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giovedì 13 aprile 2017

Noi, il popolo che non c'è

Noi, il popolo. Noi siamo la volontà popolare. In queste tre parole si potrebbe riassumere la linea politica di Beppe Grillo, che si è scagliato contro l'idea legittima e democratica che forze politiche diverse tra loro possano allearsi per contrastare il suo dispotico partito. Peccato, anzi per fortuna, che il popolo non esiste più. L'Italia è composta da tante minoranze e da nessuna maggioranza. Grillo vive ancora nel mondo dove esisteva il popolo e i nemici del popolo da mettere alla gogna o in un gulag, ma si tratta evidentemente di una mistificazione ideologica. Per quanto Grillo abbia tanti sostenitori ed elettori, uno vale uno, il loro voto vale tanto quanto quello di chi vota Pd o Forza Italia, non è più puro o più onesto. In un contesto di minoranze e in un sistema politico che gli italiani con l'ultimo referendum hanno voluto proporzionale, per formare una maggioranza di governo, il buon senso vuole che ci si debba allearsi e mettersi d'accordo. L'identità manichea del partito di Casaleggio, però, non gli consente di fare alleanze, perchè il bene, l'onestà, la purezza, il popolo, non può mischiarsi con il male, la disonestà, la corruzione, la casta. La sua forza è il suo limite e la democrazia, quella vera, non quella diretta dagli psicoguru, se ne giova.

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