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giovedì 2 agosto 2018

Quella sinistra riduttiva e dadaista, Salvini se la ride

La lotta contro il razzismo è giusta, è evidente che il razzismo esiste e va combattuto, da qualsiasi parte provenga, per esempio anche quello verso gli ebrei e gli americani. Il tema dell'immigrazione però deve essere uno dei tanti e non può diventare monopolizzante, perchè si tratta di un tema messo in agenda da Salvini il quale detta tempi e modi detenendone l'egemonìa. E' evidente che su questo terreno Salvini gioca in casa, godendo di una rendita di anni di propaganda più efficace alla quale gli avversari hanno sempre opposto o una serie di slogan vuoti, retorici e speculari o dei discorsi troppo complessi e articolati. Ci troviamo di fronte al classico caso di un'opposizione che si fa dettare dal governo l'agenda scendendo anche sul terreno dell'emergenza e dell'allarmismo. Oggi le priorità sono altre, in tutto il mondo tranne che in Italia si parla delle interferenze della Russia contro gli stati liberali, in Italia l'economia è tornata a rallentare, il governo sta tentando di mettere a capo della Tv pubblica un sociopatico filoPutin e antivaccini. Sarebbe bello pensare che ci troviamo solo davanti a un bifolco razzista e noi siamo i buoni con le nostre bandierine, ma la situazione è molto più grave, l'alleanza Grillo-Salvini è strutturale e si fonda sui concetti di invidia e rabbia. Non è in pericolo l'uguaglianza, ma qualcosa di molto più importante, la libertà di tutti noi, la scienza e la democrazia rappresentativa.

In tutto questo fa venire il latte alle ginocchia la proposta di Veltroni di mettere Saviano a capo della sinistra. Ma come, ci hanno ripetuto ossessivamente per anni "no all'uomo solo al comando" e ora vogliono mettere un divo che ama sentire la propria voce, una sorta di Papa laico che da anni spara a zero sulla comunità del Pd, a capo di quello stesso partito? Non deve sfuggire che ancora adesso, in questi giorni, c'è chi da "sinistra" continua a giocare allo sfascio, ad attaccare il Pd reo di non fare l'opposizione "dura e pura"; i grillini di sinistra, invece di riflettere su dove sono andati i grillini, continuano con l'antipolitica, con la retorica della società dal quale il Pd sarebbe scollato, dall'alto dei loro 2 o tre per cento o del loro dadaista astensionismo. Merdacce.

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