche e scientifiche non si sa). Pur di mettere in difficoltà Trump in vista delle elezioni di novembre e creare il panico, le elite e la finanza filocomunista cinese è disposta al tanto peggio tanto meglio, ma la mia modesta previsione è che queste gufate così come movimenti come black lives matters (composti in realtà per almeno metà da bianchi universitari annoiati e necgrofili di un passato morto e sepolto, più attori microcefali di Hollywood) con le loro violenze e i loro saccheggi non faranno che aumentare nell'America profonda la popolarità di Trump anche tra i neri onesti e lavoratori, che non hanno voglia di essere strumentalizzati da ideologie neototalitarie e antiliberali, che con la migliore tradizione dei movimenti per i diritti civili afroamericani non hanno nulla a che fare.

L'iconoclastia selvaggia di chi vuole buttare giù le statue di Cristoforo Colombo, Dickens, Churchill, faranno il resto e non possono che certificare la profonda ignoranza e fanatismo di questi movimenti di nullafacenti, in cui in Italia si rispecchiano le sentinelle a guardia della stupidità e della bigotteria (neologismo coniato per movimenti che mischiano una cultura da bigiotteria e un bigottismo sessuale spacciato per libertinismo) che vorrebbero buttare giù la statua del più grande giornalista italiano del 900, Indro Montanelli. Bisognerebbe rispondere costruendo una bella statua alla più grande giornalista donna italiana del '900, Oriana Fallaci, vera femminista mai schiava della lobby gay maschile e delle mafiette dei soliti intellettualucci autoreferenziali e derublizzati 30 anni fa, ma prontamente Yuanizzati negli ultimi 30 anni di deliranti elegìe di una globalizzazione che è solo distruzione e caos e potere orientale. Per le pecore con il treccino fatte con lo stampino che li seguono invece sarebbe salutare rispolverare le orecchie d'asino e le bacchettate sulle mani per aiutarli ad essere meno spocchiosi, arroganti e intolleranti.

Aveva ragione Steve Bannon, è sempre più uno scontro tra elite finanziarie-intellettuali-mediatiche vendute alla Cina da una parte e i popoli d'occidente dall'altra, sotto attacco da parte di una vera e propria invasione imperialista in cui anche la Turchia e l'Iran vogliono la loro parte e la Russia non si sa ancora da che parte starà.

mercoledì 27 maggio 2020

Orgogliosi di essere lombardi

Le polemiche sul nuovo ospedale della Fiera di Milano si commentano da sole, il fatto che al momento non sia servito dimostra solo che la sanità lombarda ha retto più del previsto l'emergenza virus, ha saputo costruire un ospedale in pochi giorni (che se lo facevano i cinesi Corriere e Repubblica si sarebbero sciolti in elogi zerbinati come nemmeno le guardie rosse con Mao tse Tung), così oggi abbiamo l'Italia intera che per anni è venuta a curarsi nei nostri ospedali lombardi senza nemmeno un grazie, unita ad aspiranti neobrigatisti, ministri da Boccia fila del centralismo e persino il comico comunista Bisio a libropaga miliardario Mediaset che vuole commissariare la Lombardia e qualcuno processare Gallera e qualcuno di questi vorebbe pure sparare a Fontana. Mettetevi in fila, carissimi. Intanto questo nuovo ospedale sevirà in futuro a curare il resto d'Italia a spese dei lombardi.

Ma l'odio per la Lombardia non viene solo dal Sud in generale, dai radical-chic ignoranti coi loro salotti pieni di libri mai letti o sempre degli stessi autori da 50 anni, dai rottami del comunismo, da quei guitti di governatori pugliesi, campani e sardi (a proposito, tanti saluti, nel mio piccolo invito tutti i lombardi a boicottare le vacanze in queste regioni per i prossimi 100 anni), ma anche dai germanici che ci hanno sempre odiato e invaso, come i francesi, e oggi l'Unione Europea, cioè la Germania, ne ha dato nuova prova: Aiuti che probabilmente arriveranno solo nel 2021 e quasi solo al turismo (cioè in pratica solo al sud Italia, minimamente colpito dal Virus) e alla fantomatica green economy, con l'imposizione in più di abolire il Jobs act, l'unica norma che ha creato lavoro in questi anni, inoltre incremento del lavoro e dello studio a distanza che renderà studenti e lavoratori sempre più dei nerds isolati e incapaci di formare una coscienza di classe, il contentino di imporre allo stato di saldare i debiti con le imprese, ma c'è già chi parla di nuove tasse, patrimoniale.

Il Pil lombardo-veneto-emiliano non dà fastidio solo ai cinesi, ma anche alle aziende tedesche e francesi e ovviamente come sempre da loro non vedremo nessuno aiuto e faremo, come sempre, e ben volentieri, da soli (magari però uscendo il prima possibile da questa unione sovietica in salsa socialdemocratica). Odiati, invidiati e antipatici, rozzi, volgari, politicamente scorretti, ma più capaci e pragmatici di tutti e senza faccia di tolla, ma veri.

D'altronde secondo uno studio della confcommercio nei prossimi anni i costi dell'Unione Europea raddoppieranno, quindi gli italiani che pagano le tasse (cioè in maggioranza quelli del nord) restituiranno i finti aiuti, i quali per metà sono già forniti di interessi, e manco alla Lombardia andranno.

Per il resto ricordiamo un certo Merlo che scrive su Repubblica che sbeffeggiava parlando di "Milano malata immaginaria" in febbraio, di una certa Concita de Gregorio che sullo stesso giornale sibilava dell'"idiozia del razzismo contro i cinesi" in gennaio, Michele Serra manco mi ricordo cosa aveva scritto, si sarà perso nelle sue occhiaie di intellettuale sinistriste, ma qualcosa aveva scritto, nel frattempo dopo le intercettazioni per una volta ai danni degli spioni, sempre più italiani si stanno rendendo conto che aveva ragione Cossiga quando diceva che l'associazione nazionale magistrati è un'associazione di mafiosi e Palamara una faccia di tonno (parole sue). Siamo in un regime, con un presidente della repubblica che non fa nulla per garantire la democrazia ma che ci dimostra ogni giorno sempre di più che questa non è la costituzione più bella del mondo.

mercoledì 13 maggio 2020

Taiwan ha sconfitto il virus facendo l'opposto di Cina, Italia e Oms

Taiwan, confine con la Cina, 24 milioni di abitanti e solo 153 casi di Corona Virus e 2 morti. Come è stato possibile? Intanto la tempestività. Mentre gli altri governi facevano le cose magari giuste (ma a volte pure sbagliate) ma al momento sbagliato, lo stato indipendente non riconosciuto dalla Cina ha fatto le cose giuste con la tempistica giusta agendo già da dicembre quando la notizia del Covid-19 si diffondeva e la Cina e l'organizzazione mondiale della sanità ad essa assoggettata la nascondevano al mondo.

Questo anche perchè Taiwan non fa parte dell'organizzazione mondiale della sanità, in quanto la Cina ha posto il veto al suo ingresso considerandola una sua colonia ribelle. Il che vien da dire che non farsi colonizzare dalla Cina come fanno Di maio e Zingaretti è un bene e che l'Onu e le sue organizzazioni sono solo un baraccone burocratico in mano alle dittature terzomondiste.

Quindi Taiwan: azioni tempestive e in anticipo rispetto agli altri paesi come prima controllo delle frontiere e poi chiusura di ogni accesso dalla Cina per tempo, quando altri traccheggiavano o vaneggiavano di cinofobia, poi distribuzione di mascherine capillare e solerte a tutta la popolazione, infine tracciamento di tutti coloro che avevano viaggiato, malati e casi sospetti. Non una schedatura di massa e totale di tutta la popolazione che il governo italiano vorrebbe fare, ma per fortuna non è nemmeno in grado di fare, ma la mappatura di tutti i soggetti sensibili.

Nessun lock-down, nessuno stop alla produzione e alla economia, così come in Svezia, dove sono stati chiusi solo i posti dove potevano assembrarsi più di 50 persone, ma tutti i luoghi con una capienza minore a 50 sono rimasti aperti. Nella nazione scandinava non si è imposto nulla con i toni dittatoriali e arroganti sentiti dai Conte e dai vari commissari sbucati dalle fauci di D'alema come Arcuri, ma consigli alla popolazione come distanziamento sociale, uso della mascherina in luoghi chiusi (ma non all'aperto).

A differenza di Taiwan, il modello svedese è stato meno efficace del paese orientale, ma più efficace di altri paesi come l'Italia, che hanno visto la propria economia distrutta sopratutto al cuore del lavoro autonomo, piccole imprese, partite Iva, palestre, parrucchieri, ristoratori, turismo.

Tornando alla tempistica, il governo italiano non solo ha fatto cose sbagliate, ma anche sempre al momento sbagliato. Un Lockdown di due-tre settimane (non due-tre mesi) aveva senso almeno dal 23 febbraio quando è scoppiata la pandemia fino a massimo a metà marzo, come infatti già chiedevano i governatori del nord, invece farlo dal 16 marzo era ormai inutile e pure controproducente. Non si è salvata la salute e si è danneggiata gravemente l'economia. Prolungarlo oltre ogni ragionevole misura quando ormai le terapie intensive si svuotavano, i malati calavano e il virus perdeva forza fisiologicamente è stato assurdo e solo giustificato dalla volontà di terrorizzare la popolazione usandola come cavia di un esperimento sociale totalitario sul modello cinese.

Ora vedrete, quando questa storia sarà finita, i vanesi al governo si prenderanno pure i meriti e diranno che se non si fosse fatto così ci sarebbero stati centinaia di migliaia di morti, intanto avranno consegnato agli usurai, alla ndrangheta, ai commercianti cinesi, i nostri negozi, tutte le piccole attività autonome, le nostre piccole imprese e il nostro turismo, mentre la popolazione è sempre più in soggezione, l'opposizione intimidita. Obbiettivo raggiunto.

lunedì 11 maggio 2020

Ode a questo mondo magnifico

Ode a Silvia Romano che chiese di leggere il Corano
Come se Primo Levi avesse chiesto alle SS di leggere il Mein kampf hitleriano,
Solgenitsyin al Kgb stato e rivoluzione di Lenin
ma ode anche al contribuente italiano
che di questi tempi di virus color zafferano
dallo stato non vede neanche un po' di grano
ma in compenso paga il riscatto alla Romano che poi in parlamento siederà su un bel divano
già pronto infatti per lei un posto nella lista elettorale demo-grillina, in faccia al popolo sovrano
eh già, ha ragione Civati, grazie a lei questo mondo è un po' meno stronzo
anche se con quelli come lui è sempre più gonzo
Italiano stronzo e cattivo zitto e paga, che non hai la faccia pulita di Civati
che quelli come te non se li è mai cagati, ma hai le mani coi calli rovinati
in compenso i clandestini, i ladri, i terroristi, i mafiosi e le radical-sciurette
saran sempre dal cavalier Civati, dal ministro Bonafede, dal comandante Dibba e dal prode Majorino scarcerati e protette


venerdì 8 maggio 2020

La Sala degli aperitivi vietati

Ultime da Milano. Il sindaco Sala minaccia di richiudere tutto, è rimasto scandalizzato dalle immagini degli aperitivi e della movida sugli navigli. Ehi ehi ehi ma come? Non era lui in febbraio a lanciare l'hashtag "milano non si ferma" in jeans e scarpe da tennis, e il segretario del suo partito sempre in quel mese non si presentava (senza mai più farsi vedere in seguito) nel capoluogo lombardo con birra in mano e faccione sorridente e guancioni larghi? E allora meno faccia di tolla, il problema non è politico, di destra o di sinistra che in questa sede non ci interessa nulla, ma di stile e antropologico: Milano, infatti, negli ultimi 30 anni ha avuto un sindaco leghista, Formentini, un sindaco di Forza Italia, Letizia Moratti, e un sindaco di Rifondazione Comunista, Pisapia, senza nessun problema, ma tutti e tre hanno avuto lo stesso stile educato e signorile travalicando le barriere e le stupide appartenenze politiche e ideologiche rispettando la cittadinanza tutta, di qualsiasi colore politico e ceto sociale. E' la prima volta, pensando nel passato anche ai Tognoli, che Milano si ritrova a dover sopportare un sindaco podestà, prepotente e smargiasso, che già a febbraio bacchettava i suoi concittadini che si permettevano di "accappararsi" (parole sue) viveri al supermercato, salvo poi blindare la città come nemmeno nel regime cinese. Oltre che incoerente, non mi interessa di che partito sia, ma questa è la realtà, è anche maleducato. E pure un po' stronzo.

lunedì 4 maggio 2020

Le radical-churette

Vogliamo parlare dei radical-chic? O vogliamo parlare delle radical-churette (si legge sciurette), che dieci anni fa languivano per il monarca deposto tibetano Dalai Lama e oggi vanno in brodo di giuggiole per il grande imperatore cinese Xi, sempre preoccupate per l'inquinamento che le nostre fabbriche producono pedalando con le loro biciclette con la targa no oil per il centro città mentre il pendolare viene taglieggiato dalle gang centroamericane sui treni locali e loro tengono il riscaldamento nelle loro case a palla e rimangono silenti sull'inquinamento dello strasviluppo cinese, poetesse della decrescita (in)felice in Europa e ammirate dall'imponente sviluppo del Pil cinese, scandalizzate dal Jobs act di Renzi e indifferenti alle condizione degli operai cinesi, contrite dal presunto stato di oppressione dei mussulmani palestinesi e ignave dei lager in cui gli uiguri mussulmani vengono messi a lavorare ai lavori forzati in Cina per cucire i loro vestiti alla moda ma rigorosamente pauper-chic e gandhian style. Vogliamo parlare di queste mariche che vanno al gay-pride inneggiano all'Islam e non dicono una parola sui gay iraniani impiccati sulle gru e lasciati a penzolare nelle piazze persiane per giorni come i partigiani di piazzale Loreto che Oriana Fallaci si rivolta nella tomba? Vogliamo parlare di queste caricature di femminismo  che odiano il maschio italiano e lo accusano di un inesistente femminicidio e non dicono una parola sulla violenza dei mussulmani e degli africani verso le loro donne? Vogliamo parlare di queste gerarchette che odiano il cristianesimo in nome della libertà e poi venerano le religioni orientali che negano l'individuo, che fanno posa di anticlericalismo e poi dicono le stesse cose che dice papa Peron Francesco? Beh, per una volta ne abbiamo parlato.

venerdì 1 maggio 2020

Tigri di cartoffen

In Michigan il popolo prende le armi contro il Lock Down, altro che io resto a casa. La scienza e la medicina ha tutti i mezzi per fronteggiare questo stupido virus mandatoci dalla Cina, come conferma un articolo di Milano Finanza, che spiega che attraverso i test e i tamponi si può controllare l'epidemia, e allora giustamente il governatore del Veneto Zaia ha fatto notare che chi fa più tamponi  ha anche più positivi di chi non ne fa, ma non per questo deve essere considerato un appestato, anzi magari la situazione è migliore che in altri luoghi.

Il governo italiano, servo del regime globalcapitalcomunista cinese, prima ha fatto entrare il ladro corona nelle case degli italiani, poi ha chiuso gli italiani in casa con il ladro. Un italiano su quattro si è contagiato in casa coi famigliari, la metà nelle case di riposo. La dittatura nonviolenta psicologica si respinge reagendo, come hanno fatto centinaia di commercianti vicentini, scesi in piazza pacificamente per riaprire.

Vogliono imporci un modello iraniano, una dittatura soft-pressure, non ti arresto, non ti fucilo, se fai il bravo, se per uscire di casa mi chiedi il permesso, devi dirmi dove vai, chi incontri, decido io chi puoi incontrare, più stai in casa a fare ordini su Amazon è meglio e a farti indottrinare dagli influencers su internet invece di ascoltare i colleghi e le voci della strada, niente cene e feste in casa, meno scopi è meglio che poi possiamo dire che abbiamo bisogno di musulmani e cinesi per aumentare la densità popolativa, parrucchieri ed estestisti? Verranno sostituiti da quelli cinesi. Artigiani, operai specializzati? Nelle fabbriche cinesi a lavorare. Negozianti, piccoli bar, pub, ristoranti? luoghi di assembramento con più di tre persone, quindi vietati come sotto il fascismo. Il sud Italia si fa ingolosire, il muso giallo in combutta con la Germania promette di distruggere l'economia del nord e poi investire al sud o dare il sussidio, ma alla fine si troveranno schiavi, ma i meridionali non sono stupidi e girano per strada senza ascoltare il guitto sbavoso De Luca.

Ribelliamoci a queste tigri di cartoffen.




giovedì 30 aprile 2020

Tortura di stato, 60 milioni di innocenti agli arresti domiciliari per 70 giorni

Una professionista milanese ha contratto il virus il 22 dicembre, riporta il corriere della sera. La Cina ha svelato al mondo l'esistenza del virus solo in gennaio. Ha bloccato i voli da Wuhan, la regione colpita, verso il resto del paese orientale, ma non verso il resto del mondo. Ora, di fronte a questo conclamato dolo, i maggiori paesi occidentali stanno pensando alle contromisure, importanti aziende stanno facendo causa al governo cinese, il virus costruito in laboratorio è ormai una tesi non da complottisti da tastiera, ma che circola e avanza ai più alti livelli della medicina occidentale e dell'intelligence.

Eppure questo virus CINESE non è invincibile, uno studio pubblicato dalla rivista Nature spiega come dopo 19 giorni i malati costruiscono gli anticorpi, smentita anche la tesi che ci si riammala due volte, la maggior parte delle persone guarisce. I medici brancolano nel buio, si spera in un vaccino per dicembre, ma è la natura psicologica del virus da indagare, perchè nella maggior parte dei casi i nostri anticorpi funzionano e i malati guariscono. Muoiono purtroppo i soggetti deboli, malati di cuore, pschiatrici, quindi spesso anziani ma non solo, persone fragili, l'effetto panico di fronte ad un virus che i medici non conoscono può influire, ma anche il bombardamento mediatico contradditorio di questi mesi, sopratutto in Italia, dove sul corona si è detto tutto e il contrario di tutto, in primis da parte dei medici (sopratutto i burocrati dell'istituto nazionale della sanità di nomina politica) e dall'organizzazione mondiale della sanità (di nomina statale), a cui capo, pensate, c'è un marxista-leninista etiope di un partito foraggiato dalla Cina.

Nel nostro paese media e medici politicizzati sono passati dalla consapevole provocazione del dire che tanto muoiono solo gli anziani, che non poteva che scatenare un cercato effetto reazione in un paese con un terzo della popolazione over 60 e con forte senso della famiglia (e non potevano non prevederlo) che ha portato in qualche modo ad una richiesta di misure restrittive eccessive da parte della stessa popolazione, che poi il governo ha colto per creare uno stato di polizia mai visto nella storia, che nemmeno Orwell avrebbe immaginato, con 54 milioni di italiani e 5 milioni di immigrati regolari agli arresti domiciliari, mentre in tutti gli altri paesi occidentali le misure erano molto più flessibili, seppur nella cautela, o addirittura in Svezia si puntava all'opposto all'immunità di gregge, che pare abbia funzionato.

Sicuramente, come uno studio di medici di tutti i paesi moderni ha dimostrato, un lock down di due-tre settimane poteva servire, ma secondo questo studio oltre le tre settimane risulta inutile e anzi controproducente, e infatti un quarto della popolazione si è contagiata in casa, in famiglia, la metà nelle case di riposo. L'idea che stare all'aria aperta porta al contagio non ha alcun riscontro scientifico.

Senza senso sanitario e medico anche il fatto di tenere i supermercati aperti dove la gente di fatto sta gomito a gomito agli scaffali e chiudere invece i piccoli esercizi, bar, parrucchieri, ristoranti, pub, abbigliamento, librerie. L'unica motivazione, se non sanitaria, non è altro che politico-economica, dare una bastonata alle piccole-medie imprese, alle imprese individuali, ai negozi, alle partite Iva, ma non solo, c'è un altro aspetto, anche distruggere ogni forma di comunità e circolazione delle idee e delle opinioni che questi luoghi creano al di fuori di un internet sempre più dominata dagli influencers, del tracciamento e del controllo digitale.

In questi mesi di reclusione forzata gli italiani sono stati bombardati da pubblicità dove voci di bambini ci dicevano quanto era bello che ora con il Virus eravamo tutti uguali, facevamo tutti le stesse cose, come dei soldatini cinesi, c'è chi ha esaltato il Virus perchè era senza confini nazionali, ma la più indicativa è la pubblicità di Amazon, non so se l'avete vista, che inneggia alla libertà di NON ascoltare tutte quelle voci dissidenti, sgradevoli, fastidiose, che non si conformano al delirio global-capital-egualitarista filocinese. Ovviamente non è libertà, ma è silenziare, volontà di zittire, censurare tutti quei discorsi che chiamano da bar, da parrucchiera, da pub, da ristorante da stadio.

Nessun media ha parlato dell'attacco alla sfera sessuale e alla libertà di procreare che è stato portato avanti da questo governo, sempre più intenzionato a distruggere la demografia di questo paese per farci invadere da mussulmani e cinesi. L'ultima ordinanza che non permette di non poter nemmeno andare a trovare la fidanzata/o anche dopo 70 giorni di clausura, ma solo i famigliari, anche in questo caso non ha alcun senso medico e sanitario, ma è solo degna di una volontà totalitaria di chi ci governa di controllare le persone, così come la App governativa che vorrebbe tracciare tutti i movimenti e i contatti di tutti gli italiani. Un conto è tracciare chi ha contratto il virus, ma andava fatto tre mesi fa (la tempistica è sempre fondamentale per capire come questo governo faccia sempre le cose magari giuste ma sempre al momento sbagliato). Chi dice che ma tanto siamo già tracciati da carte di credito, tessere del supermercato, iphone, facebook, dovrebbe invece cominciare ad interrogarsi se non dovessimo smettere di farci tracciare anche da loro e non cominciare pure con lo stato e il governo.

martedì 28 aprile 2020

la destra deve imparare a farsi opposizione

Oggi c'è bisogno di una opposizione dura, Rispetto ad un governo antiatlantico e antioccidentale, ma forse tutto è ribaltato. Si è sempre detto che la sinistra è brava a fare l'opposizione e non a governare, non vorrei che la destra per un malinteso senso di patriottismo non capisse che attualmente il ruolo dell'opposizione ora è suo, mentre la sinistra cino-grillinizzata ha ben capito come farsi regime, e allora l'opposizione non si fa in condizioni anomale come queste con costruttività e responsabilità "patriottica", ma con leniniano disfattismo rivoluzionario, e ciò non toglie l'appartenenza al nazionalismo, anzi, di fronte ad un governo nemico del popolo e degli interessi nazionali, le due cose si integrano. Quindi sveglia meloni, salvini, berlusconi, renzi, calenda, zaia o questi ci tolgono 70 anni di libertà. Ora tocca a voi.

Il leader maximo Arcuri

Una mattina mi son svegliato e ho trovato il commissario Arcuri dittatore dell'Italia, 
da D'alema raccomandato i "libberisti da divano" ha scudisciato, 
cioè farmacisti in prima linea che la vita hanno sacrificato, 
facciamo che il loro sforzo non sia stato vano, 
e rimandiamo il commissario leader maximo Arcuri 
nel paese mandorlato da dove il virus ce lo hanno mandato

lunedì 27 aprile 2020

Utili idioti o consapevoli?

Il problema di una certa politica italiana è sempre stato quello di andare in soccorso del vincitore, ma  attenzione, poi la storia dice sempre che quello non era il vincitore, ma quello che aveva vinto la prima battaglia, e allora poi tocca fare le giravolte. Le gattine frettolose fanno i gattini ciechi e la gattina Di Battista dovrebbe contenere le sue moine verso la Cina perchè non è detto che vincerà la terza guerra mondiale come lui con sicumera afferma, proprio come Hitler poi alla fine non vinse la seconda guerra mondiale e alla fine allora, invece di Salvini, come auspicano tanti pseudopartigiani di cartone, potrebbe essere il povero che guevara in infradito Dibba a trovarsi capovolto, ma ovviamente non glielo auguriamo o solo metaforicamente.

Il comportamento di questo governo di vassalli della Cina può apparire schizofrenico, ma se ripercorriamo questi tre mesi un suo senso e una sua logica lo si trova nel fatto che hanno sempre fatto gli interessi della Cina e non del popolo italiano e delle sue realtà sanitarie, produttive ed economiche, ma anche dei suoi diritti democratici e individuali, di cui sono dimostrati giurati nemici, come vedremo.

Prima hanno permesso che il virus cinese entrasse in Italia senza fare nulla e irridendo le grida di allarme o bollandole come razzismo (eh si è un virus CINESE con buona pace di qualche beota imbecille che tira fuori la trita storia del razzismo se lo si definisce così), poi quando ormai era diffuso e aveva ammazzato un po' di gente inabile al lavoro (vecchi, soggetti con patologie, malati psichiatrici) hanno ribaltato il quadro decidendo di chiudere tutto in maniera intempestiva, quando i buoi erano già scappati. Non solo, hanno prolungato il lock down oltre quelle due-tre settimane concepibili distruggendo l'economia italiana e in particolare attaccandola al cuore produttivo, la Lombardia.

Idioti? Possibile. O utili idioti? O criminali consapevoli al soldo di una potenza imperialista?
La Cina ci ha messo di fronte ad un ricatto: o la salute dei vostri anziani e dei soggetti deboli o la vostra economia. Un governo degno di questo nome, cioè difensore della sovranità nazionale e popolare, avrebbe dovuto cercare il giusto equilibrio e compromesso in questo conflitto per neutralizzare il ricatto delle belve orientali allergiche allo stato previdenziale, invece ha colpito sia L'uno che l'altro. E chissà che ora tra qualche mese non propongano una bella supertassa di successione e una patrimoniale, per mettere ancora una volta le loro sinistre grinfie parassite nelle tasche degli italiani e delle famiglie risparmiatrici.

Ma c'è un terzo fattore che è stato sottovalutato, quello della libertà. Una società sana si basa infatti su tre fattori: salute, sviluppo economico (e non delirante decrescita economica), ma prima di tutto questo e alla base di tutto ciò c'è la libertà, degli individui, che si concretizza poi nella democrazia liberale.

Ci troviamo invece di fronte ad uno stato di dittatura senza precedenti, la libertà sacra di spostamento e assembramento è limitata, facciamo entrare i clandestini in Italia e chiudiamo gli italiani in casa. Diamo i sussidi ai clandestini e intanto ancora i lavoratori, gli artigiani, i negozianti, i ristoratori, gli imprenditori, i parrucchieri, gli estetisti, le badanti, le colf, le baby-sitter, i librai, i teatri, i cinema, le palestre, le piscine, le attività sportive non hanno visto un centesimo. Il governo scarcera i mafiosi, gli assassini di Falcone e i suoi fan idioti cosa fanno? Chiedono a gran voce di commissariare la Lombardia e arrestare l'assessore lombardo Gallera e non dicono una parola su questo scempio filomafioso. Una sospensione della libertà sarebbe senz'altro giustificata se fossimo in lotta contro il nostro nemico invasore, la Cina, e invece ce ne troviamo per farne gli interessi di Xi e gli altri burocrati nazional-comunisti.

Tutto il mondo occidentale sta uscendo dal torpore in cui è entrato quando ha permesso vent'anni fa alla Cina di entrare nel WTO, tranne la Germania e il governo italiano a lei succube. Usa, Francia, Gran Bretagna si stanno svegliando. Vedremo come si evolverà la situazione. E allora magari qualche opportunista che si spaccia per rivoluzionario si troverà con nulla in mano. Poi come sempre toccherà al popolo lavoratore, ai ceti medi e agli imprenditori ricostruire il paese, con l'aiuto a fondo perduto dell'America come sempre, e non con l'usura teutonica, mentre gli intellettualucci sinistroidi e radical-chic e i finti ribelli grullini cercheranno di reinventarsi in qualche modo.

P.s. Paragonare Di Battista ad un gatto è chiaramente un involontario complimento, ovviamente s'intende metaforicamente o di un gatto cieco.




mercoledì 15 aprile 2020

Tratti di storia sociale della sinistra

La base sociale rimane una caratteristica principale per analizzare ogni partito e movimento politico. Il partito comunista italiano fino agli anni '40 era composto al 90% da operai e braccianti e da un 10% di intellettuali, che avevano come si diceva allora "tradito" la borghesia per la causa del proletariato. Si trattava di una scelta diametralmente opposta ai tanti intellettuali che scelgono la sinistra oggi, era anzi tutto il contrario, la scelta di una vita di sacrifici per una causa tutt'altro che in divenire, a differenza di una scelta che oggi viene fatta per garantirsi opportunità e carriere.

Quando il segretario del partito comunista Togliatti scrisse il libello "il partito nuovo" alla fine della seconda guerra mondiale pensò invece tra tante resistenze interne ad un partito aperto ai ceti medi, intellettuali, artistici, artigiani e contadini, ma anche urbani dei mondi professionali. L'idea era comunque di una classe operaia che dirigesse questo nuovo blocco sociale, ma il tempo ha pressochè ribaltato le cose. La classe operaia, ma anche i ceti artigiani e contadini, ne sono col tempo di fatto venuti esclusi non solo nella direzione, ma anche nella impostazione politicostrategica.

Di poco si è parlato del dibattito teorico interno al partito comunista che si svolse negli anni '60 dove in una maniera apparentemente paradossale l'ala destra capeggiata da Amendola rivendicava la centralità operaia mentre l'ala sinistra capeggiata da Ingrao riteneva esaurito il ruolo rivoluzionario degli operai e puntava sui ceti intellettuali, professionistici, ma ancor più su studenti (comunque figli della borghesia) e nuove realtà come le femministe e i sottoproletari. L'altra sinistra del partito, capeggiata da Secchia e Longo, rimaneva legata alla concezione operaista, ma era ormai destinata all'isolamento senza quella predisposizione alle alleanze che invece Amendola manteneva sul solco di Togliatti.

La maldestra "sintesi" di Berlinguer porterà di fatto ad una grande confusione, dove il segretario sardo cercherà di tenere tutto insieme ondeggiando prima verso una parte e poi verso l'altra, ma di fatto la storia dirà che dalla fine degli anni '80 la classe operaia e i ceti popolari in generale abbandoneranno il partito, nel frattempo rinominatosi in Pds (partito democratico della sinistra), e la sinistra diventerà sempre più una espressione di ceti professionistici urbani, intellettuali, dipendenti pubblici, ma anche elite statali e private, anche perchè l'altro partito della sinistra, il Psi, verrà spazzato via dalle controverse inchieste giudiziarie. Dall'altra parte nascerà Rifondazione comunista, che per un certo periodo manterrà una base operaia e poi verso la fine degli anni '90 diverrà una realtà eclettica e variegata puntando tantissimo sul movimento no global, che però verso la fine degli anni 2000 verrà assorbito dalla corrente filocinese proglobal da una parte e dall'altra parte da un minestrone neohippy e paraqualunquista-pacifista che finirà con il confluire nel movimento cinque stelle.

L'ultimo gradino, il commissariamento per petizione online

L'ultima trovata del fritto misto-chic con sardine in salamoia è il commissariamento della democrazia per petizione. L'esilarante brigata degli indignati in servizio permanente e a binario unico, ha ancora una volta confermato la sua allergia alla sovranità popolare, anche a livello locale, ma questa volta in salsa comica. A questo giro nessun panegirico pseudodotto sulla costituzione, nessuna pensosa riflessione sui rischi totalitari del suffragio universale e invece sulle magnifiche e progressive sorti della tecnocrazia e delle autoproclamate oligarchie ed elites, ma una bella raccolta firme online su change.org che sa tanto liceo e gruppettarismo d'antan, d'altronde l'età cerebrale di questi ormai ultraquarantenni col cervello in pappa è quella di 15 anni (per non parlare dei 70enni che credono di essere ancora sulle barricate a maggio)

Ma rivediamo, c'è una pandemia mondiale, due miliardi di persone sono chiuse in casa, forse diranno qualcosa sull'origine di questo virus? Sulle cause? Certo che no, anche perchè chiamarlo virus cinese è già razzismo, figuriamoci poi se nelle loro testoline insavianizzate entra qualche dubbio sulle organizzazioni dell'Onu? E il governo? Una volta la sinistra era d'opposizione, chiedeva conto all'operato di chi governa, poi è diventata di lotta e di governo, ora siamo alla piaggeria codina col riccioletto travaglietto verso il conte maximo con gli occhi a mandorla e il suo paggetto casalino.

La caccia alle streghe formate condividete/firmate verso il capro espiatorio non poteva che istericamente riversarsi su quell'orrendo antiabortista di Fontana e quel Gallera che si permette di dialogare in maniera empatica e alla pari tutte le sere coi cittadini lombardi rendendo conto del suo operato invece di cantare bella ciao dai balconi o alzare il ditino saccente e la vocetta garrulla come farebbe qualsiasi politico di sinistra verso il suo elettore nel recinto (recinto, come lo chiamava Bersani, che aveva ben capito che i suoi elettori sono pecore).

I nipotini ignoranti del Robespierre al che c'azzecca hanno già sentenziato che i morti nelle case di cura sono l'orrendo crimine di Gallera, così come tutta la pandemia mondiale, che sembra esistere solo in Lombardia. Un discorso serio vorrebbe che le responsabilità vadano ripartite nelle giuste dosi e a livello mondiale, ovviamente anche a livello regionale e locale (comune di Milano compreso, toh, quello no) e non riversate sull'agnello pasquale. Si potrebbe tener conto su chi ha realmente ritardato gli interventi (la Cina, L'oms, il governo italiano), di come la Lombardia sia lo snodo centrale dei commerci con la Cina in Italia e abbia il quadruplo degli abitanti del Veneto. Ma come nei regimi totalitari da qualche tempo ci si allena a dividere l'opposizione in buoni e cattivi.

Il copione è già visto, il capro espiatorio, la strega, ne beneficerà in popolarità e voti. Ma chi ha il cervello piatto come una sardina e unidirezionale come una lisca di pesce questo non lo capirà mai (Berlusconi e Salvini docet), sperando che qualche oppositore "buono" non si faccia adulare come un certo Gianfranco Fini.

A questi commissari dell'antipopolo non resta che fare i migliori auguri, cioè che non si vada mai a votare.

martedì 14 aprile 2020

I processi kafkiani dei gerarchetti di sinistra ai tempi del corona virus

Il corona Virus 19 girava dall'autunno scorso. Il governo cinese è responsabile di aver nascosto il virus al mondo e l'organizzazione mondiale della sanità è sua complice. Il regime comunista orientale ha blindato Wuhan all'interno della Cina, ma ha permesso che voli da Wuhan continuassero verso il resto del mondo. Ora che in Cina il problema lo hanno risolto la patata bollente l'hanno tirata al resto del mondo, che rischia una recessione economica senza precedenti, mentre loro si rialzano.

Il governo italiano e i suoi lacchè che scrivono sui giornali hanno minimizzato per settimane il virus, accusando di razzismo chiunque lanciava l'allarme. L'occidente è ormai popolato da una mandria di sfigati che non osano muovere la minima critica verso tutto ciò che non è occidentale e amano martellarsi i coglioni per presunte colpe del colonialismo, nonostante la storiografia abbia fatto passi da gigante sull'argomento rispetto alle desuete tesi di Lenin e Mao sul tema.

Quando i governatori lombardi e veneti e i virologi seri chiedevano in gennaio quarantene e zone rosse venivano bollati come fascioleghisti. Il sindaco Sala bulleggiava con slogan come Milano non si ferma in t-shirt e scarpe da tennis mentre il governatore della Lombardia Fontana veniva massacrato per aver fatto una conferenza streaming con la mascherina.

Di maio intanto in conferenza stampa ironizzava sul fatto che la zona rossa di Codogno fosse solo lo 0.001% del territorio nazionale, parafrasando Conte quando ironizzava sulle elezioni in una piccola regione come l'Umbria.

Quando poi molti meridionali residenti al nord hanno iniziato a tornare al sud, allora il premier Conte ha completamente cambiato linea temendo una diffusione del contagio anche al di fuori del nord. A questo punto si è passato da un estremo all'altro, con misure draconiane e dittatoriali che hanno seriamente compromesso l'economia per i prossimi due anni, senza mantenere quel necessario equilibrio tra salute ed economia.

Intanto partiva un processo all'assessore al Welfare lombardo Gallera, reo pare di non aver fatto abbastanza, ma la nuda cronaca dice che invece era quello che chiedeva misure stringenti per primo e a suo tempo, ma il ministro della sanità Speranza in un discorso al parlamento sempre a suo tempo intimò le regioni del nord ad attenersi al governo centrale senza fughe egoiste. Poi due mesi dopo si è girata la frittata e qualche emulo di Che Guevara in salsa pseudopadana ha accusato Gallera di non aver usato tutti i suoi poteri federalisti. Un vero e proprio processo kafkiano, di una sinistra che assomiglia sempre più ai romanzi di Orwell e all'inquisizione cattosovietica, in cui prende tutte le parti in causa a secondo del concentrico attacco che si vuole muovere al nemico e non conta la verità, ma il momento opportuno alla propria parte politica di dirne una o l'altra, a seconda della convenienza del momento.

Oggi la situazione nel lodigiano è normalizzata, migliora a Bergamo e Cremona, rimane in difficoltà invece Milano, eppure il sindaco Sala e l'ineffabile assessove Majovino, invece di dare risposte ai loro cittadini sulle loro responsabilità, come dei piccoli gerarchetti sovietici chiedono il commissariamento dell'assessore Gallera.

Chi ha letto Kafka, Orwell, Koestler si ritroverà sicuramente in questa storia.

lunedì 30 marzo 2020

Bozze di storia russa

Gli antisemiti hanno sempre sostenuto che la rivoluzione dei leninisti fosse opera degli ebrei. In realtà il bolscevismo seppe usare gli ebrei strumentalizzandoli come tutte le minoranze nazionali oppresse. Promettendo l'autodeterminazione nazionale a tutti i popoli schiacciati dallo zarismo, il leninismo conquistò molte aree ormai in rotta con lo zarismo con l'obbiettivo di costruire il suo impero leninista.

Come scriveva Nolte la prima guerra mondiale per molti ebrei tedeschi era anche una guerra contro lo zarismo antisemita, lo stesso Lenin giocò di sponda con la Germania per rientrare in Russia e abbattere l'impero russo antisemita dietro la promessa di una pace senza condizioni con la Germania e di una repubblica federalista e socialista basata sull'autodeterminazione di tutti i popoli soggiogati dai russi.

Sappiamo come andò a finire, il centralismo burocratico, o come lo chiamavano, centralismo democratico, alla fine prevalse su tutto, anche se poi fu proprio una rivolta delle repubbliche ribelli a sfaldare l'unione Sovietica dal suo centro moscovita, insieme ad una sorta di ritorno alle origini del popolo russo.

venerdì 27 marzo 2020

100 anni di fallimenti degli intellettuali di sinistra occidentali

Cara sinistra intellettuale, dovresti essere meno saccente. Hai predetto un secolo fa la rivoluzione comunista in Occidente e invece è arrivato il fascismo, ti sei allora infatuata della rivoluzione russa e hai predetto il crollo del capitalismo nel '29 e invece il capitalismo è risorto dalle sue ceneri, hai cercato l'accordo con il nazismo con il patto Molotov-Ribentropp e invece hanno vinto Churchill e Roosvelt, hai scatenato una rivolta anticonsumista e antiindividualista nel '68 e invece il popolo ti ha voltato le spalle e si è innamorato della libertà individuale e della democrazia, allora hai esaltato i crimini di Mao scambiandolo per una forma più libertaria di comunismo rispetto alla Unione Sovietica che nel frattempo hai rinnegato, e invece era un mostro nazicomunista ancora peggiore, hai flirtato con le brigate rosse salvo dissociarti, hai puntato tutto su Gorbacev e due anni dopo l'Urss è crollata, hai provato a rifarti il look negli anni '90 tentando di coniugare socialismo e liberalismo ma così facendo hai solo portato acqua al mulino al nuovo totalitarismo cinese, non hai previsto la crisi del 2008, non hai capito la rivolta del popolo e dei ceti medi etichettandola come populista, hai relegato le nazioni nello scantinato della storia e le nazioni ti sono ritornate indietro. Chiunque era dalla tua parte e ha cercato di metterti in guardia o darti un minimo di senso critico lo hai trattato di volta in volta come deviazionista, estremista, centrista, infiltrato della destra, arretrato, ignorante. Un umile e modesto consiglio, sii meno saccente e meno sorda, cara sinistra intellettuale, perchè non sei così colta, buona, progressista come ti vuoi far credere di essere e a bene vedere non ci hai mai capito un cazzo e sei molto ignorante.

giovedì 26 marzo 2020

C'è puzza di dittatura

Sento puzza di dittatura, sento che vogliono chiudere la trasmissione di Bruno Vespa, chiudere Libero di Vittorio feltri, radiare dal parlamento Salvini e Meloni. Loro possono piacere o non piacere ma dittatura è quando chiudono le trasmissioni sgradite, cacciano dal parlamento l'opposizione come fecero con Gramsci, chiudono i giornali indipendenti come fecero con l'Avanti e l'Unità.

E' guerra commerciale, psicologica, batteriologica da parte del mostro internazionalnazionalcomunistaterzomondistarazzista cinese. Salvini ha avuto la colpa (ma per me è un merito) di staccarsi dalla Russia e quindi dalla Cina, avvicinarsi invece a Trump e Netanyahu, perciò ce la faranno pagare, ma non sanno che noi lombardi abbiamo la testa dura. ne usciremo più forti di prima. 

Politicamente per me bisognerebbe creare un grande centrodestra nazionalpopolare e liberaldemocratico con tre stampelle: un blocco liberale composto da Italia Viva di Renzi, Azione di Calenda e Forza Italia con Berlusconi e Gallera, tutti uniti e capaci di avere una base del 15%. Poi al centro la Lega Nord con Salvini, Giorgetti, Zaia, Fontana, Borghi che si attornia al 30%. Quindi Fratelli d'Italia con Meloni intorno al 15%. Stiamo parlando di una coalizione da 60% minimo se non di più. Se si mettono da parte gelosie e pretese di leadership all'interno di questo nuovo centrodestra, allora Pd doppiogiochista, grillini cinesi ed estrema sinistra ed estrema destra verrebbero chiuse in un angolo, ma serve una chiara collocazione geopolitica filooccidentale e filoisraeliana, proposte di medio termine politiche come: Elezione a suffragio universale del presidente della repubblica, abolizione dei senatori a vita, sistema elettorale maggioritario e monocamerale, elezioni subito se un governo cade, difesa del made in Italy e del made occidentale, israeliano e dei rivali della Cina come Giappone e Corea del Sud, sostegno alle rivoluzioni popolari contro le dittature islamiche e comuniste. Abbassamento delle tasse, sburocratizzazione, riforma della giustizia, separamento delle carriere giudici magistrati, riforma della costituzione in senso liberale e cristiano, radici giudaico-cristiane dell'Europa, difesa dell'individuo, della famiglia, del territorio locale contro ogni forma di collettivismo ed egualitarismo, promozione della diversità in quanto tale e non soggiogata ad ideologie politiche ed egualitarismi, uguaglianza dei cittadini di ogni sesso, religione, censo, razza e nazionalità solo di fronte alla legge, ma totale promozione della diseguaglianza in ogni altro ambito come valore libertario. Difesa dei confini nazionali e della patria democratica e liberale come segno di ordine e civiltà, aiuto a chi promuove impresa, alle partite Iva, agli artigiani, ai negozianti, paracadute per chi ci prova e fallisce e non reddito cittadinanza, mediazione tra sanità privata e pubblica, mediazione scolastica, difesa della scuola pubblica, ma promozione delle scuole private e libere, libertà sessuale e rispetto e  garanzia della privacy, ma contrasto alle lobby sessuali, in particolare la lobby gay, riapertura delle case chiuse e del gioco d'azzardo sotto il controllo dello stato, amnistia per i prigionieri politici se diranno la verità storica, apertura dei segreti di stato, riconciliazione nazionale sulla guerra civile del '43-'45 ma sulla base del superamento di ogni ideologia novecentesca, aiuto alle piccole e medie imprese e alla iniziativa privata e individuale, riduzione ai minimi termini dello Stato, formazione di polizia e carabinieri e garanzia della sicurezza per le fasce più deboli, anziani, bambini, poveri, animali.


domenica 22 marzo 2020

Non prendere nemmeno un piccione con due fave

Purtroppo chi ha minimizzato prima pensando che tanto morivano solo anziani, cardiopatici, diabetici, malati renali e chi assume psicofarmaci ha mostrato un cinismo disumano ma anche da un punto di vista economico una totale mancanza di lungimiranza. Bastava chiudere tutto già dal 23 febbraio per due settimane e la situazione sanitaria si sarebbe risolta con danni economici limitati. Così invece non si è risolta la situazione sanitaria e si è persino peggiorata la situazione economica. Indifferenza, cinismo, ma anche incompetenza economica hanno determinato questa situazione, dall'altra parte la grande cultura solidale del popolo italiano, il valore della famiglia, la cura degli anziani e dei soggetti deboli e fragili ha invertito la rotta. Ora tutti uniti bisogna uscire da questa situazione, ma a vicenda finita bisognerà fare i conti con i responsabili.

venerdì 20 marzo 2020

Collocazione

La destra e la sinistra sono relative, non assolute. E sono relative rispetto a tre fattori. Geopolitica, classi sociali e tempo.

Ogni tempo ha la sua destra e la sua sinistra, ma sopratutto è la collocazione geopolitica che viene prima e la base sociale all'interno della comunità nazionale.

Note sulla questione in corso

La nostra costituzione ci ha plasmato per decenni, essa si basa sulla libertà, ma molto di più sul concetto di antidiscriminazione ed eguaglianza. Nessuno deve essere discriminato su sesso, religione, razza. La base storica del noto articolo nasce dallo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti. Si voleva evitare il ripetersi di un tale abominìo, ma si dimenticò che i nazisti non avevano mai discriminato gli ebrei, nel senso che non li avevano mai realmente considerati inferiori, stupidi, sfigati, non meritevoli, anzi, Hitler supponeva che gli ebrei dominavano il mondo in maniera occulta e a discapito degli interessi del popolo tedesco. La sua non era tanto una lotta razziale, non così tanto nazionale, ma di classe, contro un ceto "dominante". Il suo era un razzismo egualitario per unire il popolo ed eliminare gli ebrei dominanti, la sua una forma di socialismo in un solo paese, a cui per versi diversi arrivò anche Stalin in Russia.

Hitler, più che discriminare gli ebrei, negò loro il diritto ad esistere, dapprima in Germania, poi ovunque, esattamente come gli antisionisti oggi negano il diritto ad esistere di Israele. La sua era una volontà di eliminare, sterminare, per livellare, non discriminare. Oggi, noi vediamo come l'antirazzismo comunemente inteso si riduce al divieto di criticare il sesso, la religione, la cultura, la classe sociale, la nazionalità di ognuno, ma siccome come diceva Orwell "gli uomini sono tutti uguali, ma qualcuno è più uguale degli altri", alla fine è vietato criticare solo un sesso, solo certe religioni, solo certe culture, nazionalità, classi sociali ed ideologie, mentre le altre vanno messe al pubblico ludibrio.

Ma prendendo per buona questa tesi in maniera coerente e tralasciando la sua doppiezza e ipocrisia, si chiarisce come questo tipo di egualitarismo annulla ogni forma di senso critico, distrugge la meritocrazia, nessun gruppo o individuo deve essere criticato, nessuno deve essere considerato più meritevole, più avanzato, progredito, altrimenti è "razzismo", quindi "fascismo" in ultima analisi "nazismo", cioè il male assoluto. E' una sorta di regno dei mediocri, ma come abbiamo visto poi qualcuno alla fine è "più uguale degli altri", mentre invece il nazismo era un'altra cosa.

Ma allora chi è sotto attacco? Più che i nazisti, i razzisti, ciò che è sotto attacco è l'idea positivista di progresso, più che Hitler sarebbero razzisti gli economisti che hanno coniato l'idea di "paesi in via di sviluppo", sarebbe razzista Marx, che parlava di come il socialismo poteva instaurarsi solo sulla base di una società capitalistica e avanzata, anche se storici acuti come Nolte hanno notato che anche già in Marx ci fosse una ambivalenza nel rapporto con la modernità industriale, borghese e liberale. Lenin però spostò già l'asse un po' più in là, decretando che anche in un paese arretrato come la Russia (lo definiva così lui, razzista forse?), poteva nascere il socialismo, bastava una classe di militanti-politici-intellettuali che guidassero ed educassero la masse incolte e arretrate. Dalla dittatura del proletariato, cioè la dittatura democratica della maggioranza, si passò alla dittatura delle avanguardie del proletariato, cioè minoranze borghesi convertite alla causa del proletariato.

Oggi la Cina raccoglie il testimone di Lenin, ha usato l'occidente per attrarre capitali, conoscenze tecnologiche, strumenti, ma il potere politico rimane saldamente in mano al nucleo leninista, la nuova borghesia che sorge non è libera, ma indottrinata e sottoposta al potere dello Stato e allo stesso tempo ne è parte. Chi credeva che la nascita di una borghesia negli ex paesi sottosviluppati avrebbe determinato meccanicamente un sistema politico liberaldemocratico, ha dimenticato proprio la lezione di Lenin e Gramsci, laddove le sovrastrutture godono della loro autonomia, a differenza di quello che credeva l'economicismo anglosassone e lo stesso Marx. Inoltre il '900 ha visto l'esplodere della struttura burocratica degli stati, che si pone sempre più al di sopra delle altre. nel frattempo il comunismo si è fatto sempre più geopolitico, fin da quando le rivoluzioni proletarie in occidente dopo la prima guerra mondiale sono fallite, il proletariato occidentale si è sempre più accostato ai ceti medi, l'originario mondialismo comunista e senza frontiere è quindi rimasto solo come arma propagandista per disarmare l'occidente che per reale convinzione, poi la crisi del 2008 e in qualche modo lo stesso connubio tra capitale occidentale e comunismo cinese ha portato ad una nuova rivolta dei ceti medi e del proletariato dell'ovest che si credevano integrati, ma anche in questo caso è stato usato dalla Cina e dal suo vassallo russo, che intanto Trump sta cercando di portare dalla sua parte.

Oggi quindi noi abbiamo una situazione in cui la Cina comunista e la sua borghesia tiene le redini del gioco, usa il capitalismo occidentale per crescere, usa il malcontento dei ceti medi e del proletariato occidentali per destabilizzare l'occidente, solo Trump ed Israele in questo momento sembrano in grado di opporsi. Quando l'Europa e la Russia si sveglieranno?






Scenari futuri

Marx era un uomo del suo tempo, convinto che l'unico modo per abolire le guerre tra classi fosse instaurare la dittatura del proletariato che avrebbe dovuto portare alla progressiva eliminazione di tutti le classi, attraverso lo sviluppo industriale ed economico inaugurato dalla rivoluzione industriale e scientifica, ma ora guidato dalla classe operaia e non più dalla borghesia. Lenin immise l'idea che a guidare questo processo dovevano invece essere gli intellettuali e i politici-rivoluzionari di professione e non gli operai e che ciò poteva avvenire non nell'occidente capitalisticamente avanzato come pensava Marx, ma in Russia, perchè ormai nell'occidente la classe operaia era integrata nel "sistema", i politici- i rivoluzionari- i professionisti dovevano guidare la rivoluzione e che ciò poteva avvenire non nell'occidente capitalisticamente avanzato come pensava Marx.

La risposta vincente dell'occidente è stata infatti, dopo la parentesi e la risposta sbagliata del fascismo e del nazismo, il grande compromesso tra classi sociali fondato su tre elementi: Patria, democrazia, libertà. Intanto la Russia e il suo impero sovietico crollavano, ma il neocomunismo non crollava, emergeva la Cina e il socialismo terzomondista, mentre l'occidente cadeva in una crisi inaspettata. l'alto capitale e il nuovo capitalismo digitale entrava in conflitto nuovamente con i ceti medi e le classi lavoratrici e si alleava proprio con il comunismo cinese, non potendo imporre la propria dittatura in occidente, curiosamente proprio come i comunisti avevano cercato "rifugio" in oriente non riuscendo a imporre la propria dittatura in occidente. Ceti medi e operai dell'occidente invece convergono nel nuovo movimento sovranista che vuole riaffermare i concetti di democrazia, patria e libertà, ma con ancora ambiguità al suo interno sul concetto di libertà. Come spiegava Lipset, infatti, ogni blocco sociale ha al suo interno un'ala "moderata" e un'ala "estremista".
La risposta quindi alla nuova dittatura neocapitalistico-egualitarista-terzomondista sarà un'altra dittatura o sorgerà un nuovo grande compromesso in occidente, in grado di bloccare l'avanzata cinese?


Due cose rimaste attuali di Marx

Tra tanti errori e concetti risultati empiricamente fallaci, due cose però sono ancora assolutamente rimaste valide del pensiero di karl Marx:

1) Il capitale può diventare monopolistico e andare contro il mercato, la democrazia e la libertà. Quando il il capitale diventa monopolistico in maniera apparentemente paradossale si trova più a suo agio NON in una società di libera concorrenza e mercato, ma in una economia pianificata e in uno stato che detiene un rigido controllo sulla vita individuale delle persone e delle famiglie.

2) La classe operaia nei suoi strati più qualificati ed esperti è assolutamente in grado di dirigere la produzione. Il tessuto delle piccole e medie imprese e dell'artigianato italiano è spesso composto da ex operai che si sono fatti imprenditori e che in una realtà come quella del lombardo-veneto-emiliano arriva a competere con colossi come la Germania e la Cina.


martedì 17 marzo 2020

In medio stat virtus

Ancora una volta si è passati da un estremo all'altro. Quando è scoppiato quello che chiamano il Corona Virus non si sono presi provvedimenti urgenti, mostrando indifferenza verso anziani e malati, ora che i buoi sono scappati si prendono misure totalitarie da coprifuoco dittatoriale che rischiano di danneggiare seriamente l'economia. Il governatore Zaia, quando chiedeva chiusura di scuole ed edifici pubblici non si è mai spinto a chiedere il blocco totale. Ora così rischiano negozianti, esercizi, commerciali, ma anche colf costrette a stare a casa, aziende, operai, aziende agricole. E come fanno le badanti ad accudire gli anziani se devono stare a casa anche loro? Il governo ancora una volta manca completamente di equilibrio. Prima ha pensato solo all'economia senza pensare alla salute, ora pensa solo alla salute distruggendo l'economia. Bisogna trovare un compromesso tra salute ed economia, anche perchè la situazione a sentire l'assessore lombardo al Welfare Gallera sta migliorando in Lombardia e la sanità lombarda sta tenendo.

lunedì 16 marzo 2020

Overdose da social

I social sono la droga del nuovo millenio. La sua struttura che vorrebbe metterti in contatto con il mondo intero stando chiuso in una stanza ha già qualcosa di inumano e aberrante. Il senso di intimità apparente che fa dire alla gente tutto quello che pensa pensando di parlare da sola o solo ad una cerchia ristretta di amici, è in realtà un modo per permettere tra virgolette di leggere nel pensiero da parte di molte altre persone. Dall'altro verso chi scrive parla ad un pubblico senza vederlo in faccia e senza vederne le reazioni o limitate a quell'assurda serie di likes, faccine arrabbiate, che piangono. Per questo bisogna ritrovare il senso di comunità fisica e al tempo stesso riaffermare l'individuo.

Da qualche tempo si fa un gran parlare degli haters, i cosidetti haters, nella quale categoria vengono messi i più disparati personaggi, diversissimi tra loro, dal bullo al troll, a chi si sfoga, a tutta la gente sottopagata e sfruttata, non ascoltata dai politici e dai media mainstream, o derisa da loro, che magari ha delle ragioni per essere arrabbiata e non viene ascoltata.

La gente crede di parlare al bar o a casa sua e invece sta parlando in pubblico. Quante volte avrete sentito nei bar dire "bisognerebbe ammazzare tutti i politici" o "quel tal politico", o anche a cena con gli amici. Ovviamente se questi propositi fossero veri oggi avremmo una strage o la guerra civile, ma per fortuna non è così, perchè l'italiano è un popolo buono. Chiaramente si tratta di frasi sbagliate, ma a milioni di italiani è capitato di dirlo in un momento di emotività o impulsività, non per questo ne avevano intenzione. Persino a me è capitato di scriverlo.

Oggi su Ibs, la libreria online da cui mi rifornisco, ho letto il titolo dell'ultimo libro di Veltroni: "Odiare l'odio". Mi sembra un totale controsenso, come si fa a odiare l'odio senza odiare? E' la logica delle brigate rosse, dei giustizieri, ma in forma non-violenta, virtuale, gentile, farsesca, attraverso una violenza psicologica che porta via via a censurare ogni espressione difforme, partendo dalla virulenza verbale che giustamente andrebbe contenuta, al bullismo che giustamente va condannato, ma finendo con censurare ogni opinione non conformista e mettendo tutte le opinioni diverse in un unico calderone chiamato "nuovo nazismo".

Fermo restando la condanna verso ogni bullismo, paragonare i cosidetti haters (o tutti quelli che vengono etichettati come haters) ai persecutori delle tragedie della storia è abbastanza grottesco e un insulto ai veri perseguitati nella storia, come gli ebrei o gli schiavi africani, gli armeni, e tanti altri popoli vittime della violenza del nazismo e del comunismo, senza dimenticare i tanti italiani emigrati vittime di razzismo. Si tratta di una vera e propria caccia alle streghe e ai fantasmi del passato da parte di chi non capisce più la realtà odierna e appartiene ad un mondo finito e forse non ha nemmeno molto senso dell'umorismo. Ma anche una gran perdita di tempo, un trastullo per intellettuali annoiati, che invece di occuparsi del lavoro, della sanità, delle famiglie, dei problemi del popolo, questi politici e intellettuali di sinistra danno la caccia agli haters o alle persone isolate. Mah. Ci sarebbe di meglio e più utile alla società da fare.
Qualcuno diceva, "quando i comunisti perdono il senso dell'umorismo diventano persone pericolose". E fanatiche aggiungo io. Aggiungo anche, quando provano ad avere senso dell'umorismo non fanno ridere. Oggi i comunisti non esistono più, ma esistono i loro eredi, si sono dati una ripulita, si sono rifatti il look, cucinano un minestrone di idee smart e alla moda con cui fare bella figura in società. Ma il loro odio per il diverso è rimasto uguale.

Tornando ai social, bisogna veramente avere cura degli adolescenti e dei bambini, si tratta di uno strumento molto pericoloso che rischia di alienare le giovani generazioni. Un tema da approfondire e che gli psicologici dovranno affrontare sempre di più.


domenica 15 marzo 2020

Note generali sulle possibilità del futuro

Un nuovo miracolo economico italiano non può basarsi solo su un freddo economicismo e un cinismo professorale e derisorio nei confronti dei bisogni, delle opinioni e delle domande della gente. Serve una nuova mistica civica di fronte al nuovo secolo che comincia in questi anni. Nei prossimi 70-80 anni è previsto l'ingresso di 15-20 milioni di immigrati.
Ben venga una società multirazziale, ma nel rispetto delle regole democratiche, e non avrebbe senso una società basata su un finto multiculturalismo, che in realtà non è multiculturalismo, ma solo la definizione di un “bene” (idee di sinistra mainstream e Islam) e di un “male” (tutti gli altri).

Avremmo altrimenti un mondo multicolorato fuori e sulla pelle ma geneticamente grigio dentro e nei contenuti in cui tutti la pensano uguale e sono uguali, ma al contempo anche vuoto o basato culturalmente su un fritto misto superficiale, se non si mantengono solide radici. Fermo restando il valore della diversità e del pluralismo, però al contempo un paese non può vivere negando le proprie radici storiche e religiose. Grave errore fu quello dell'Europa di non sancire le radici giudaico-cristiane nella costituzione europea e bisogna riaffermare le radici cristiane nella costituzione italiana, fermo restando la libertà personale di credere o non credere in qualunque dio. La diversità deve essere un valore ma non può esserlo al servizio di fini politici e nemmeno dell'uguaglianza, ma solamente della libertà (individuale anche) e della liberaldemocrazia. Uguaglianza e diversità sono incompatibili, a parte ovviamente l'uguaglianza di fronte alla legge di tutte le donne e gli uomini.

E' importante capire un'altra cosa, a volte nel linguaggio del popolo quando si parla di bianchi, neri (anche nello slang “negri”), gialli o europei, cinesi, africani non si sta parlando necessariamente di razze, ma bensì di popoli, di storie, di stati politici, di culture e certe culture e stati politici sono intolleranti e dittatoriali e se i loro cittadini venendo qui non rispettassero le nostre regole, ma pretendessero di vivere come nelle loro dittature distruggerebbero la libertà e la democrazia. Non è difficile da capire.

Bisogna seguire il modello di Israele, una società multietnica, ma che non rinuncia alla proprià identità di Stato ebraico e liberaldemocratico e al proprio pluralismo politico, oltre a difendersi se attaccata.

Arrivati a questo punto nel 2020 è davvero ora anche di porsi l'obbiettivo nel tempo e pur senza forzature di superare le ferite della guerra civile italiana del '43-'45, avendo come esempio quello dello storico Renzo De Felice intrapreso 20 anni fa. Bisogna alimentare il dibattito storiografico e non renderlo asfittico, ma libero, fermo restante la condanna di TUTTE le dittature, comprese tutte le dittature comuniste.

Quando si parla di razzismo bisogna anche distinguerlo dalla goliardia popolare e capire anche che certi tabù satirici sono superati, giusto o sbagliato che sia. Anch'io vengo da una cultura che pensa che su certi argomenti come l'Olocausto non si scherza, ma purtroppo oggi viviamo in una società in cui si scherza su tutto, questa è la realtà e non bisogna andare a caccia di fantasmi e streghe. Tra i giovani ci si saluta per gioco con il saluto romano anche tra persone di sinistra, si usano termini politicamente scorretti, è ormai un fatto diffuso. Farne uno psicodramma è grottesco.

Tornando all'ingresso degli immigrati, sarebbe provocatorio verso la popolazione italiana darlo per scontato senza una grande politica per le famiglie italiane e per quelle coppie italiane che vogliono fare figli. Serve un grande piano per la famiglia, il lavoro e la sanità, prendendo ad esempio quella lombarda ed estendendola alle regioni del Sud.

L'Italia è un paese che è stato invaso per secoli, i confini nazionali non sono un muro, ma un segno di ordine e civiltà. Le patrie non sono orpelli anacronistici, ma una cosa essenziale per l'equilibrio del mondo, come i continenti e le realtà locali, le città e le regioni, altrimenti si finisce nel caos nichilistico o preda di nuovi imperi.

Sul piano produttivo ben vengano gli investimenti stranieri per rilanciare la grande industria, ma non possiamo applicare il modello cinese nelle fabbriche, le conquiste sociali del movimento operaio vanno salvaguardate e sono un patrimonio sociale. Inoltre non vanno schiacciate le piccole-medie imprese e le imprese individuali, i negozi, gli artigiani, le partite Iva, che potrebbero difendersi dal modello Amazon e dal comercio online divenendo loro stessi dei piccoli Amazon di quartiere, pensando a consegne a domicilio di zona. Ogni quartiere o paese potrebbe creare un sito internet dove ogni attività può pubblicizzarsi e avere una propria sezione.

Un nuovo tema che si affaccia in questi anni è quello della privacy, le nuove tecnologie rendono i cittadini sempre più insicuri, i social sono una grande schedatura di massa oltre a essere una nuova droga per i giovani, anche peggiore di alcool e droghe tradizionali. Serve un grande investimento anche su questo, contro l'abuso dei social e per la privacy.

Nel 2020 siamo anche forse alle soglie di una nuova rivoluzione sessuale, le forme di sessualità sono ormai molteplici ed è schematico e superficiale limitarsi ad un atteggiamento friendly solo verso la categoria dei gay per apparire fintamente libertini. L'omossessualità è giustamente ormai ampiamente accettata nella società, quello che non piace alla gente è l'esibizionismo o il sessismo alla rovescia. Ognuno in casa propria deve poter fare quello che vuole tra adulti consenzienti senza essere spiato, ma a sua volta senza esibizionismi.

Per gli italiani la famiglia e il lavoro vengono prima di tutto, il rispetto delle famiglie e il rispetto di qualsiasi lavoro è essenziale per la reciproca convivenza. Qualsiasi lavoro è rispettabile, dall'avvocato all'operaio, dal netturbino al giornalista, dal politico all'artigiano, l'imprenditore, l'insegnante, l'investitore, l'artista, i medici, gli infermieri, i poliziotti, le prostitute, i negozianti, i contadini e i commercianti e così via tutti gli altri e le nuove professioni.

L'Italia intera potrà tornare a crescere come dopo la seconda guerra mondiale, uscendo dalla logica degli opposti estremismi come mettendo fine alle campagne moralistiche e bigotte da una parte e alla rabbia senza costrutto dall'altra.


venerdì 31 gennaio 2020

Gualtieri, un Robin Hood un po' particolare

Il ministro Gualtieri ha rilasciato al sole 24 ore una intervista in perfetto stile sovietico, un fiume di parole per dire poco o nulla. Tra tanto fumo si sono capite tre sole cose concrete, verranno abbassate le tasse al lavoro dipendente e invece ci saranno tagli alle detrazioni fiscali, poi ci sarà un aumento dell'Iva cammuffato con la meravigliosa parola di rimodulazione, cioè tradotto aumento delle tasse a imprese, partite Iva, commercianti e aumento delle spese sanitarie, scolastiche e domestiche delle famiglie, ma anche merci più care.

Tutta l'architettura della "rimodulazione" dell'Iva è dettata da una logica da Stato etico e totalitario che punisce certi consumi, considerati immorali e premia altri prodotti considerandoli etici, sani. Una logica da razionamento sovietico, ma in cui traspare un ulteriore salto di qualità delle idee neototalitarie.

Lo stile Robin Hood con cui è nato questo governo poco amato dalla maggioranza degli italiani, si tradurrà in concreto nel solito attacco ai ceti medi e un contentino ai lavoratori salariati. D'altronde, essendo i grandi patrimoni già all'estero, ci si rivale sulle classi medie, magari aumentando anche la tassazione sulle cosiddette rendite finanziarie, che concretamente significa anche qui colpire di fatto i piccoli investitori e i risparmiatori, cioè sempre le classi medie, e non certo le grandi rendite.

Il tutto coincide con uno storico obbiettivo intermedio della sinistra massimalista: La proletarizzazione dei ceti medi, in modo da mandarli a ingrossare le file dell'esercito del proletariato il quale nei loro sogni contorti dovrebbe poi dare l'assalto ad un non meglio precisato "ordine costituito" (magari la stessa democrazia e il diritto di voto per tutti) sotto la loro sapiente guida.

Il sendero luminoso ovviamente necessita di una rieducazione culturale del popolo, che appare rozzo, razzista, ignorante (dove per ignorante s'intende non pensarla come gli intellettuali di sinistra), cattivo.

Quindi si procederà spediti verso il radioso futuro "green", fatto di decrescita, austerità, bassi consumi, ovviamente poi ci sarà qualcuno più uguale degli altri, d'altronde anche Fidel Castro e Che Guevara si assegnarono per se le migliori ville coloniali di Cuba, dopo rigoroso esproprio proletario.