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martedì 19 gennaio 2021

Dei clown e degli spaventapasseri

Si sono spesi fiumi d'inchiostro per cercare di capire se i grillini erano di destra o di sinistra, rivoluzionari o reazionari, filooccidentali o filocinesi, oggi si capisce che sono solo un branco di furbacchioni, pronti a vendersi al migliore offerente, così come la maggior parte dei loro elettori, a caccia solo di un sussidio o di un posticino fisso nell'amministrazione statale per scaldare la sedia.

Questo branco di clown è fargli un complimento a definirli democristiani, perchè nella democrazia cristiana c'erano statisti come De Gasperi, un complimento anche definirli qualunquisti, fascisti, estremisti, comunisti, persino trasformisti, sono semplicemente clown sostenuti da spaventapasseri che si spacciano per giornalisti come Peter Gomez e Travaglio.

Non è neanche questione di passare dalla rivoluzione a Mastella, perchè qui non c'è un percorso, una tattica politica, ma solo l'assalto alla diligenza delle prebende di stato. Non ci troviamo di fronte alla svolta di Salerno o al compromesso storico, ma ad una banda di scappati di casa che stanno facendo a pezzi la democrazia con la scusa del Covid senza il Covid saperlo nemmeno affrontare.

Franza o Spagna purchè se magna, Trump o Cina o Ursula o Putin o Maduro purchè se magna, con una preferenza particolare per gli Ayatollah.

Gran parte della responsabilità di tutto questo va alla sinistra, dal Pd a Renzi arrivando a Leu, senza dimenticare quella mummia sanguisuga di Monti, che per il loro pruriginoso fastidio per Salvini hanno consegnato il paese ad uno stomachevole clown al pesto. Di tutto questo dovranno rispondere di fronte alla storia, ma forse prima arriveranno i forconi dei piccoli e medi imprenditori, delle comunità alpine, dei ristoratori, degli artigiani, dei negozianti, degli insegnanti, delle partite Iva, degli studenti, dei lavoratori, del Paese che lavora e non pontifica.

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