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domenica 31 gennaio 2021

L'indignazione, l'ultimo rifugio degli ipocriti

Assistiamo al fenomeno della falsa indignazione, degli indignados col sedere degli altri, che non si rendono conto che anche il loro comportamento è indignante. Renzi indigna perchè va in Arabia Saudita, ma Di Battista e Grillo in Iran non indignano, la Moratti che chiede vaccino prima a chi produce Pil indigna, ma i mafiosi e i finti nullatenenti col reddito di cittadinanza non indignano. Gli inciuci indignano finchè non li fanno i 5 stelle, se li fanno loro sono una maturazione del movimento, le guerre indignano se le fanno gli americani, se le fanno i russi in Ucraina ci si volta dall'altra parte o le si appoggia, le spie e l'imperialismo non va bene se è americano, ma se è cinese va benissimo. Il patriottismo è bello se è cubano o venezuelano, ma non è permesso a italiani e israeliani.




venerdì 29 gennaio 2021

I filo iraniani si scandalizzano di Renzi in Arabia Saudita

Quelli che si stracciano le vesti per Renzi in Arabia Saudita sono quelli che esaltano il regime iraniano, il regime neoottomano di Erdogan, i mondiali in Qatar, il regime cinese, ma alla fine a ben vedere l'Arabia Saudita è un paese sicuramente antidemocratico, ma che almeno ha fatto delle importanti aperture verso Israele e l'Occidente. E allora non sarà questo il problema? Ci si ammanta di diritti umani per nascondere il proprio antisemitismo e il proprio odio per i valori occidentali. Allora smettetela, cari grillini e falsi indignati di sinistra (ma anche qualche neofascista filoislamico), e dite chiaramente da che parte state. Il Che Guevara de noantri Dibba può passare mesi in Iran a farsi indottrinare dagli Ayatollah, e Renzi non può andare ad una conferenza in Arabia Saudita?

venerdì 22 gennaio 2021

I sessantottini sono fuori tempo massimo

La generazione del '68, attaccati alla poltrona, facevano i ribelli da giovani contro gli anziani di allora e oggi sputano sul presente e sui giovani di oggi e mantengono le loro rendite di potere. Una massa di presuntuosi che ha goduto degli agi e dei benefici dell'occidente contribuendo nello stesso tempo a logorarli e a lacerarli nel tempo, lasciando macerie ai giovani. Ieri godevano delle pensioni, oggi le tolgono ai giovani, ieri godevano dei benefici del progresso e della industrializzazione, oggi lo demonizzano in nome di una austerity ecologista, ieri farneticavano di rivoluzioni, oggi si reinventano improbabili difensori della democrazia liberale contro un'inesistente ritorno del fascismo, ieri teorizzavano la lotta armata (e in alcuni casi praticavano), oggi demonizzano l'inesistente violenza dei giovani. E' tempo di nuove strade, nuove vie.

State Uniti d'America

Gli Stati Uniti hanno saputo mettere insieme nella storia ciò che altrove sembrava impossibile: Capitalismo e potere del popolo, patriottismo e individualismo, federalismo e stato, anarchia e senso di comunità, laicità e libertà di fede, progresso e conservazione. La divisione di queste cose frantuma l'America e chiunque abbia a cuore la libertà contro il risorgere del collettivismo, del totalitarismo e dell'egualitarismo, in salsa destra o sinistra. Il nuovo presidente deve cercare di ricomporre ogni frattura in tal senso. 

Oggi gli Usa appaiono divisi, ma a differenza di quanto si ripete ossessivamente nei media e nei social imperanti questa divisione non è nata con Trump, ma con Obama. Dopo la debole e filocomunista presidenza Carter, infatti, dal 1980 al 2008, da Reagan a Bush Junior, passando per Bush senior e Clinton, l'America è stata unita, ma è stata la deriva di sinistra filoislamica impressa dal finto afroamericano Obama (ma in parte già con Clinton) a creare le prime lacerazioni. Trump è stata una risposta, in parte sbagliata in parte no, al delirio politically correct, inclusivista e neosocialista delle elites, all'appeseament con la Cina.

Di Biden si dice tutto e il contrario di tutto, che in fondo riprenderà ciò che c'era di buono nel trumpismo dandogli una colorata di sinistra, che conterrà i fanatici antifa e Black lives matter, ma dall'altra parte che in realtà è un nuovo cavallo di Troia antioccidentale, finto moderato e in effetti non ha mai condannato le violenze dei terroristi ecosinistri. Al momento sappiamo che vuole cancellare molte delle leggi di Trump, ma forse non certi dazi doganali verso la Cina, e persino verso l'Europa e Gb, seppur in nome del pericolo Covid. Il suo fumoso discorso d'insediamento, condito da una serie di saltimbanchi del mondo artistico, come nei regimi totalitari, non ha dipanato il fumo.

Vedremo.

mercoledì 20 gennaio 2021

La sinistra vuole il monopolio della violenza

E' una sinistra che tutto sommato ha imparato qualcosa dalla storia. Da Berlinguer in poi ha iniziato ad accettare che qualcuno potesse non pensarla come loro, ma sempre convinti di essere depositari della verità e della giustizia sociale, ma non hanno abbandonato il desiderio recondito di eliminare alfine tutti gli avversari politici, ma soprattutto si sono appropriati del monopolio della violenza. 

L'assalto alla casa Bianca, infatti, da parte dei terroristi del black lives matters nei mesi scorsi, così come mesi di violenze armate, saccheggi, assalti alle stazioni di polizia da parte della estrema sinistra, ma sopratutto il bestiale abbattimento di statue di eroi antifascisti e antirazzisti come Roosvelt, Churchill, Lincoln, vengono non solo giustificate, ma esaltate dalla sinistra, mentre il carnevalesco e disarmato assalto alla casa Bianca di una parte dei fan di Trump, viene associato in maniera farneticante al golpe cileno, al fascismo.

Per fortuna l'America è un'altra cosa e ci si augura che alla fine saprà ritrovare un percorso e che come dice Rampini in realtà Biden riprenderà molto del lavoro di Trump, sopratutto in chiave anti regime cinese, almeno si spera. La grande novità storica è però il monopolio della comunicazione: il 99% dei Media, dei proprietari dei social sono antiTrump, ma ancora di più è il matrimonio contronatura tra le multinazionali, l'establishment in generale con il partito comunista cinese. La presenza anche di personaggi come Ocasio-Cortez nel partito democratico, forse soppravalutati dalla stampa italiana, stupisce.

Sembra che il mondo è sempre uguale, invece tutto è cambiato, i sovranisti in generale sono una nuova destra, sono cambiate le strutture sociali delle parti politiche. La sinistra oggi rappresenta le elites, la destra di Trump e dei sovranisti invece rappresenta il popolo e i ceti medi, compresi molti latinos e afroamericani.

martedì 19 gennaio 2021

Dei clown e degli spaventapasseri

Si sono spesi fiumi d'inchiostro per cercare di capire se i grillini erano di destra o di sinistra, rivoluzionari o reazionari, filooccidentali o filocinesi, oggi si capisce che sono solo un branco di furbacchioni, pronti a vendersi al migliore offerente, così come la maggior parte dei loro elettori, a caccia solo di un sussidio o di un posticino fisso nell'amministrazione statale per scaldare la sedia.

Questo branco di clown è fargli un complimento a definirli democristiani, perchè nella democrazia cristiana c'erano statisti come De Gasperi, un complimento anche definirli qualunquisti, fascisti, estremisti, comunisti, persino trasformisti, sono semplicemente clown sostenuti da spaventapasseri che si spacciano per giornalisti come Peter Gomez e Travaglio.

Non è neanche questione di passare dalla rivoluzione a Mastella, perchè qui non c'è un percorso, una tattica politica, ma solo l'assalto alla diligenza delle prebende di stato. Non ci troviamo di fronte alla svolta di Salerno o al compromesso storico, ma ad una banda di scappati di casa che stanno facendo a pezzi la democrazia con la scusa del Covid senza il Covid saperlo nemmeno affrontare.

Franza o Spagna purchè se magna, Trump o Cina o Ursula o Putin o Maduro purchè se magna, con una preferenza particolare per gli Ayatollah.

Gran parte della responsabilità di tutto questo va alla sinistra, dal Pd a Renzi arrivando a Leu, senza dimenticare quella mummia sanguisuga di Monti, che per il loro pruriginoso fastidio per Salvini hanno consegnato il paese ad uno stomachevole clown al pesto. Di tutto questo dovranno rispondere di fronte alla storia, ma forse prima arriveranno i forconi dei piccoli e medi imprenditori, delle comunità alpine, dei ristoratori, degli artigiani, dei negozianti, degli insegnanti, delle partite Iva, degli studenti, dei lavoratori, del Paese che lavora e non pontifica.

La sinistra autistica

Greta Thunbergh rappresenta perfettamente quello che è la sinistra oggi. Una adolescente autistica, manipolata e sfruttata da adulti che hanno goduto dei vantaggi dello sviluppo industriale e del boom economico e oggi lo vogliono negare ai propri figli per ecorinverdire la propria parte politica anacronistica e desueta, incapaci di accettare i valori occidentali: odiatori che parlano di bontà, classisti che parlano di eguaglianza, omologatori fatti con lo stampino che parlano di diversità, razzisti ideologici che accusano di razzismo biologico chiunque non la pensi come loro, fanatici con la verità in tasca che parlano di liberalismo e tolleranza.

lunedì 18 gennaio 2021

Le sinistre nella storia e quelle contro la storia

Il marxismo si basava su una filosofia della storia, presa di pari passo con la teoria storica del pensiero liberale anglosassone della storia come sequenza di lotte di classe, interpretata in maniera hegeliana come dialettica, quindi come conflitto, ma anche sintesi e continuità storica. A tutto si aggiungeva il tentativo di leggere la realtà su un piano scientifico e seguendo le leggi della scienza, la quale nell'ottocento vide il suo massimo fulgore e lo si legava all'utopismo comunista, unito al concetto di dittatura, edulcorato come dittatura del proletariato in quanto maggioranza della società. Lenin passò dalla dittatura del proletariato marxista alla dittatura degli intellettuali borghesi di professione leninista, che rese elitaria la sinistra. Stalin reimmise un po' di pragmatismo e di sano populismo patriottico nel pensiero comunista, sulla scorta di Gramsci, ma la sinistra sessantottina ha cancellato sia lo storicismo, sia il determinismo economicista, sia la base sociale, sia il sano patriottismo, approdando alla sinistra attuale, che è un mix di tatticismo politico, identità di genere e generazionale, utopismo, terzomondismo ed elitarismo globalista, che si risolve nella dittatura tecnocratica (la tecnocrazia come alleanza tra elite intellettuali, multinazionali, burocrazia sovranazionale, statale e di partito, neocapitalismo digitale e il mondo della comunicazione).

La crescita del ceto medio nel corso del novecento ha spiazzato la sinistra tatticamente egemone e le sue convinzioni polarizzanti perdendo sempre più il contatto con la realtà economica e sociale, ma anche nazionale e locale. Il suo rapporto contraddittorio con la globalizzazione rimane insoluto, palleggiandosi tra un pensiero noglobal fraintenditorio, che inverte i ruoli tra i nuovi imperialisti cinesi e i nuovi colonizzati occidentali, e un blairismo-clintonismo che ha una visione acritica ed esaltata della globalizzazione, rifugiandosi poi nei sogni terzaposizionisti dell'imperialismo decaduto europeo.

Il movimento della cancel culture, del politically correct e del Black lives matter è l'ultimo approdo della sinistra (ogni epoca ha la sua sinistra e la sua destra), inteso come identità antistorica, antieconomica, ma anche priva di dialettica, una sinistra sempre più antimarxista, ma anche antiliberale, ultraideologica invece ed ecototalitaria, che del marxismo mantiene solo il suo legame con l'utopismo comunista e con l'elitarismo postmarxista leninista, il terzomondismo postmarxista (che nasconde in realtà il proprio razzismo paternalista) e l'odio per gli autentici liberaldemocratici, dipinti ed etichettati come fascisti e razzisti.

martedì 12 gennaio 2021

Cambiamenti e ritorni

Più passava il tempo, più quell'aurea di complessità e intellettualità che la sinistra si dava svaporava, tutto si riduceva, noi siamo i buoni loro i cattivi, noi siamo il progresso loro la reazione, noi il proletariato e loro i borghesi sfruttatori, e poi noi siamo il sud, siamo l'est, loro il nord e l'ovest, senza ceti e passaggi intermedi. Un vero manicheismo senza tempo e dialettica, moralistico e a tratti irrazionale, che trova nell'ecologismo integralista l'ultima ancora di salvezza.

Non c'è bisogno di essere antichi romani per capire che il nemico sconfitto non si umilia, basterebbe il buon senso, la richiesta di impeachment verso Trump dimostra solo il tribalismo idiota di un mondo pomposo e surreale che farà risorgere il movimento trumpista. 

L'est è il futuro che è già passato, l'ovest è il tramonto che è già futuro.

Un tempo i conservatori erano Dio, patria e famiglia, oggi sono libertà, patria e famiglia, per questo le religioni islamiche e cattoliche si stanno spostando a sinistra, dove permane la triade globalismo, eguaglianza, classismo, dove per classismo non è più la classe lavoratrice ma la casta dei dipendenti pubblici contro il mondo del privato. L'ebraismo invece, che attraverso il sionismo si è laicizzato e deglobalizzato uscendo dalla sbornia filocomunista, rilanciando il valore della libertà, della democrazia e riscoprendo quello della propria terra e delle proprie radici, si sposta verso la nuova destra.

sabato 9 gennaio 2021

Onore al leone Trump, grande Presidente

Il grande e maestoso carnevale di popolo è finito, l'assalto al palazzo d'inverno, simbolico e fondamentalmente disarmato, è stato un "ci siamo anche noi" da parte di un popolo umiliato, deriso e inascoltato da decenni da un media mainstream autistico, lo "state calmi" togliattiano di Trump li ha mandati a casa, non prima di qualche azione dimostrativa e purtroppo con 4 patrioti morti. La risacca segue al movimento carsico, pronta a sommergere di nuovo le mummie incartapecorite e i parrucconi, la calma dopo la tellurgìa, che torna sottoterra, ridando la visibilità ad opportunisti e conformisti, aspettando un successivo momento per colpire ancora. Ora a Biden il compito di riconciliare il più grande paese del mondo, magari cominciando a non chiamare teppisti come un Krenz o un Deng Xiaoping qualsiasi i patrioti rivoltosi e un po' esuberanti, dopo non aver detto una parola sui saccheggi e le violenze terroristiche del black lives matter, anzi averle carezzate. 

Quando il linguaggio, la sessualità, la sfera privata in generale e la storia vengono strumentalizzate dall'ideologia vuol dire che siamo di fronte ad un nuovo totalitarismo. Sotto il nazismo gli atleti venivano messi in fila a fare il saluto romano, oggi vengono messi in fila ad inginocchiarsi ed a fare il pugno chiuso, i nazisti bruciavano i libri, i nuovi nazisti abbattono le statue dei padri fondatori della democrazia liberale e della civiltà superiore occidentale e vogliono cancellare la storia invece di studiarla. Ribellarsi a tutto questo è giusto.

I meriti e i risultati di Trump rimarranno invece nella storia e non verranno offuscati da questa giornata più mediatica che storica. Il presidente leone ha risollevato l'economia americana, abolito la disoccupazione prima che arrivasse il virus cinese, abbassato i costi delle medicine di base, messo un argine all'imperialismo cinese senza impelagarsi in interventi militari, sapendo trovare un equilibrio tra le spinte isolazioniste e l'interventismo democratico o neocon, ha fatto un lavoro magnifico in medio oriente che rimarrà scolpito ai posteri, con l'accordo tra diversi paesi sunniti e Israele, ha cercato di portare dalla parte dell'occidente Putin come Churchill fece con Stalin, capendo che il nemico principale sono la Cina e i suoi impenitenti alleati tedeschi. Dal punto di vista italiano è intervenuto prima che le scimmie grilline svendessero il porto di Trieste alla Cina aprendo le porte all'invasione.

Da 30 anni la sinistra usa il metodo in 3D nei confronti degli avversari politici: Delegittimazione, Dileggio e Demonizzazione. Trump, come dice il detto popolare, gli ha reso pan per focaccia usando lo stesso metodo, cavalcando i social del cinesino Zuckerberg che ora lo ha censurato dimostrando il suo vero volto di meschino mandarino. Forse il suo passaggio storico è finito, forse ora il partito repubblicano ha bisogno di una figura più moderata, ma lui rimarrà nella storia per aver ridato voce ai popoli occidentali umiliati dalle elites asservite al sol levante, mentre le Ocasio-Cortez finiranno nella spazzatura.

mercoledì 6 gennaio 2021

I popoli occidentali si rimettono in movimento

Quando la classe lavoratrice non viene ascoltata, si ribella. Quando i media sono omologati, il popolo si ribella. Quando le elite sono globaliste e asservite ad imperi stranieri, i patrioti si ribellano. La storia è fatta di movimenti sommersi seguite da scosse elettriche e tellurgiche, quando i ceti intellettuali perdono il contatto con la realtà e non sanno leggerla, vengono travolti anche loro. I popoli e i ceti medi fanno la storia, il potere mummificato ha sempre i giorni contati. Quando i politici chiamano "teppisti" i ribelli come facevano i capi dei regimi comunisti, vuol dire che sono finiti.

Proud

Sono un uomo bianco occidentale e mi rifiuto di chiedere scusa per aver creato il mondo libero e moderno.

martedì 5 gennaio 2021

Il nichilpensiero cerca di cavalcare la tigre virus

A gennaio 2020 la sinistra ci diceva che dovevamo abbracciare un cinese e il virus era poco più di un'influenza e chi se ne frega se muoiono vecchi, deboli e malati, poi la giravolta: non dovete abbracciare i parenti e tutti chiusi in casa a contagiarvi coi parenti. La costante è l'odio per la libertà, la famiglia e la nazione, a cui si è aggiunto l'odio per il popolo e i ceti medi, quindi per la democrazia, chiudendo negozianti, commercianti, piccole e medie imprese, partite Iva, ma anche attività considerate di "lusso" dalla demagogìa giallorossa come ristoranti, discoteche, palestre e negozi di abbigliamento, ma non le frontiere, unico modo con cui paesi come Taiwan sono risultati free virus.. Dove finisce la scienza e dove comincia l'ideologia e le alleanze geopolitiche di un governo che sta svendendo il paese alla Cina e al Vaticano? Chi si avvantaggia sono i giganti della vendita online, mentre la retorica sul "Virus democratico e globale e che bello che se lo prendono anche gli occidentali", il nulla(nichil)-pensiero della uguaglianza-decrescita-sostenibilità-inclusività-condivisione cerca di cavalcare il Virus non capendo autisticamente che invece tutto ciò rilancia la voglia di diversità, meritocrazia, efficienza, sviluppo, libertà, patria, famiglia, lavoro, individualità, democrazia liberale.