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venerdì 22 gennaio 2021

I sessantottini sono fuori tempo massimo

La generazione del '68, attaccati alla poltrona, facevano i ribelli da giovani contro gli anziani di allora e oggi sputano sul presente e sui giovani di oggi e mantengono le loro rendite di potere. Una massa di presuntuosi che ha goduto degli agi e dei benefici dell'occidente contribuendo nello stesso tempo a logorarli e a lacerarli nel tempo, lasciando macerie ai giovani. Ieri godevano delle pensioni, oggi le tolgono ai giovani, ieri godevano dei benefici del progresso e della industrializzazione, oggi lo demonizzano in nome di una austerity ecologista, ieri farneticavano di rivoluzioni, oggi si reinventano improbabili difensori della democrazia liberale contro un'inesistente ritorno del fascismo, ieri teorizzavano la lotta armata (e in alcuni casi praticavano), oggi demonizzano l'inesistente violenza dei giovani. E' tempo di nuove strade, nuove vie.

2 commenti:

  1. Se fosse chiara a tutti la complessità e al contempo la semplicità di questa descrizione, probabilmente l'Italia saprebbe imboccare una strada nuova, libera da paletti interpretativi e da falsi ritratti di una società giudicata e non compresa. Grazie per questo post.

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  2. La ringrazio Silvia per le splendide parole.

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