L'ultima trovata del fritto misto-chic con sardine in salamoia è il commissariamento della democrazia per petizione. L'esilarante brigata degli indignati in servizio permanente e a binario unico, ha ancora una volta confermato la sua allergia alla sovranità popolare, anche a livello locale, ma questa volta in salsa comica. A questo giro nessun panegirico pseudodotto sulla costituzione, nessuna pensosa riflessione sui rischi totalitari del suffragio universale e invece sulle magnifiche e progressive sorti della tecnocrazia e delle autoproclamate oligarchie ed elites, ma una bella raccolta firme online su change.org che sa tanto liceo e gruppettarismo d'antan, d'altronde l'età cerebrale di questi ormai ultraquarantenni col cervello in pappa è quella di 15 anni (per non parlare dei 70enni che credono di essere ancora sulle barricate a maggio)
Ma rivediamo, c'è una pandemia mondiale, due miliardi di persone sono chiuse in casa, forse diranno qualcosa sull'origine di questo virus? Sulle cause? Certo che no, anche perchè chiamarlo virus cinese è già razzismo, figuriamoci poi se nelle loro testoline insavianizzate entra qualche dubbio sulle organizzazioni dell'Onu? E il governo? Una volta la sinistra era d'opposizione, chiedeva conto all'operato di chi governa, poi è diventata di lotta e di governo, ora siamo alla piaggeria codina col riccioletto travaglietto verso il conte maximo con gli occhi a mandorla e il suo paggetto casalino.
La caccia alle streghe formate condividete/firmate verso il capro espiatorio non poteva che istericamente riversarsi su quell'orrendo antiabortista di Fontana e quel Gallera che si permette di dialogare in maniera empatica e alla pari tutte le sere coi cittadini lombardi rendendo conto del suo operato invece di cantare bella ciao dai balconi o alzare il ditino saccente e la vocetta garrulla come farebbe qualsiasi politico di sinistra verso il suo elettore nel recinto (recinto, come lo chiamava Bersani, che aveva ben capito che i suoi elettori sono pecore).
I nipotini ignoranti del Robespierre al che c'azzecca hanno già sentenziato che i morti nelle case di cura sono l'orrendo crimine di Gallera, così come tutta la pandemia mondiale, che sembra esistere solo in Lombardia. Un discorso serio vorrebbe che le responsabilità vadano ripartite nelle giuste dosi e a livello mondiale, ovviamente anche a livello regionale e locale (comune di Milano compreso, toh, quello no) e non riversate sull'agnello pasquale. Si potrebbe tener conto su chi ha realmente ritardato gli interventi (la Cina, L'oms, il governo italiano), di come la Lombardia sia lo snodo centrale dei commerci con la Cina in Italia e abbia il quadruplo degli abitanti del Veneto. Ma come nei regimi totalitari da qualche tempo ci si allena a dividere l'opposizione in buoni e cattivi.
Il copione è già visto, il capro espiatorio, la strega, ne beneficerà in popolarità e voti. Ma chi ha il cervello piatto come una sardina e unidirezionale come una lisca di pesce questo non lo capirà mai (Berlusconi e Salvini docet), sperando che qualche oppositore "buono" non si faccia adulare come un certo Gianfranco Fini.
A questi commissari dell'antipopolo non resta che fare i migliori auguri, cioè che non si vada mai a votare.
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