E' meraviglioso, la sinistra, questa sinistra, che di moderato e riformista non ha nulla, vuole costruirsi una destra moderata e addomesticata da usare a proprio piacimento e di volta in volta cerca il proprio Gianfranco Fini da lineare contro il leader riconosciuto del centrodestra. La cosa curiosa è che spesso costoro vengono dalla destra fascista, prima Fini, poi la Meloni, a conferma che il nemico di questa sinistra è il federalismo e il suo alleato naturale è la destra centralista. Un po' più difficile pensare di contrapporre uno come Zaia contro Salvini in nome di un primoleghismo inesistente, perchè la lega non è mai stata contro il sud, ma contro i palazzi romani, la burocrazia ministeriale e lo stato centralista e il tentativo di Salvini di coinvolgere il sud nella battaglia federalista in questa traiettoria migliana s'instagliava.
E' questa la natura di una sinistra che non ha mai rinunciato all'anticapitalismo e alla battaglia egualitarista, ma pretende di fare le pulci alla destra sulle sue radici fasciste. Una sinistra pseudoliberale che si è appropriata di valori liberali come i diritti civili, la diversità, il pluralismo, i diritti delle minoranze o presunte tali per subordinarli ad un progetto neototalitario e livellatore, ad un'idea azzeratrice della storia occidentale e ad una nuova forma di censura moralistica, che ben si compone in quel movimento di trogloditi, vandali e ignoranti del Black Lives Matters, che distruggono le statue dell'antischiavista Lincoln e dell'antinazista Churchill, proprio come i nazisti bruciavano i libri, che si fa paladina di una globalizzazione filocinese e si gira dall'altra parte verso i giovani che lottano per la libertà ad Hong kong, a Minks, a Mosca, a Caracas, a Cuba, in Sudan, in Iran, che rosica di fronte alla pace che sta nascendo tra i paesi arabi-sunniti e Israele, ridottasi ad essere l'ancella di un'Europa succube della Turchia e dell'Iran, gli unici due stati al mondo rimasti ad osteggiare lo stato ebraico.
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