Qualunque sia la piega che prenderà la cosidetta seconda ondata del Virus cinese, è evidente ormai il pretesto che questo governo sta portando avanti, sospesi come siamo tra la DDR del ministro Speranza che invita alla delazione tra vicini di casa che ospitano più di sei persone (forse perchè alle riunioni del suo partito non ci vanno più di sei persone), il guitto governatore di Campania che rispolvera l'espressione fascistesca da anni '30 "americanata" per scagliarsi contro Hallowen, e gode nel vietarlo in nome della sanità pubblica, il Premier Conte che minaccia i cittadini di rinchiuderli in casa se non si comporteranno bene. Siamo tra Germania dell'Est, regime fascista, modello comunista cinese e coprifuoco iraniano con Bar chiusi alle 21 (a quando la proibizione degli alcolici e delle attività sessuali?). Indipendentemente dalla situazione reale l'obbiettivo è terrorizzare la gente, decidere cosa è superfluo e cosa è essenziale nella vita degli altri, ma questa è tutta gente che a gennaio non chiudeva le frontiere con la Cina e tacciava di razzismo chiunque lanciasse l'allarme, eppure ora si fanno tamponi sei volte tanto, le terapie intensive non sono piene e la maggioranza dei malati è a casa, d'altronde oggi sappiamo dai documenti desecretati che medici e scienziati non volevano la reclusione totale nemmeno a marzo, ma fu scelta del governo.
Al centro economico della questione quello che chiamano "smart working", cioè la reclusione forzata dei lavoratori in casa, sotto controllo digitale, senza orari di lavoro, senza contatti con i colleghi, il nuovo sfruttamento del neocapitalismo digitale innamorato della Cina comunista.
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