Il mancato intervento tempestivo di fronte alla pandemia mondiale del covid 19 non fu dovuto da parte del governo 5stelle-Pd solo dalla sua alleanza con la Cina, cosa conclamata, ma anche per non permettere che una dichiarazione di stato d'emergenza consentisse alla banca Ubi di non essere acquisita da Intesa San Paolo, perchè Ubi adduceva proprio il caso di emergenza pandemica che il governo negava per bloccare l'operazione in termini legali. Ma una volta superati i tempi legali, il nuovo monopolista cattocomunista filocinese ha potuto appropriarsi della banca del territorio del Nord, anche ingannando gli investitori, convinti di comprare 17 azioni al prezzo di dieci, quando invece le dieci azioni di Ubi valevano di più delle 17 di Intesa san Paolo.
Blog che si occupa di geopolitica, politica italiana, storia del comunismo, della sinistra italiana e osservatorio sui movimenti estremistici e sul nuovo antisemitismo
mercoledì 8 dicembre 2021
mercoledì 1 dicembre 2021
Le origini dell'ecologismo
Da dove nasce l'ecologismo? Inteso come ideologia politica e non come cultura del rispetto per l'ambiente, anche se il rispetto andrebbe anche pure per l'essere umano e gli animali, che non sono ospiti ma liberi cittadini su questa terra, che che ne dica la psicotica svedese, ebbene l'ecologismo nasce dagli aristocratici inglesi. Spodestati dalla nuova borghesia industriale britannica nell'800, che intrapresero la rivoluzione industriale, ma nasce in seguito anche dai nazionalsocialisti tedeschi, che pur usando l'industria per costruire un arsenale bellico, anelavano come fine il ritorno alla civiltà rurale. Secondo lo storico Nolte anche il marxismo o più in generale il comunismo aveva nella rivoluzione industriale solo un mezzo per liberarsi del mondo aristocratico ma allo stesso tempo con il fine di creare una sintesi nel conflitto tra le due epoche e nel conflitto capitale-lavoro. Da qui nascerebbe anche la schizofrenia degli attuali progressisti, incapaci di creare quella sintesi e condannati al bipolarismo.
martedì 23 novembre 2021
Difesa della libertà sempre, strizzare l'occhio ai No Vax mai
E' un dato oggettivo che il lock down è stato una sospensione della libertà, d'altra parte l'allora governo Conte ebbe un comportamento disorientante, perchè quando il regime cinese ammise dopo mesi di omissioni l'esistenza del Corona Virus, dapprima fu più lealista del Re orientale, con tutto il corollario del "siamo tutti cinesi", "abbraccia un cinese", "tutti al ristorante cinese", "Milano non si ferma", "non assaltate i supermercati", più altre idiozie del genere, con gli imbecilli al "corona Party" e i cinici al "muoiono solo vecchi e deboli di salute", in stile rupe di Sparta. Poi quando il virus rischiava di uscire dai confini di Lombardia e Veneto, improvvisamente fu tutto un "state a casa", "destra irresponsabile", "chiudete tutto", con tanto di ideologismi selettivi, negozi di vestiti chiusi, librerie aperte, passeggiate vietate, supermercati e metropolitane aperte.
Ma poi sono arrivati i vaccini, al momento l'unica soluzione realistica per uscire dallo stato di emergenza di sospensione della libertà che tanto la sinistra ha strumentalizzato per imporre il proprio potere. E allora appare incomprensibile il comportamento di Salvini e Meloni, che strizzano l'occhio al movimento dei No Vax, longa mano di Cina e Russia in Italia, che ci vogliono tenere in questo stato di immobilismo. Solo coi vaccini si torna alla libertà, con quella campagna vaccinale che il governo filocinese Conte non portava avanti, regalandoci invece le mascherine tarocche del d'alemiano Arcuri e Lock down permanenti. Poi con il governo Draghi messo in piedi da Renzi e Berlusconi la campagna vaccinale è partita, condotta dall'alpino Figliuolo. Più alpini e meno burocrati di sinistra potrebbe essere uno slogan migliore di abbracciamo un cinese e No green pass.
lunedì 15 novembre 2021
Perchè il movimento ecologista non è credibile
Ci sono quattro elementi che rendono poco credibile il movimento ecologista, vediamo quali sono:
1) Il primo è l'elemento geopolitico, Greta Thunberg e gli adulti che la idolatrano non dicono una parola sul maggiore inquinatore del pianeta, la Cina, che nemmeno si è presentata al convegno di Glasgow. Perchè?
2) Il secondo elemento è ideologico, un conto è il rispetto dell'ambiente, un conto è considerare l'essere umano un elemento organico dell'ambiente e un ospite sgradito della terra, rinnegando la libertà individuale e i valori occidentali, che ne fanno un attore protagonista, riciclando altresì il comunismo e certe teorie bibliche sotto le bandiere dell'ecologismo.
3) Il terzo elemento è nei modi e nei toni apocalittici e millenaristici, che più che con la scienza hanno a che fare con le sette religiose, che rende questo movimento odioso a tutti i veri laici.
4) Il quarto elemento, non da ultimo, è storico: la retorica da cancel culture che processa e condanna 200 anni di sviluppo industriale e tecnologico con fare arrogante e saccente, pur beneficiando ogni giorno degli effetti benefici di questo sviluppo, è forse l'aspetto più insopportabile agli occhi dei comuni mortali. Bisognerebbe spiegare a questi adolescenti fanatici e a questi vecchi sessantottini impenitenti che li manipolano che la storia si studia e non si demonizza e al tempo stesso che dalla storia e dagli orrori del totalitarismo bisognerebbe imparare invece di ripeterli.
sabato 13 novembre 2021
I confini del nuovo centro liberale contro le derive di destra e di sinistra
La sinistra perde la bussola quando si parla di immigrazione. Parlano di redistribuzione di migranti su tutto il territorio europeo, come se gli esseri umani fossero numeri e si potessero redistribuire proporzionalmente su tutto il territorio europeo come pacchi postali. E' ovvio invece che nessun migrante vuole essere "redistribuito" in un paesino della Calabria per farsi sfruttare dal sindaco di turno o dell'Ungheria. Tutti legittimamente vorranno andare in Lombardia, in Veneto o in Germania e dove c'è lavoro. Allora è chiaro che non siamo in grado fisicamente e realisticamente di accogliere 100mila immigrati all'anno. Ma la sinistra odia il buon senso, ma ama sentirsi buona e progressista, senza nemmeno sapere cos'è il progresso, anzi dopo la conversione religiosa all'ecologismo gretino, è diventata giudice di 200 anni di progresso industriale e tecnologico, di cui loro per primi godono dei benefici e che ai tempi di Marx sosteneva.
La destra perde la bussola quando si parla di Covid e vaccini. Salvini e Meloni strizzano l'occhio ai no vax, a chi si scaglia contro i medici, la scienza, i vaccini, proprio quelli che ci stanno togliendo da quella situazione di limitazione della libertà in cui il virus cinese ci ha portato grazie anche alla strumentalizzazione della sinistra filocinese.
Il nuovo centro liberale gioco forza deve prendere le distanze da queste due derive estremistiche. Berlusconi, Renzi, Giorgetti e pure Calenda - se la smetterà di fare il bullo antirenzi - dovranno costruire una coalizione che crei i suoi confini su questi due argini, poi su una base geopolitica atlantista, su una cultura basata sulla libertà individuale, la proprietà privata, l'abbassamento delle tasse generalizzata e la lotta alla burocrazia, l'aiuto alle famiglie e alle piccole-medie imprese, un sano patriottismo federalista, una solidarietà sociale solo a chi ne ha realmente bisogno e non ai furbetti.
lunedì 8 novembre 2021
L'odio delle pecore nei recinti contro Renzi
Continua la campagna mediatico-giudiziaria d'odio contro Renzi. Due punti, da una parte le sue conferenze in giro per il mondo (chissà perchè D'alema lo invitano solo in Cina e il trucido Bersani non lo invita nessuno), una in Arabia Saudita, dittatura ma paese alleato dell'occidente che sta intraprendendo un cammino di riforme, a differenza dell'Iran, del Venezuela, della Russia e della Cina, paesi nemici della Nato, dittature convinte, alleati dei grillini, che un'inchiesta dice da questi paesi prendevano anche i soldi, ma quello va bene e sta sui media per 24 ore. Poi ci sono le conferenze in Corea del Sud, e qui onestamente siamo al delirio, un paese liberaldemocratico, alleato dell'occidente, dove sia lo scandalo lo sanno solo i grillo-comunisti e i fascisti. Forse preferivano che Renzi andasse in Corea del Nord. Il secondo punto è la solita surreale farsa del "finanziamento illecito", come se un politico in un paese che si dice libero non potesse farsi finanziare da chi gli pare, insomma i consueti due cavalli di battaglia di chi vorrebbe fare dell'Italia una piccola Cina o più modestamente un Iran o un Venezuela, antioccidentalismo contro il "satana" amerikano-israeliano e lotta alla "corruzione".
Quindi siamo all'idiozia generalizzata, ma Renzi ha molte colpe, ha migliorato l'economia del paese con il Jobs act, una legge che nessun governo posteriore ha abolito, ha determinato il declino di Salvini, ha fatto cadere il governo Conte-Pd filocinese che stava svendendo il porto di Trieste all'impero orientale (chissà perchè i No vax hanno scelto i portuali triestini come loro strumento per danneggiare il governo atlantista di Draghi), ha portato Draghi a Palazzo Chigi, ha fatto rosicare lo stoccafisso Letta, non da ultimo ha evitato al Paese l'ingiusta punizione di avere Prodi come presidente della Repubblica, inoltre non è un mediocre, non è ne' rosso ne' nero, è amico di Israele e degli Stati Uniti, indipendentemente da chi è presidente in questi due stati. Insomma è comprensibile che le pecore barricate nei recinti lo odiano e si sia fatto molti nemici da ogni parte, oltrechè dai leoni da tastiera alla Calenda. D'altronde perchè tanto accanimento per uno che i sondaggi danno al 3%? Ma proprio perchè nonostante ciò è un politico che ottiene risultati e raggiunge gli obbiettivi prefissati, al contrario della palude inconcludente romana. E' un centrista senza compromessi, non è un democristiano, che poi oggi i democristiani sono diventati di sinistra radicale, è democratico ma non populista, non è un mediocre, ma non è elitario, infatti gli hanno dato sia del tamarro che del fighetto. Diciamo la verità, gli italiani si sono dati la zappa sui piedi bocciando il suo referendum di riforma costituzionale solo per antipatìa personale facendo la figura di un popolo di bambini dell'asilo o di indottrinati, ma nonostante ciò Renzi non ha rinnegato la democrazia come fanno tutti quando perdono nelle urne. Uno così non può che essere odiato. Ma la cosa peggiore è che si professa ottimista e crede nel futuro, che in un paese pieno di lamentosi che vivono nel passato è davvero imperdonabile.
mercoledì 27 ottobre 2021
Da Gramsci a Fedez, la deriva demenziale della sinistra
Passare da Gramsci a Fedez vuol dire scadere veramente in basso. E' la deriva della sinistra, che usa il tema dei diritti civili in maniera strumentale per rilanciare l'egualitarismo e il totalitarismo e l'attacco al diritto di opinione, parola e istruzione. E' una sinistra che torna a dare lezioncine attraverso lo stoccafisso presuntuoso Letta, che usa sempre lo stesso metodo, "marciare divisi per colpire uniti", si scannano al loro interno ma quando trovano un nemico lo attaccano con odio e ferocia, alla faccia della retorica pacifista e buonista, ancor più se il nemico è interno ma da espellere come Renzi, nella tradizione stalinista.
Dall'altra parte la destra sembra una maionese impazzita, Salvini e Meloni strizzano l'occhio ai no vax, alla faccia del Nord devastato dal virus cinese, addirittura si appropriano della desueta teoria di sinistra della strategia della tensione, intanto finalmente dopo dieci anni viene a galla il tema dei rapporti con le dittature dei grillini, dal Venezuela alla Cina passando per l'Iran. Meglio tardi che mai, ma la magistratura non fa nulla questa volta.
Tutto questo accende la luce sull'esigenza di un nuovo centro, che non vuol dire certo rifare la democrazia Cristiana, come gli ottusi insinuano, ma anzi costruire una nuova realtà laica che superi il novecento, ma che al contempo si rifà alla migliore tradizione liberale e democratica, nel momento in cui la sinistra è in preda ad una deriva radicalizzante e antiliberale e la destra mette in discussione la democrazia solo perchè il proprio elettorato non va a votare.
Il bipolarismo in Italia è stato un fallimento, perchè qui la gente ragiona ancora con l'equazione sinistra uguale rossi e comunisti, destra uguale neri e fascisti. La guerra tra bande, i pecoroni nei recinti imperversano. Peccato che essere antifascisti non vuol dire essere necessariamente di sinistra nel senso di comunista ed essere anticomunisti non vuol dire essere di destra nel senso di fascista. Ma siccome i pecoroni non lo capiscono meglio andare al centro.
Il problema è la noia borghese di chi di fronte alla conquista dei diritti civili dei neri in America, dei gay in occidente, come degli operai, non sa più che fare perchè il suo terzomondismo lo porta a negare la lotta dei gay e degli operai nei paesi islamici, nelle dittature sudamericane e orientali, in un cortocircuito schizofrenico, a meno che il regime islamico non instauri rapporti amichevoli con Israele come l'Arabia Saudita, allora emerge l'antisemitismo di sinistra, vecchio riflesso dell'equazione ebrei uguale plutocrazia uguale in maniera grossolana ricchi.
domenica 3 ottobre 2021
30 anni di finzione
Con la caduta dell'Unione Sovietica i comunisti in Italia seppero inventarsi una truffa clamorosa. Si spacciarono per liberali e sposarono il bipolarismo apparentemente anglosassone e americano che in realtà era una nuova riedizione del patto Molotov-Ribentropp, le monetine dei missini e dei picisti contro Craxi ne erano la rappresentazione plastica. Berlusconi scompaginò le carte creando un centrodestra liberale che arginava i fascisti a destra pur alleandosi a loro e conteneva i comunisti psuedoliberali a sinistra. Il patto Molotov-Ribentropp però insistette nella riedizione Repubblica-Fini, ma arrivò Renzi a scompaginare le carte questa volta a sinistra, purtroppo la mancata alleanza Renzi-Berlusconi fece il resto, Salvini si propose come terza soluzione, ma non sapeva se andare da una parte o dall'altra. Ora le premesse per un centro liberale che rompa il patto Molotov-Ribentropp spacciato per liberalismo anglosassone ci sono, ma si insinua l'ecologismo gretino, nuova versione dell'estremismo.
martedì 7 settembre 2021
il complesso dei ceti medi
Una paradossale sintesi tra alto capitalismo e socialismo, globalismo imperialista e nazionalismo, crea sistemi come il nazismo, il fascismo, l'attuale regime cinese. E' come se i ceti medi non riuscissero a creare una propria teoria, troppo variegati al loro interno, ma una volta preso il potere cercassero una sintesi e un compromesso tra i due ceti che li schiacciano. Invece quando i ceti medi riescono a liberarsi dei complessi d'inferiorità e creano quella sintesi tra democrazia, liberalismo, capitalismo, si crea il vero progresso e sviluppo.
venerdì 20 agosto 2021
i soggetti in campo
venerdì 6 agosto 2021
La terra, che posto orribile prima che la inquinassimo
La terra, il luogo più inospitale dell'universo, che l'essere umano ha reso vivibile, godibile, con il progresso industriale, la scienza, lo sviluppo economico, i diritti individuali, i confini, la libertà, la democrazia, la proprietà privata. La natura, il mondo degli animali, quanto di più crudele esista, a parte il mondo degli animali addomesticati dall'uomo. Invece ci vogliono convincere del contrario, la nuova religione ecologista ci ripropone la favola del paradiso terrestre inquinato dall'uomo, già sentito. Negli asili e nelle scuole statali indottrinano i nostri figli ad una cultura organica, orientaleggiante, magmatica, sconfinata nel nulla senza identità, contro il sano antropocentrismo occidentale. Fermiamoli prima che i cinesi ci invadano del tutto con il loro confucianesimo paramarxista.
mercoledì 21 luglio 2021
La democrazia odiata da chi ce l'ha, voluta da chi non ce l'ha
L'ultima moda dei soliti intellettuali da salotto è sancire la crisi della democrazia liberale. Non gli bastava sancire la crisi del capitalismo da 100 anni e più a questa parte, venendo regolarmente smentiti, ora anche il modello politico del quale loro stessi si ergono a difensori, ma solo in chiave strumentale antisovranisti, per loro è contemporaneamente superato. la solita doppiezza comunista. Vien da sorridere, mentre nelle università (anti)occidentali si teorizzava la superiorità del modello tecnocratico cinese per efficienza, competenza e tecnica, improvvisamente sono scoppiati due eventi storici che hanno ancora una volta smentito i profeti di sventura del crollo della triade democrazia-liberalismo-capitalismo. Il primo è il Covid, che ha mostrato tutta la negligenza, l'inefficienza, l'omertà e la menzogna di un sistema monocratico e tecnocratico come quello comunista cinese. Ma forse ancora più importante l'esplosione di movimenti in tutto il mondo non libero che reclamano quello su cui i sinistrini occidentali sputano: libertà, Suffragio universale, libero mercato. L'elenco è lungo, ma non sono nomi, ma popoli: Venezuela, Cuba, Sudan, NordAfrica, Libano, Iran, Bielorussia, Ucraina, Russia, Hong Kong, Birmania, e chissà quali tanti altri dimenticati e censurati in Africa e Asia. Tutti movimenti che meritano un paio di giorni di attenzione per i nostri media per poi venire censurati, per passare a magnificare quotidianamente gli stalinisti del Black Lives matters e del Me Too.
sabato 26 giugno 2021
Giustizia e ipocrisia
Negli States il poliziotto che ha ucciso l'afroamericano Floyd è stato condannato a 22 anni. Domanda: in quale altro paese un poliziotto verrebbe condannato a tanti anni? In Italia a quanti anni sono stati condannati gli assassini di Cucchi? E quanto tempo è durato il processo e quanto quello negli Usa? E in Birmania, in Venezuela, in Cina, in Sudan, a Cuba, in Russia, in Iran, in Africa, i poliziotti se commettono reati vengono processati? Non mi risulta.
In Europa siamo bravi a inginocchiarci sui campi di calcio, ma nella storia il peggior imperialismo razzista è stato quello belga, olandese, tedesco, francese, altro che Yankee. L'Europa rappresenta l'ipocrisia più marcia, un grande paese come l'Inghilterra ne è uscito, hanno fatto bene. Perchè questa Europa fa schifo.
venerdì 25 giugno 2021
Pensieri sparsi, stoccafissi di lotta e di governo
L'utero è mio e me lo gestisco io, dicevano le femministe negli anni '70. E non avevano nemmeno tutti i torti, anzi, forse avevano proprio ragione. Ora invece l'utero va in affitto a beneficio di una coppia di maschi gay che se va bene disprezzano le donne e se va male le odiano.
Infermieri no vax che si rifiutano di vaccinarsi? Ma perchè dobbiamo pagarli con le nostre tasse? Mandiamoli a calci nel deretano a raccogliere i pomodori e assumiamo infermiere e infermieri africani nei nostri ospedali, invece di mettere a repentaglio la vita dei nostri vecchi.
Lo stoccafisso Letta si toglie la cravatta e si mette la felpa, Salvini si toglie la felpa e si mette una camicia bianca di renziana memoria. Uno insegna politica a Parigi, l'altro sa fare politica nel territorio e leggere i momenti storici.
La Chiesa non deve fare ingerenze nello stato italiano. Certamente, esattamente come l'Europa negli stati nazionali. No agli imperi sempre. Siamo tutti d'accordo.
La sinistra vive di riflessi condizionati, per chi ha memoria di elefante sa che un tempo il progetto europeo era considerato un progetto imperialista da quelle parti, e la tesi non era nemmeno del tutto sbagliata, anzi, ma da quando è nata la destra anti-Ue, per riflesso la sinistra diventa un pasdaran dell'europeismo. Una sinistra senza idee, ma solo anti oppure di opportunistica occupazione di spazi.
L'opportunismo del Pd raggiunge livelli massimi, da una parte cavalcano il black lives matters, che è il radicalismo di sinistra ai limiti del terrorismo, si fondono col grillismo, ma allo stesso tempo esaltano il compagno papa Francesco e la Chiesa, ma poi questi li sconfessa, e allora è il panico, si arrampicano sugli specchi. I nipotini di Berlinguer ora non sanno che pesci pigliare, ma mi sa che non si moltiplicano.
domenica 20 giugno 2021
L'uso dello sport nei regimi totalitari
lunedì 7 giugno 2021
Quando la bontà genera odio
Ma che problemi ha la sinistra italiana? Sicuramente mentali. Quando scoppiò il Covid il ministro della salute Speranza diceva che tanto colpiva solo la provincia di Lodi, però poi la sua regione, la Basilicata, ha chiuso le frontiere, ma udite udite in precedenza il premier Conte strizzava l'occhiolino a chi voleva arrivare dalla Cina facendo lo scalo da un altro paese, ma poi quando il governatore della Puglia tal Emiliano disse di non diffondere al sud il virus "lombardo" ("ipse dixit", non cinese, ma lombardo) allora l'avvocato foggiano ha dichiarato il lock down totale, però prima ancora il presidente Mattarella andava al ristorante cinese, il sindaco ganassa Sala che purtava i scarp del tennis diceva "Milano non si ferma" e bacchettava i suoi concittadini di non assaltare i supermercati, due settimane dopo ci ha chiusi tutti in casa. Il pacioccone Zingaretti prendeva la birra a Milano e abbracciava i cinesi contro quei razzistoni della destra, poi prendeva il Covid anca lù. Personalmente ebbi modo di confrontarmi con un babbeo di sinistra che dava la colpa a Gallera e Fontana, forse le pecore sono meno conformiste di questi imbecilli con la faccia impomatata e il sorrisetto da scemi.
Cari amici, io sono un ultras di Draghi, perchè dalle 50mila vaccinazioni al giorno di Conte, Arcuri e D'alema siamo passati alle 600mila di Draghi e Figliuolo (viva i militari!), e non sono i 500mila euro all'anno di D'alema o le mascherine dorate di Arcuri, ma sono punture contro il virus cinese, sì cinese, cinese e non bergamasco. Ora finalmente si parla di riforma del fisco, della giustizia, della pubblica amministrazione e magari elettorale, e poi.. e poi arriva lui, Ciccio Bello Stai Sereno Letta, 5 anni a insegnare politica a Parigi, quel paese che ancora non ci restituisce i brigatisti, felpetta da scafista, toni soffusi da democristiano e contenuti da estremista rosso, perchè il mondo per lui è Ius Soli, processo a Salvini, reati di opinione, Bella Ciao da cantare per legge, patrimoniale ai ceti medi, redditto di cittadinanza ai mafiosi e nullafacenti, odio per i ceti produttivi, oh, ma chissà perchè - perchè perchè - la gente è così incattivita? Mah, vai a saperlo...
sabato 22 maggio 2021
Letta smerdato da Draghi
Il Pd è un magma bipolare e tentacolare senza identità, negli anni '90 ha occupato lo spazio del Psi dopo averlo cancellato con un golpe giudiziario, oggi sta occupando lo spazio di Rifondazione comunista dopo averla consumata e divisa al suo interno. La sua capacità è parassitare gli spazi altrui dopo averli demonizzati in una stagione precedente accusandoli di essere "complici" della destra.
E' da sempre questa la pratica stalinista, prima eliminare l'avversario interno, poi appropriarsi delle sue tesi e delle sue linee in nome del contesto storico cambiato. In realtà il loro contesto storico è sempre sfasato di 20-30 anni, se non 50, ma loro non se ne accorgono e sono convinti di poter cavalcare l'onda del momento, ma poi si schiantano regolarmente, a meno che non venga un golpe della magistratura o del presidente della repubblica a salvarli.
La proposta delirante di Letta di una patrimoniale di successione sui patrimoni di un milione di euro, oltre ad essere inutile perchè dati alla mano comporterebbe diecimila euro a 18enne, cioè una cifra inutile ad intraprendere qualsiasi attività, è tipica di chi ha passato in Francia per 5 anni ad insegnare politica (? ma lavorare no?), è tipica del mondo di D'Alema, uno che prendeva 500mila euro all'anno per elucubrare, di politici e intellettuali di sinistra milionari, di gente coi soldi all'estero che vuole massacrare il ceto medio che ha risparmiato una vita pagando le tasse in Italia.
La smerdata di Draghi è stata stupenda, "non è tempo di togliere soldi agli italiani, ma di darli". Praticamente ha dato a Letta del ladro. E pensare che c'era una parte della destra deficiente che in nome dell'antirenzismo solidarizzava con Letta ai tempi del "stai sereno". Quello "stai sereno" andrebbe rivendicato da tutta l'Italia civile di fronte ad un finto moderato con la felpa degli scafisti di Open Arms.
L'Italia è un paese senza risorse prime, la nostra prima risorsa non è il turismo, importantissimo certo, ma soggetto ad una concorrenza attrezzatissima di altri paesi come la Spagna e la Grecia e già affossato dalla sinistra piddigrillina con il redditto di cittadinanza. Ma è il settore alimentare, la nostra cucina unica al mondo, quella che Michele Serra vorrebbe massacrare perchè i "ristoranti non pagano le tasse", poi c'è l'artigianato, il manifatturiero, i commercianti, quelli che fanno schifo alla sinistra globalista che vorrebbe ridurre questo paese ad una massa di nerds smart working informatici ed ecosostenibili, rigorosamente nel nome dell'inclusività e della sostenibilità.
La parola d'ordine non è inclusione e sostenibilità, ma è Resistenza a questi nemici del popolo.
martedì 4 maggio 2021
La Lombardia vaccina più di tutti
Sorpresa, surprise, la Lombardia vaccina più di tutti, dati del Sole24ore, la Sardegna torna in zona rossa, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia stanno in alto mare. Che ci sia stato un accanimento mediatico nei mesi scorsi verso la regione traino dell'economia che tanta invidia suscita? Ma no che dite, non fate i razzisti, oppure andate al mare, a spese nostre.
lunedì 22 marzo 2021
Il governo che odiava il nord
Mentre i media italiani bombardano la regione Lombardia accusandola di tutte le nefandezze sulla gestione della vicenda Covid, il giornale tedesco der Spiegel parla delle mancanze del governo Conte e del ministro della salute Speranza nell'affrontare la pandemia. La procura di Bergamo indaga - dice il quotidiano - e saremmo di fronte al processo del secolo a fronte delle manchevolezze di Roma.
D'altra parte chi ha buona memoria ricorda quello che il viceministro Sileri ha ammesso in una recente intervista: Finchè il Covid colpiva la Lombardia e il Nord, i vari Conte, Speranza, Zingaretti, lo stesso sindaco di Milano Sala minimizzavano. Speranza arrivò a dire che in fondo la provincia di Lodi rappresentava solo lo 0,001 della popolazione italiana, il premier Conte invitava i cinesi ad arrivare in italia facendo scalo in un altro paese, Zingaretti prendeva la birra a Milano prima di prendersi il Covid, il sindaco Sala in magliettina e scarpe da tennis urlava "Milano non si ferma" e bacchettava i suoi cittadini rei di assaltare i supermercati.
Ma poi quando il Virus ha iniziato a diffondersi nel sud italia il governo repentinamente decise il Lock down totale, il governatore della Puglia, tale Emiliano, invitava i suoi corregionali residenti in Lombardia a non venire al sud a diffondere il "Virus lombardo".
La verità verrà a galla.
martedì 2 marzo 2021
I progressisti regressisti restauratori
La malattia di questo paese è la cultura dell'anti che scimmiotta l'antifascismo, ma senza il sacrificio dei partigiani e con tutti i privilegi del mondo capitalistico. Gli anticraxiani, gli antiberlusconisti, gli antirenzisti, gli antisalvinisti, insomma quel magma delle nuove SS - intese come Supponenti Saccenti, che avevate capito - che si atteggiano a partigiani e si sono sempre scagliate contro quelle figure che tra mille difetti personali e contraddizioni politiche hanno quantomeno cercato di far uscire questo paese da un'arretratezza atavica per modernizzarlo e portarlo tra le grandi potenze occidentali.
Incapaci di ogni progettualità e produttività, la loro inerzia si compone solo del solito schematismo censorio e moralistico, privo di ogni storicità e rapporto con la base sociale ed economica della realtà, che non sia quella di un tentacolo statale che va dalla magistratura ideologizzata, agli assistiti dallo stato, alla burocrazia ministeriale, arrivando al mainstream, al terziario e al mondo professorale e dei tecnocrati, dei manager non per ultimi.
Quel mondo di mezzo che è abbastanza intelligente e opportunista da capire che il comunismo non funziona, ma non accetta di fondare il proprio pensiero sui valori liberali e occidentali o integrarli ad esso, magari anche cercandone una via originale, ma si ritrova a voler plasmare la società attraverso la triade sostenibilità-inclusività-uguaglianza che altro non è che una versione del globalismo comunista in salsa ecologista-primitivista, magari nelle punte più avanzate usando la tecnologìa come mezzo per perseguire la restaurazione del paradiso terrestre distrutto dal peccato originale della industrializzazione.
Questi "progressisti" regressisti-restauratori, non sono però conseguenti, ma faziosi. Se ad inquinare è la Cina, allora va bene, in quanto vittima del colonialismo occidentale, la sindrome del Dio punitivo va riversata solo sull'occidente, ma in particolare gli Usa. L'Europa invece, vista come la nuova terza via nello scontro Usa-Cina, anche se con uno scappellamento a destra verso la Cina, sarebbe una sorta di strada salvifica ed espiatoria contro il peccato e Il Male a stelle e striscie o con la stella di Davide.
lunedì 1 marzo 2021
L'antirazzismo e l'antisessismo carrierista
L'antirazzismo è una battaglia nobile se non ha secondi fini o se non è razzismo alla rovescia. Sul secondo si è già detto abbastanza e ormai quasi tutti lo sanno riconoscere, a parte i finti ciechi. Ma è importante soffermarsi anche sul primo, l'antirazzismo carrierista, quello che serve ad acquisire potere, soldi, facendo leva sul senso di colpa storico dei bianchi o sull'egualitarismo ideologico. Tipico esempio è quello dei giocatori neri di basket e football americano, ma ora anche calciatori europei, che si atteggiano a vittime di un'inesistente discriminazione nei loro confronti per scalare posti di potere politici e mediatici, così come anche l'antisessismo carrierista,che facendo leva sullo stesso meccanismo alimenta la carriera politica e mediatica di donne incompetenti e prive di qualità. Fateci caso, queste persone, uomini neri o donne, non hanno nulla da proporre o da dire se non quello di presentarsi come vittime, non hanno soluzioni per i problemi economici e sociali, non hanno una identità sociale, non hanno cultura, la loro unica forza è il vittimismo aggressivo con cui vogliono zittire ogni voce dissenziente alla loro scalata al potere in quanto tale. Fermarli e combatterli è un diritto democratico e liberale.
Sia chiaro, le ambizioni personali, individuali, non sono un delitto, anzi, ma l'ipocrisia sta nel nasconderle dietro una politica socialisteggiante, collettivista ed egualitarista.
domenica 28 febbraio 2021
La patetica ipocrisia dei grillosinistraniciuti su Renzi in Arabia Saudita
Se c'è una ipocrisia marcia e moribonda è quella incartapecorita della polemica dei grillo-sinistraniciuti contro la visita di Renzi in Arabia Saudita. Mai si era raggiunto un livello più basso-provincialotto da parte di chi passa mesi in Iran a farsi dettare la linea dagli Ayatollah che impiccano i gay sulle gru e perseguitano le donne, da parte di chi voleva vendere il porto di Trieste al regime liberticida e infetto cinese con cui fa affari con le mascherine, da parte di chi ha rapporti ambigui con la Russia di Putin. L'Arabia Saudita è certamente una dittatura, ma per chi non vive sulle nuvole e non è un totale ignorante di Geopolitica è indubbio che rispetto ai paesi sopracitati ha fatto passi più in avanti sui diritti umani e di apertura verso l'occidente. Diciamo la verità che tutti gli ipocriti antisemiti non dicono: l'unica colpa dell'Arabia saudita agli occhi dei Fratoianni e dei Calenda è quello di essere un paese che ha normalizzato i rapporti con Israele e gli Usa di Trump. Ma che credibilità ha gente che giustifica il terrorismo islamico e ora solo per una polemica da bambini dell'asilo contro l'odiato Renzi si reinventa censore dei regimi islamici, o meglio, di uno solo. Ma come si fa ad essere così patetici e squallidi?
lunedì 15 febbraio 2021
I ribelli della montagna
Dai luoghi che furono delle Repubbliche Partigiane parte la resistenza contro il ministro brigante che a poche ore dalla riapertura della montagna decide di chiudere tutto, con massimo disprezzo per il lavoro, per le comunità, senza una parola di più da asettico burocrate. Ma stiamo parlando di chi invitava alla delazione i cittadini, come nel regime fascista o nella DDR. Solo chi non ha mai lavorato un giorno in vita sua può avere una tale insensibilità, non si tratta di entrare nel merito della scelta, ma nella tempistica, cosa importantissima per chi sa cosa è il lavoro, cosa che il brigante non sa cos'è.
domenica 31 gennaio 2021
L'indignazione, l'ultimo rifugio degli ipocriti
Assistiamo al fenomeno della falsa indignazione, degli indignados col sedere degli altri, che non si rendono conto che anche il loro comportamento è indignante. Renzi indigna perchè va in Arabia Saudita, ma Di Battista e Grillo in Iran non indignano, la Moratti che chiede vaccino prima a chi produce Pil indigna, ma i mafiosi e i finti nullatenenti col reddito di cittadinanza non indignano. Gli inciuci indignano finchè non li fanno i 5 stelle, se li fanno loro sono una maturazione del movimento, le guerre indignano se le fanno gli americani, se le fanno i russi in Ucraina ci si volta dall'altra parte o le si appoggia, le spie e l'imperialismo non va bene se è americano, ma se è cinese va benissimo. Il patriottismo è bello se è cubano o venezuelano, ma non è permesso a italiani e israeliani.
venerdì 29 gennaio 2021
I filo iraniani si scandalizzano di Renzi in Arabia Saudita
Quelli che si stracciano le vesti per Renzi in Arabia Saudita sono quelli che esaltano il regime iraniano, il regime neoottomano di Erdogan, i mondiali in Qatar, il regime cinese, ma alla fine a ben vedere l'Arabia Saudita è un paese sicuramente antidemocratico, ma che almeno ha fatto delle importanti aperture verso Israele e l'Occidente. E allora non sarà questo il problema? Ci si ammanta di diritti umani per nascondere il proprio antisemitismo e il proprio odio per i valori occidentali. Allora smettetela, cari grillini e falsi indignati di sinistra (ma anche qualche neofascista filoislamico), e dite chiaramente da che parte state. Il Che Guevara de noantri Dibba può passare mesi in Iran a farsi indottrinare dagli Ayatollah, e Renzi non può andare ad una conferenza in Arabia Saudita?
venerdì 22 gennaio 2021
I sessantottini sono fuori tempo massimo
La generazione del '68, attaccati alla poltrona, facevano i ribelli da giovani contro gli anziani di allora e oggi sputano sul presente e sui giovani di oggi e mantengono le loro rendite di potere. Una massa di presuntuosi che ha goduto degli agi e dei benefici dell'occidente contribuendo nello stesso tempo a logorarli e a lacerarli nel tempo, lasciando macerie ai giovani. Ieri godevano delle pensioni, oggi le tolgono ai giovani, ieri godevano dei benefici del progresso e della industrializzazione, oggi lo demonizzano in nome di una austerity ecologista, ieri farneticavano di rivoluzioni, oggi si reinventano improbabili difensori della democrazia liberale contro un'inesistente ritorno del fascismo, ieri teorizzavano la lotta armata (e in alcuni casi praticavano), oggi demonizzano l'inesistente violenza dei giovani. E' tempo di nuove strade, nuove vie.
State Uniti d'America
Gli Stati Uniti hanno saputo mettere insieme nella storia ciò che altrove sembrava impossibile: Capitalismo e potere del popolo, patriottismo e individualismo, federalismo e stato, anarchia e senso di comunità, laicità e libertà di fede, progresso e conservazione. La divisione di queste cose frantuma l'America e chiunque abbia a cuore la libertà contro il risorgere del collettivismo, del totalitarismo e dell'egualitarismo, in salsa destra o sinistra. Il nuovo presidente deve cercare di ricomporre ogni frattura in tal senso.
Oggi gli Usa appaiono divisi, ma a differenza di quanto si ripete ossessivamente nei media e nei social imperanti questa divisione non è nata con Trump, ma con Obama. Dopo la debole e filocomunista presidenza Carter, infatti, dal 1980 al 2008, da Reagan a Bush Junior, passando per Bush senior e Clinton, l'America è stata unita, ma è stata la deriva di sinistra filoislamica impressa dal finto afroamericano Obama (ma in parte già con Clinton) a creare le prime lacerazioni. Trump è stata una risposta, in parte sbagliata in parte no, al delirio politically correct, inclusivista e neosocialista delle elites, all'appeseament con la Cina.
Di Biden si dice tutto e il contrario di tutto, che in fondo riprenderà ciò che c'era di buono nel trumpismo dandogli una colorata di sinistra, che conterrà i fanatici antifa e Black lives matter, ma dall'altra parte che in realtà è un nuovo cavallo di Troia antioccidentale, finto moderato e in effetti non ha mai condannato le violenze dei terroristi ecosinistri. Al momento sappiamo che vuole cancellare molte delle leggi di Trump, ma forse non certi dazi doganali verso la Cina, e persino verso l'Europa e Gb, seppur in nome del pericolo Covid. Il suo fumoso discorso d'insediamento, condito da una serie di saltimbanchi del mondo artistico, come nei regimi totalitari, non ha dipanato il fumo.
Vedremo.
mercoledì 20 gennaio 2021
La sinistra vuole il monopolio della violenza
E' una sinistra che tutto sommato ha imparato qualcosa dalla storia. Da Berlinguer in poi ha iniziato ad accettare che qualcuno potesse non pensarla come loro, ma sempre convinti di essere depositari della verità e della giustizia sociale, ma non hanno abbandonato il desiderio recondito di eliminare alfine tutti gli avversari politici, ma soprattutto si sono appropriati del monopolio della violenza.
L'assalto alla casa Bianca, infatti, da parte dei terroristi del black lives matters nei mesi scorsi, così come mesi di violenze armate, saccheggi, assalti alle stazioni di polizia da parte della estrema sinistra, ma sopratutto il bestiale abbattimento di statue di eroi antifascisti e antirazzisti come Roosvelt, Churchill, Lincoln, vengono non solo giustificate, ma esaltate dalla sinistra, mentre il carnevalesco e disarmato assalto alla casa Bianca di una parte dei fan di Trump, viene associato in maniera farneticante al golpe cileno, al fascismo.
Per fortuna l'America è un'altra cosa e ci si augura che alla fine saprà ritrovare un percorso e che come dice Rampini in realtà Biden riprenderà molto del lavoro di Trump, sopratutto in chiave anti regime cinese, almeno si spera. La grande novità storica è però il monopolio della comunicazione: il 99% dei Media, dei proprietari dei social sono antiTrump, ma ancora di più è il matrimonio contronatura tra le multinazionali, l'establishment in generale con il partito comunista cinese. La presenza anche di personaggi come Ocasio-Cortez nel partito democratico, forse soppravalutati dalla stampa italiana, stupisce.
Sembra che il mondo è sempre uguale, invece tutto è cambiato, i sovranisti in generale sono una nuova destra, sono cambiate le strutture sociali delle parti politiche. La sinistra oggi rappresenta le elites, la destra di Trump e dei sovranisti invece rappresenta il popolo e i ceti medi, compresi molti latinos e afroamericani.
martedì 19 gennaio 2021
Dei clown e degli spaventapasseri
Si sono spesi fiumi d'inchiostro per cercare di capire se i grillini erano di destra o di sinistra, rivoluzionari o reazionari, filooccidentali o filocinesi, oggi si capisce che sono solo un branco di furbacchioni, pronti a vendersi al migliore offerente, così come la maggior parte dei loro elettori, a caccia solo di un sussidio o di un posticino fisso nell'amministrazione statale per scaldare la sedia.
Questo branco di clown è fargli un complimento a definirli democristiani, perchè nella democrazia cristiana c'erano statisti come De Gasperi, un complimento anche definirli qualunquisti, fascisti, estremisti, comunisti, persino trasformisti, sono semplicemente clown sostenuti da spaventapasseri che si spacciano per giornalisti come Peter Gomez e Travaglio.
Non è neanche questione di passare dalla rivoluzione a Mastella, perchè qui non c'è un percorso, una tattica politica, ma solo l'assalto alla diligenza delle prebende di stato. Non ci troviamo di fronte alla svolta di Salerno o al compromesso storico, ma ad una banda di scappati di casa che stanno facendo a pezzi la democrazia con la scusa del Covid senza il Covid saperlo nemmeno affrontare.
Franza o Spagna purchè se magna, Trump o Cina o Ursula o Putin o Maduro purchè se magna, con una preferenza particolare per gli Ayatollah.
Gran parte della responsabilità di tutto questo va alla sinistra, dal Pd a Renzi arrivando a Leu, senza dimenticare quella mummia sanguisuga di Monti, che per il loro pruriginoso fastidio per Salvini hanno consegnato il paese ad uno stomachevole clown al pesto. Di tutto questo dovranno rispondere di fronte alla storia, ma forse prima arriveranno i forconi dei piccoli e medi imprenditori, delle comunità alpine, dei ristoratori, degli artigiani, dei negozianti, degli insegnanti, delle partite Iva, degli studenti, dei lavoratori, del Paese che lavora e non pontifica.
La sinistra autistica
Greta Thunbergh rappresenta perfettamente quello che è la sinistra oggi. Una adolescente autistica, manipolata e sfruttata da adulti che hanno goduto dei vantaggi dello sviluppo industriale e del boom economico e oggi lo vogliono negare ai propri figli per ecorinverdire la propria parte politica anacronistica e desueta, incapaci di accettare i valori occidentali: odiatori che parlano di bontà, classisti che parlano di eguaglianza, omologatori fatti con lo stampino che parlano di diversità, razzisti ideologici che accusano di razzismo biologico chiunque non la pensi come loro, fanatici con la verità in tasca che parlano di liberalismo e tolleranza.
lunedì 18 gennaio 2021
Le sinistre nella storia e quelle contro la storia
Il marxismo si basava su una filosofia della storia, presa di pari passo con la teoria storica del pensiero liberale anglosassone della storia come sequenza di lotte di classe, interpretata in maniera hegeliana come dialettica, quindi come conflitto, ma anche sintesi e continuità storica. A tutto si aggiungeva il tentativo di leggere la realtà su un piano scientifico e seguendo le leggi della scienza, la quale nell'ottocento vide il suo massimo fulgore e lo si legava all'utopismo comunista, unito al concetto di dittatura, edulcorato come dittatura del proletariato in quanto maggioranza della società. Lenin passò dalla dittatura del proletariato marxista alla dittatura degli intellettuali borghesi di professione leninista, che rese elitaria la sinistra. Stalin reimmise un po' di pragmatismo e di sano populismo patriottico nel pensiero comunista, sulla scorta di Gramsci, ma la sinistra sessantottina ha cancellato sia lo storicismo, sia il determinismo economicista, sia la base sociale, sia il sano patriottismo, approdando alla sinistra attuale, che è un mix di tatticismo politico, identità di genere e generazionale, utopismo, terzomondismo ed elitarismo globalista, che si risolve nella dittatura tecnocratica (la tecnocrazia come alleanza tra elite intellettuali, multinazionali, burocrazia sovranazionale, statale e di partito, neocapitalismo digitale e il mondo della comunicazione).
La crescita del ceto medio nel corso del novecento ha spiazzato la sinistra tatticamente egemone e le sue convinzioni polarizzanti perdendo sempre più il contatto con la realtà economica e sociale, ma anche nazionale e locale. Il suo rapporto contraddittorio con la globalizzazione rimane insoluto, palleggiandosi tra un pensiero noglobal fraintenditorio, che inverte i ruoli tra i nuovi imperialisti cinesi e i nuovi colonizzati occidentali, e un blairismo-clintonismo che ha una visione acritica ed esaltata della globalizzazione, rifugiandosi poi nei sogni terzaposizionisti dell'imperialismo decaduto europeo.
Il movimento della cancel culture, del politically correct e del Black lives matter è l'ultimo approdo della sinistra (ogni epoca ha la sua sinistra e la sua destra), inteso come identità antistorica, antieconomica, ma anche priva di dialettica, una sinistra sempre più antimarxista, ma anche antiliberale, ultraideologica invece ed ecototalitaria, che del marxismo mantiene solo il suo legame con l'utopismo comunista e con l'elitarismo postmarxista leninista, il terzomondismo postmarxista (che nasconde in realtà il proprio razzismo paternalista) e l'odio per gli autentici liberaldemocratici, dipinti ed etichettati come fascisti e razzisti.
martedì 12 gennaio 2021
Cambiamenti e ritorni
Più passava il tempo, più quell'aurea di complessità e intellettualità che la sinistra si dava svaporava, tutto si riduceva, noi siamo i buoni loro i cattivi, noi siamo il progresso loro la reazione, noi il proletariato e loro i borghesi sfruttatori, e poi noi siamo il sud, siamo l'est, loro il nord e l'ovest, senza ceti e passaggi intermedi. Un vero manicheismo senza tempo e dialettica, moralistico e a tratti irrazionale, che trova nell'ecologismo integralista l'ultima ancora di salvezza.
Non c'è bisogno di essere antichi romani per capire che il nemico sconfitto non si umilia, basterebbe il buon senso, la richiesta di impeachment verso Trump dimostra solo il tribalismo idiota di un mondo pomposo e surreale che farà risorgere il movimento trumpista.
L'est è il futuro che è già passato, l'ovest è il tramonto che è già futuro.
Un tempo i conservatori erano Dio, patria e famiglia, oggi sono libertà, patria e famiglia, per questo le religioni islamiche e cattoliche si stanno spostando a sinistra, dove permane la triade globalismo, eguaglianza, classismo, dove per classismo non è più la classe lavoratrice ma la casta dei dipendenti pubblici contro il mondo del privato. L'ebraismo invece, che attraverso il sionismo si è laicizzato e deglobalizzato uscendo dalla sbornia filocomunista, rilanciando il valore della libertà, della democrazia e riscoprendo quello della propria terra e delle proprie radici, si sposta verso la nuova destra.
sabato 9 gennaio 2021
Onore al leone Trump, grande Presidente
Il grande e maestoso carnevale di popolo è finito, l'assalto al palazzo d'inverno, simbolico e fondamentalmente disarmato, è stato un "ci siamo anche noi" da parte di un popolo umiliato, deriso e inascoltato da decenni da un media mainstream autistico, lo "state calmi" togliattiano di Trump li ha mandati a casa, non prima di qualche azione dimostrativa e purtroppo con 4 patrioti morti. La risacca segue al movimento carsico, pronta a sommergere di nuovo le mummie incartapecorite e i parrucconi, la calma dopo la tellurgìa, che torna sottoterra, ridando la visibilità ad opportunisti e conformisti, aspettando un successivo momento per colpire ancora. Ora a Biden il compito di riconciliare il più grande paese del mondo, magari cominciando a non chiamare teppisti come un Krenz o un Deng Xiaoping qualsiasi i patrioti rivoltosi e un po' esuberanti, dopo non aver detto una parola sui saccheggi e le violenze terroristiche del black lives matter, anzi averle carezzate.
Quando il linguaggio, la sessualità, la sfera privata in generale e la storia vengono strumentalizzate dall'ideologia vuol dire che siamo di fronte ad un nuovo totalitarismo. Sotto il nazismo gli atleti venivano messi in fila a fare il saluto romano, oggi vengono messi in fila ad inginocchiarsi ed a fare il pugno chiuso, i nazisti bruciavano i libri, i nuovi nazisti abbattono le statue dei padri fondatori della democrazia liberale e della civiltà superiore occidentale e vogliono cancellare la storia invece di studiarla. Ribellarsi a tutto questo è giusto.
I meriti e i risultati di Trump rimarranno invece nella storia e non verranno offuscati da questa giornata più mediatica che storica. Il presidente leone ha risollevato l'economia americana, abolito la disoccupazione prima che arrivasse il virus cinese, abbassato i costi delle medicine di base, messo un argine all'imperialismo cinese senza impelagarsi in interventi militari, sapendo trovare un equilibrio tra le spinte isolazioniste e l'interventismo democratico o neocon, ha fatto un lavoro magnifico in medio oriente che rimarrà scolpito ai posteri, con l'accordo tra diversi paesi sunniti e Israele, ha cercato di portare dalla parte dell'occidente Putin come Churchill fece con Stalin, capendo che il nemico principale sono la Cina e i suoi impenitenti alleati tedeschi. Dal punto di vista italiano è intervenuto prima che le scimmie grilline svendessero il porto di Trieste alla Cina aprendo le porte all'invasione.
Da 30 anni la sinistra usa il metodo in 3D nei confronti degli avversari politici: Delegittimazione, Dileggio e Demonizzazione. Trump, come dice il detto popolare, gli ha reso pan per focaccia usando lo stesso metodo, cavalcando i social del cinesino Zuckerberg che ora lo ha censurato dimostrando il suo vero volto di meschino mandarino. Forse il suo passaggio storico è finito, forse ora il partito repubblicano ha bisogno di una figura più moderata, ma lui rimarrà nella storia per aver ridato voce ai popoli occidentali umiliati dalle elites asservite al sol levante, mentre le Ocasio-Cortez finiranno nella spazzatura.
mercoledì 6 gennaio 2021
I popoli occidentali si rimettono in movimento
Quando la classe lavoratrice non viene ascoltata, si ribella. Quando i media sono omologati, il popolo si ribella. Quando le elite sono globaliste e asservite ad imperi stranieri, i patrioti si ribellano. La storia è fatta di movimenti sommersi seguite da scosse elettriche e tellurgiche, quando i ceti intellettuali perdono il contatto con la realtà e non sanno leggerla, vengono travolti anche loro. I popoli e i ceti medi fanno la storia, il potere mummificato ha sempre i giorni contati. Quando i politici chiamano "teppisti" i ribelli come facevano i capi dei regimi comunisti, vuol dire che sono finiti.
Proud
Sono un uomo bianco occidentale e mi rifiuto di chiedere scusa per aver creato il mondo libero e moderno.
martedì 5 gennaio 2021
Il nichilpensiero cerca di cavalcare la tigre virus
A gennaio 2020 la sinistra ci diceva che dovevamo abbracciare un cinese e il virus era poco più di un'influenza e chi se ne frega se muoiono vecchi, deboli e malati, poi la giravolta: non dovete abbracciare i parenti e tutti chiusi in casa a contagiarvi coi parenti. La costante è l'odio per la libertà, la famiglia e la nazione, a cui si è aggiunto l'odio per il popolo e i ceti medi, quindi per la democrazia, chiudendo negozianti, commercianti, piccole e medie imprese, partite Iva, ma anche attività considerate di "lusso" dalla demagogìa giallorossa come ristoranti, discoteche, palestre e negozi di abbigliamento, ma non le frontiere, unico modo con cui paesi come Taiwan sono risultati free virus.. Dove finisce la scienza e dove comincia l'ideologia e le alleanze geopolitiche di un governo che sta svendendo il paese alla Cina e al Vaticano? Chi si avvantaggia sono i giganti della vendita online, mentre la retorica sul "Virus democratico e globale e che bello che se lo prendono anche gli occidentali", il nulla(nichil)-pensiero della uguaglianza-decrescita-sostenibilità-inclusività-condivisione cerca di cavalcare il Virus non capendo autisticamente che invece tutto ciò rilancia la voglia di diversità, meritocrazia, efficienza, sviluppo, libertà, patria, famiglia, lavoro, individualità, democrazia liberale.