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venerdì 28 aprile 2017

La Russia usa l'immigrazione per destabilizzare l'Unione Europea e L'Italia?/2

Nel precedente articolo dallo stesso titolo avevamo visto come il cosidetto "antirazzismo" (accoglienza illimitata per tutti, abolizione dei confini nazionali e delle frontiere per gli individui, bollare come razzista ogni paura e preoccupazione problematica) in realtà alimentasse il "razzismo". Ora vedremo come i "razzisti" facciano il gioco degli "antirazzisti", alimentandosi a vicenda. Le uscite rozze e spericolate di Di Maio e Salvini, che generalizzano contro tutte le Ong e ingrossano le psicosi nella gente, rendono poi facile ai Saviano e alle Boldrini la difesa generalizzata di tutte le Ong, nascondendo il problema sotto il tappeto e tacciando come razzista chiunque voglia indagare il fenomeno. La loro retorica "no-global" (uscita dall'Euro, chiusura totale delle frontiere, attacco alla democrazia rappresentativa) se messa in atto farebbe fare all'Italia la fine del Venezuela. Il Pd e il governo stanno cercando di prendere le distanze da queste reciproche posizioni ideologiche, ma ancora oggi nella percezione dell'opinione pubblica questo non traspare, o meglio appare evidente la presa di distanza dalla posizione ideologica di "destra", ma non da quella di "sinistra", che appare sempre timida e non netta. Intanto l'indagine dei Pm di Catania va avanti e ipotizza esplicitamente che ci siano degli Stati dietro questa ondata di immigrazione di massa, che assume i contorni ormai dell'invasione. Dietro gli scafisti e le Ong colluse potrebbero esserci le milizie libiche filo-russe oppure elementi radicali del fronte sunnita. Sappiamo come su un altro versante caldo Erdogan usi i profughi siriani come un'arma di ricatto verso l'Europa. Vedremo dove finirà questa inchiesta, per alcuni frutto di illazioni, per altri di informative dei servizi segreti tedeschi e olandesi (la Stampa). Ma una cosa è certa, la sinistra antirenziana da anni corteggia i grillini - ricevendo in cambio ovviamente sberloni - soprassedendo su tutti i deliri paranoici della setta a cinque stelle e sulle derive antidemocratiche, ma è chiaro che sull'immigrazione, che per la sinistra alla Saviano è un tratto identitario, non può far finta di nulla e su questo tema tutto il dialogo, gli ammiccamenti, il non-sono-populisti rischia di dimostrarsi per quello che è, una perdita di tempo. Con il tempo i grillini, come tutti i movimenti populisti, svolteranno decisamente a destra, con buona pace di Bersani e Zagrebelski. Lo scontro in futuro si delineerà tra una sinistra sempre più liberale e le destre sempre più populiste e sarà necessario fare una scelta di campo.

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