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venerdì 23 ottobre 2020

Glossario della neolingua orwelliana dei neoegualitaristi/2

Meritocrazia: Vecchio cavallo di battaglia della destra repubblicana reganiana, con cui di fatto negli anni '80 sul piano delle battaglie delle idee fu sconfitto l'egualitarismo sovietico, in nome dell'idea americana che ogni opportunità va data a ognuno se ognuno si dà da fare e questo ognuno merita di più in base a quello che dà concretamente, contro il livellamento socialcomunista che premia i mediocri e umilia i talenti secondo la formula "a ognuno secondo i suoi bisogni e da ognuno secondo le sue posibilità", che poi non si capisce quali siano i suoi bisogni o se non sono privilegi e quali le sue possibilità. Ma oggi la Cina e l'Europa lo ribaltano nel nome della tecnocrazia, nel nome delle elite, dell'idea che la liberaldemocrazia non funziona perchè elegge gli incompetenti e invece un sistema dittatoriale come quello cinese o tecnocratico come quello europeo funziona meglio ed è più efficiente. Così la burocrazia si prende la sua rivincita e si traveste da meritocrazia, occultando il consueto sistema di cooptazione con cui si perpetua e il modello di conformismo ideologico con cui si irregimenta. 

L'operazione concentrica si è sdoppiata facendo sponda con il movimento della democrazia diretta, contraltare e rovescio della medaglia della tecnocrazia e dell'elitarismo, esaltando una democrazia utopica, improbabile e leninista da una parte e convergendo con lo stesso pedagogismo avanguardista leninista riproposto in chiave tecnocratico, così si è accerchiata la democrazia rappresentativa liberaldemocratica delegittimandola su tutti e due fronti.

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