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mercoledì 7 febbraio 2018
Il beffardo destino di chi irrideva i dinosauri
La base di LeU appare come quella di una sinistra poser che negli anni 90-2000 trovava cool presentarsi come moderna, riformista, postideologica, liberale, irridendo la sinistra "vetero" rimasta fedele alla falce e martello, ma negli anni 10 è stata travolta dall'ondata populista, decidendo così di rispolverare dalla soffitta l'egualitarismo e l'utopismo, senza però riuscire ad esercitare alcuna egemonìa sul grillismo e anzi finendo per esserne una stampella strumentale in chiave antirenziana, ma finendo anche con l'andare a ricalcare il terreno e l'angolo angusto che era proprio di rifondazione e dei comunisti italiani. Il beffardo destino di chi irrideva i "dinosauri" e ora si trova nello stesso scomodo ruolo di dinosauro in via d'estinzione. Il ceto politico che ne regge le sorti è lo stesso che nei decenni precedenti ha provato a cavalcare l'onda liberale presentandosi all'establishment come sinistra affidabile e responsabile, mentre ora prova a cavalcare la tigre populista scommettendo sul sovversivismo delle classi dirigenti, sulle bastonate ai ceti medi e sull'alleanza in chiave assistenzialista e demagogica tra chi sta più in alto con chi occupa l'ultimo gradino sociale. Un ceto politico composto da figli e nipotini di Ingrao, che ne ripercorrono lo stesso opportunismo ammantato di grandi ideali lunari e malpanciste sofferenze, lo stesso utilizzo strumentale di ceti e generi (ieri gli operai, oggi le donne e gli immigrati), la stessa ossessione anticapitalistica. Una fusione a freddo tra d'alemiani e vendoliani, che mette insieme gli aspetti peggiori del centrismo togliattiano con le verbose elucubrazioni della Nuova (ormai vecchia) sinistra, e con un magistrato come leader. Chi può votare un acrocchio del genere? Non certo i ceti medi, verso i quali questa sinistra nutre un disprezzo profondo (ricambiato) e a cui farebbe fare la stessa fine dei Kulaki, ma nemmeno i ceti popolari spaventati dall'immigrazione e infastiditi (a dir poco) dalle lezioncine di suor maestrina Boldrini. Il voto arriverà dagli studenti universitari, qualche professore universitario e qualche professionista e manager barricadero. E non si sa chi altro.
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