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giovedì 5 luglio 2018

Slogan contro slogan, vince Salvini

I quattro migliori alleati di Salvini al momento sembrano essere Saviano, Balotelli, il punkabbestia tedesco sulle navi ong e gli appelli degli artisti e dei musicisti. Una finta opposizione a Salvini che in realtà ne replica i toni perentori e granitici scendendo sul suo terreno congeniale e fornendogli assist facili facili per le sue risposte efficaci a una tribuna social, ma non è con gli schematismi semplicistici, l'estremismo verbale e la politica fatta con gli slogan che si sconfigge l'ondata populista. L'opposizione a Salvini deve essere invece nelle forme e nell'estetica, prima ancora che nei contenuti. Non è con un populismo da salotto o da manifestazione di piazza che si combatte il populismo da bar dei grillini e del leader leghista, ma costruendo un altro modo di pensare, fuori dalla cultura dell'emergenza, dell'allarmismo e del catastrofismo, così come dall'altra parte dalla negazione ideologica dei problemi.

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