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domenica 15 marzo 2020

Note generali sulle possibilità del futuro

Un nuovo miracolo economico italiano non può basarsi solo su un freddo economicismo e un cinismo professorale e derisorio nei confronti dei bisogni, delle opinioni e delle domande della gente. Serve una nuova mistica civica di fronte al nuovo secolo che comincia in questi anni. Nei prossimi 70-80 anni è previsto l'ingresso di 15-20 milioni di immigrati.
Ben venga una società multirazziale, ma nel rispetto delle regole democratiche, e non avrebbe senso una società basata su un finto multiculturalismo, che in realtà non è multiculturalismo, ma solo la definizione di un “bene” (idee di sinistra mainstream e Islam) e di un “male” (tutti gli altri).

Avremmo altrimenti un mondo multicolorato fuori e sulla pelle ma geneticamente grigio dentro e nei contenuti in cui tutti la pensano uguale e sono uguali, ma al contempo anche vuoto o basato culturalmente su un fritto misto superficiale, se non si mantengono solide radici. Fermo restando il valore della diversità e del pluralismo, però al contempo un paese non può vivere negando le proprie radici storiche e religiose. Grave errore fu quello dell'Europa di non sancire le radici giudaico-cristiane nella costituzione europea e bisogna riaffermare le radici cristiane nella costituzione italiana, fermo restando la libertà personale di credere o non credere in qualunque dio. La diversità deve essere un valore ma non può esserlo al servizio di fini politici e nemmeno dell'uguaglianza, ma solamente della libertà (individuale anche) e della liberaldemocrazia. Uguaglianza e diversità sono incompatibili, a parte ovviamente l'uguaglianza di fronte alla legge di tutte le donne e gli uomini.

E' importante capire un'altra cosa, a volte nel linguaggio del popolo quando si parla di bianchi, neri (anche nello slang “negri”), gialli o europei, cinesi, africani non si sta parlando necessariamente di razze, ma bensì di popoli, di storie, di stati politici, di culture e certe culture e stati politici sono intolleranti e dittatoriali e se i loro cittadini venendo qui non rispettassero le nostre regole, ma pretendessero di vivere come nelle loro dittature distruggerebbero la libertà e la democrazia. Non è difficile da capire.

Bisogna seguire il modello di Israele, una società multietnica, ma che non rinuncia alla proprià identità di Stato ebraico e liberaldemocratico e al proprio pluralismo politico, oltre a difendersi se attaccata.

Arrivati a questo punto nel 2020 è davvero ora anche di porsi l'obbiettivo nel tempo e pur senza forzature di superare le ferite della guerra civile italiana del '43-'45, avendo come esempio quello dello storico Renzo De Felice intrapreso 20 anni fa. Bisogna alimentare il dibattito storiografico e non renderlo asfittico, ma libero, fermo restante la condanna di TUTTE le dittature, comprese tutte le dittature comuniste.

Quando si parla di razzismo bisogna anche distinguerlo dalla goliardia popolare e capire anche che certi tabù satirici sono superati, giusto o sbagliato che sia. Anch'io vengo da una cultura che pensa che su certi argomenti come l'Olocausto non si scherza, ma purtroppo oggi viviamo in una società in cui si scherza su tutto, questa è la realtà e non bisogna andare a caccia di fantasmi e streghe. Tra i giovani ci si saluta per gioco con il saluto romano anche tra persone di sinistra, si usano termini politicamente scorretti, è ormai un fatto diffuso. Farne uno psicodramma è grottesco.

Tornando all'ingresso degli immigrati, sarebbe provocatorio verso la popolazione italiana darlo per scontato senza una grande politica per le famiglie italiane e per quelle coppie italiane che vogliono fare figli. Serve un grande piano per la famiglia, il lavoro e la sanità, prendendo ad esempio quella lombarda ed estendendola alle regioni del Sud.

L'Italia è un paese che è stato invaso per secoli, i confini nazionali non sono un muro, ma un segno di ordine e civiltà. Le patrie non sono orpelli anacronistici, ma una cosa essenziale per l'equilibrio del mondo, come i continenti e le realtà locali, le città e le regioni, altrimenti si finisce nel caos nichilistico o preda di nuovi imperi.

Sul piano produttivo ben vengano gli investimenti stranieri per rilanciare la grande industria, ma non possiamo applicare il modello cinese nelle fabbriche, le conquiste sociali del movimento operaio vanno salvaguardate e sono un patrimonio sociale. Inoltre non vanno schiacciate le piccole-medie imprese e le imprese individuali, i negozi, gli artigiani, le partite Iva, che potrebbero difendersi dal modello Amazon e dal comercio online divenendo loro stessi dei piccoli Amazon di quartiere, pensando a consegne a domicilio di zona. Ogni quartiere o paese potrebbe creare un sito internet dove ogni attività può pubblicizzarsi e avere una propria sezione.

Un nuovo tema che si affaccia in questi anni è quello della privacy, le nuove tecnologie rendono i cittadini sempre più insicuri, i social sono una grande schedatura di massa oltre a essere una nuova droga per i giovani, anche peggiore di alcool e droghe tradizionali. Serve un grande investimento anche su questo, contro l'abuso dei social e per la privacy.

Nel 2020 siamo anche forse alle soglie di una nuova rivoluzione sessuale, le forme di sessualità sono ormai molteplici ed è schematico e superficiale limitarsi ad un atteggiamento friendly solo verso la categoria dei gay per apparire fintamente libertini. L'omossessualità è giustamente ormai ampiamente accettata nella società, quello che non piace alla gente è l'esibizionismo o il sessismo alla rovescia. Ognuno in casa propria deve poter fare quello che vuole tra adulti consenzienti senza essere spiato, ma a sua volta senza esibizionismi.

Per gli italiani la famiglia e il lavoro vengono prima di tutto, il rispetto delle famiglie e il rispetto di qualsiasi lavoro è essenziale per la reciproca convivenza. Qualsiasi lavoro è rispettabile, dall'avvocato all'operaio, dal netturbino al giornalista, dal politico all'artigiano, l'imprenditore, l'insegnante, l'investitore, l'artista, i medici, gli infermieri, i poliziotti, le prostitute, i negozianti, i contadini e i commercianti e così via tutti gli altri e le nuove professioni.

L'Italia intera potrà tornare a crescere come dopo la seconda guerra mondiale, uscendo dalla logica degli opposti estremismi come mettendo fine alle campagne moralistiche e bigotte da una parte e alla rabbia senza costrutto dall'altra.


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