L'Italia ha bisogno di una destra, ma una destra vera, non di costole della sinistra come sono state il fascismo e il leghismo, ma una destra non egemonizzata dalla sinistra cattocomunista, quindi liberale, democratica, riformista, ma consapevole che esiste un falso riformismo fatto di leninisti in ritirata strategica che occupano lo spazio dei riformisti, serve una vera destra che sappia conservare quello che c'è da conservare e innovare quello che c'è da innovare, che abbia rispetto della storia rifiutando totalmente la cancel culture come il politically correct e dall'altra parte anche la demagogia di "destra" che alla fine è solo una variante della sinistra. Ci vuole qualcosa di profondamente antiecologista e antiambientalista, che rimetta l'individuo al centro, contro il neocollettivismo che riduce l'individuo ai suoi gusti sessuali, all'identità di genere o generazionale e al neoterzomondismo razzista alla rovescia, all'ecologismo che fa dell'individuo un ospite organico e indesiderato del pianeta.
Serve una controffensiva liberale sul concetto di individuo e di persona, contro il narcisismo-conformismo imperante della sinistra, contro l'uniformazione globalizzante, bisogna ridare all'individuo i suoi spazi e il suo rapporto col territorio, la patria, rispetto ad un individuo globalizzato, classista, di genere, di generazione, di ecoambiente.
Non abbiamo bisogno di liberali innamorati di Gorbaciov e Putin, non abbiamo bisogno di leghisti che scimmiottano il Pci degli anni 50, non abbiamo bisogno di liberali innamorati dello sciovinismo gaullista antiNato francese, non abbiamo bisogno del nuovo patto Molotov-Ribbentrop, non abbiamo bisogno di ecomalati, abbiamo bisogno di una vera destra liberale italiana.
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