E' una sinistra che tutto sommato ha imparato qualcosa dalla storia. Da Berlinguer in poi ha iniziato ad accettare che qualcuno potesse non pensarla come loro, ma sempre convinti di essere depositari della verità e della giustizia sociale, ma non hanno abbandonato il desiderio recondito di eliminare alfine tutti gli avversari politici, ma soprattutto si sono appropriati del monopolio della violenza.
L'assalto alla casa Bianca, infatti, da parte dei terroristi del black lives matters nei mesi scorsi, così come mesi di violenze armate, saccheggi, assalti alle stazioni di polizia da parte della estrema sinistra, ma sopratutto il bestiale abbattimento di statue di eroi antifascisti e antirazzisti come Roosvelt, Churchill, Lincoln, vengono non solo giustificate, ma esaltate dalla sinistra, mentre il carnevalesco e disarmato assalto alla casa Bianca di una parte dei fan di Trump, viene associato in maniera farneticante al golpe cileno, al fascismo.
Per fortuna l'America è un'altra cosa e ci si augura che alla fine saprà ritrovare un percorso e che come dice Rampini in realtà Biden riprenderà molto del lavoro di Trump, sopratutto in chiave anti regime cinese, almeno si spera. La grande novità storica è però il monopolio della comunicazione: il 99% dei Media, dei proprietari dei social sono antiTrump, ma ancora di più è il matrimonio contronatura tra le multinazionali, l'establishment in generale con il partito comunista cinese. La presenza anche di personaggi come Ocasio-Cortez nel partito democratico, forse soppravalutati dalla stampa italiana, stupisce.
Sembra che il mondo è sempre uguale, invece tutto è cambiato, i sovranisti in generale sono una nuova destra, sono cambiate le strutture sociali delle parti politiche. La sinistra oggi rappresenta le elites, la destra di Trump e dei sovranisti invece rappresenta il popolo e i ceti medi, compresi molti latinos e afroamericani.
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