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martedì 30 luglio 2019

La storica ipocrisia dell'Europa

L'identità della sinistra europea si compone di due aspetti fondamentali: l'odio per gli Stati Uniti d'America e l'odio per chi crea ricchezza, il tutto si condensa nell'odio verso la democrazia liberale. L'America è il paese fondato dai proletari che fuggivano dalla povertà e dallo sfruttamento degli europei e da tutti coloro che sfuggivano dalle persecuzioni politiche e religiose del continente che oggi si è autoproclamato culla della civiltà.

L'odio verso l'America è l'odio degli aristocratici e degli sfruttatori verso i poveri e gli uomini liberi, anche se nel corso del '900 hanno imparato a riverniciare il loro odio di classe con l'"antiimperialismo". In realtà, il continente imperialista è sempre stato l'Europa e a parte l'Inghilterra, patria del liberalismo (ma non solo e a quanto pare oggi anche di islamocomunisti come Corbyn), paesi come Germania e Francia, per dirne due, non hanno nulla da insegnare in fatto di democrazia, libertà e diritti individuali. In Francia tagliavano le teste due secoli prima dell'Isis, la Germania ha prodotto il peggiore crimine della storia, l'olocausto. Se l'Europa ha vissuto 70 anni di pace, liberalismo, democrazia e sviluppo economico lo dobbiamo all'intervento americano contro Hitler e Mussolini. Quali particolari meriti avrebbe l'Europa?

Oggi gli europei di sinistra fanno la lezione agli americani sull'immigrazione, ma dovrebbero solo stare zitti per come hanno trattato i loro avi, ma inoltre bisognerebbe chiedersi se i nuovi migranti hanno davvero voglia di integrarsi nel rispetto dei valori, delle leggi e degli ideali americani. Il problema, oltre al fatto che letteralmente non si può accogliere tutti e anche un bambino lo capisce, sta tutto qui, anche se c'è chi fa finta di non vederlo.

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