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martedì 29 agosto 2023

La deriva di estrema sinistra degli pseudoriformisti

La deriva estremista e grillina degli pseudoriformisti provenienti dall'area Pds ha qualcosa davvero di curioso. Etichettavano proprio come estremista chi negli anni 90-2000 ha osato rimanere comunista, che  certo non era estremismo, ma casomai un sano conservatorismo, perchè questo voleva dire essere comunisti in quei anni, non certo un' emulazione dell'extraparlamentarismo anni 70, ma un orgoglioso veterocomunismo, una difesa di una storia passata e antica contro il nuovismo e il trasformismo, un veterocomunismo unitosi poi in maniera contradditoria e burlesque con le creative provocazioni dandy bertinottiane. Un matrimonio quest'ultimo che non funzionò ma che avrebbe potuto creare qualcosa di speciale. E invece ora eccoli lì i finti riformisti di sopra, Renzi li ha spiazzati e li ha spinti in preda alle convulsioni manichee agitandosi per voler apparire i nuovi partigiani radicalmente contro tutto ciò che non solo è destra, ma anche è solo ragionevole buon senso, intrisi di un odio verso il ceto medio, di un disprezzo inorridito paternalistico per il popolo, demonizzando anche gli imprenditori, compattamente uniti in quel ceto di intellettuali organici a se stessi e alle proprie cricche, di professionisti frustrati dalla concorrenza dei parvenu, di artisti conformisti e raccomandati terrorizzati da ogni cambio di corso politico, tremebondi nella paura di perdere il proprio poterino.

lunedì 28 agosto 2023

I nuovi Robin Hood, rubare al ceto medio per dare ai finti poveri

E' bastato l'innocuo sfogo di un generale Vannacci perchè tanti liberali e riformisti si rimettessero in riga come degli scolaretti agli ordini dei comunisti in nome dell'ennesima immaginaria emergenza neofascismo. Un riflesso che si ripete da 50 anni e più. Innanzitutto però bisogna rimettere ordine nella storia. Nel conflitto mondiale tra nazismo e democrazie liberali i comunisti erano inizialmente formalmente neutrali, ma di fatto schierati col nazismo, secondo la linea del pacifismo unilaterale vista poi più volte nella storia dei conflitti tra le democrazie liberali e le altre dittature non comuniste, poi Hitler decide di rompere il patto Molotov-Ribbentrop e invade la Russia, allora i comunisti cercano l'alleanza coi liberali. In Italia questa alleanza vede i comunisti riuscire anche a mettersi alla sua testa egemonizzandola, attraverso la linea dell'antifascismo progressivo portata avanti da Togliatti. Ovviamente, una volta sconfitta l'alleanza nazifascista e finita la seconda guerra mondiale, nel mondo l'alleanza contronatura e puramente contingente comunisti-liberali si scioglie e inizia l'inevitabile guerra fredda. Chi è antifascista non può che essere anche anticomunista e chi è anticomunista non può che essere anche antifascista viceversa. Solo in Italia invece, in nome di un permanente inventato pericolo di ritorno del fascismo, una parte minoritaria ma importante del mondo liberale o riformista si è fatto gabbare dai comunisti e ha vissuto e vive tutt'oggi ancora come se fossimo nel 1943, portando acqua al pesce della democrazia progressiva verso la dittatura comunista, tutto ovviamente in nome della difesa della stessa democrazia dal fascismo. Lo schema e il ritornello è sempre lo stesso. La Dc? Fascista. Craxi? Fascista. Berlusconi? Fascista. Renzi? Fascista. Salvini? Fascista. I moderati, il centro? politicamente non esiste o al massimo è solo espressione deteriore di compromessi e inciuci. O sei di sinistra o sei di estrema destra. Punto. Quindi i sinceri democratici devono compattarsi e mettersi sotto il cappello dei comunisti per salvare la democrazia. E alcuni moderati ci sono cascati mettendosi sotto. Eppure per quarant'anni gli italiani hanno eletto una coalizione centrista, poi smantellata dal golpe fasciocomunista di mani pulite, in nome di un reato, il finanziamento di aziende private ai partiti, che esiste solo in Italia e nelle dittature comuniste. Invece il finanziamento della dittatura sovietica al Pci non è stato considerato reato. Le due minoranze organizzate di sinistra e di destra hanno lasciato così senza rappresentanza politica la maggioranza centrista decapitandone i vertici politici, come Mussolini decapitò le organizzazioni antifasciste. La maggioranza senza rappresentanza centrista ha però trovato uno sbocco sui generis in Berlusconi, che fondò Forza Italia ed ebbe l'intuizione di allearsi con la destra, isolando la sinistra, capendo che all'interno della destra missina c'era comunque una maturazione in senso democratico maggiore rispetto alla sinistra, rimasta invece intimamente antidemocratica e antiliberale. La storia gli ha dato ragione. Fini ha rotto col fascismo portando l'Msi sul piano dei conservatori, diventando poi paradossalmente stimato più a sinistra, ma solo per la sua rottura con Berlusconi, il quale la sinistra precedentemente aveva accusato di averlo sdoganato. I postcomunisti invece nel tempo, dopo una trasformistica conversione al liberalismo post-crollo Unione Sovietica, dopo l'emergere della Cina comunista finiranno convintamente alleati coi grillini e su posizioni antiliberiste. In nome della conversione green ora grillini ed euroburocrati sono ricongiunti. L'Europa in preda al neoecosocialismo aveva intanto imposto la destituzione di Berlusconi nel 2011, contro la volontà democratica del popolo italiano. Tolto di mezzo Berlusconi la strada sembrava aperta ad un nuovo bipolarismo composto da due sinistre, la sinistra populista-grillina e la sinistra tecnoburocratica, divise su alcuni aspetti, ma unite nel colpire famiglie e risparmiatori. L'obbiettivo programmatico-economico infatti è uno solo, la caccia al tesoro del risparmio degli italiani. I nuovi Robin Hood miliardari rubano ai ceti medi per dare ai finti poveri. 

Ancora una volta però è arrivato un argine inaspettato, quello di Renzi, che come Berlusconi nel 1994 ha salvato la democrazia e ha impedito che l'Italia diventasse una sorta di Venezuela filocinese o di Repubblica eurosocialista. In questo caso però agendo dentro la sinistra, è stato infatti un liberale come Renzi a non farsi usare ma ad usare i comunisti, che pensavano di usarlo. Il mondo moderato infatti, in un momento in cui il centrodestra era alla deriva, con Berlusconi fatto fuori, Fini sparito e la Lega in mano ad un paraculomunista come Salvini, ha trovato in Renzi una sponda. E' stato un cambio di rotta impressionante, la rottura dell'egemonia politico-culturale dei pci-pds all'interno della sinistra, interrotta però dalla seconda affermazione elettorale dei grillini con l'inaspettato assist di Salvini, che con loro ha creato una nuova maggioranza di governo. Attraverso le sue capacità politiche Renzi è però riuscito con astuti giochi di palazzo a mettere fuori gioco prima Salvini e poi i grillini, portando a Palazzo Chigi un outsider come Draghi. 

Ora i giochi sono di nuovo aperti, in Italia c'è un governo eletto dal popolo che esprime una maggioranza chiara dopo più di dieci anni, ancora una volta si vince virando al centro e allo stesso tempo mostrandosi estranei sia al populismo di sinistra che alla tecnoburocrazia di sinistra, la Meloni infatti mostra un approccio atlantista e istituzionale raccogliendo paradossalmente il testimone di Draghi, triplicando il putiniano Salvini nei voti, ma va all'incasso anche per non essere scesa a patti con nessuna delle due sinistre, cosa che Salvini con una parte e Forza Italia con l'altra hanno deciso di fare, mentre Renzi paga la sua immagine risultata troppo europeista e "macroniana" e per il fatto che molti hanno scambiato un outsider come Draghi per un appartenente alla tecnoburocrazia. Liberali e riformisti sapranno essere autonomi dalle due sinistre e contemporaneamente trovando una convergenza su alcuni temi con la destra conservatrice, oppure ancora una volta una parte di essi si farà irretire dalla sinistra in nome di una lotta ad un fascismo immaginario?

venerdì 25 agosto 2023

Make Milan great again

E' venuto a mancare Silvio, mi manca, lui, le ragazze, i cartoni animati, i telefilm degli anni 80, i sorrisi, le barzellette, le canzonette, la produttività, la positività, l'allegria della Milano da bere distrutta dagli sfigati piccoli Lenin fasciocomunisti del pool di Di Pietro, dalla sinistra dei disadattati dei centri sociali, che comunque qualche miliarduccio esentasse se lo sono riusciti a fare coi loro concerti solidali, da tutti i terroni de sinistra che da Milano hanno preso tanto e sputato su di lei tanto, da tutte le sciurette milanesi con le loro cazzo di biciclette, che intralciano la strada, da tutti i piccoli Bin Laden che ti guardano con odio per strada, ma che cazzo guardi? Torna nella tua caverna afghana. Da tutti questi ecocomunisti che non si può costruire nulla, non si può fare nulla, da questo sindaco macchietta che ha ridotto Corso Sempione ad una pista ciclabile e permette che una donna al giorno venga stuprata da qualche africano senza fare nulla, ma guai a criticare la maternità surrogata.  

Make Milan Great again.

domenica 20 agosto 2023

La sinistra è sempre più inquietante - Ora siamo tutti diversi, ma qualcuno è più diverso degli altri

La deriva estremista della sinistra, non solo italiana, ma in tutto l'occidente, è sempre più inquietante. La segretaria del Pd sembra uscita ieri dal liceo e parla solo per slogan, trasudando un fanatismo completamente succube dei grillini. Il giornale di riferimento La Repubblica, ormai è solo quotidianamente all'ossessiva caccia di casi di sessismo, omofobia, islamofobia completamente inventati e di un presunto estremismo di una destra che invece al contrario dà sempre più prove di moderazione e rispetto per le istituzioni democratiche. Abbandonato il conflitto capitale-lavoro, la sinistra è alla ricerca di nuovi motivi di conflitto e divisione, ora a livello di genere, sessuale, generazionale, etnico, non potendo accettare che dopo 12 anni la destra è tornata al potere. Ma non solo, anche il disagio psichico dilagante viene strumentalizzato pur di rinfocolare rancori e contrapposizioni sterili nel paese. Si arriva ormai persino a difendere l'oppressione dell'Islam verso la donna con la complicità di pseudofemministe disagiate schiave del terzomondismo, pur di creare "casi" e frizioni nella società.

I risultati sono sotto gli occhi di tutti, nonostante questo governo dopo quasi un anno non abbia fatto granchè, corroso com'è dalle divisioni interne, la sua popolarità aumenta anzichè diminuire, e proprio grazie a questa opposizione isterica e faziosa, che mostra sempre di più il suo odio elitario verso la democrazia e il popolo italiano. Ma anche per via del suo contorsionismo: non ha infatti una posizione chiara sulla guerra Russia-Ucraina, in generale non ha una chiara collocazione geopolitica (ma neanche la destra italiana ce l'ha a dire il vero); arriva contraddittoriamente ad accusare il governo dell'aumento degli sbarchi di clandestini in Sicilia, ma come, non dicevano che bisognava importare un miliardo di africani in Europa? Continua a fregarsene di temi come la sicurezza e la microcriminalità, deridendo l'ansia e la paura degli italiani su questi temi, creando invece artatamente ansia e catastrofismo sui temi ambientali, accusando inquisitoriamente di negazionismo, appellativo infamante, chiunque sollevi dubbi. 

Ma quello che fa forse più impressione e paura è l'approccio verso la storia di questa sinistra. Un tempo la sinistra si era strutturata in una filosofia della storia, seppur avendo sempre strumentalizzato e manipolato la storia per i propri fini politici, oggi ha una visione completamente antistorica, astrattamente moralistica e linearmente schematica, capace solo di condannare 200 anni di sviluppo del mondo occidentale tout court, di millenni di civiltà occidentale, senza nessuna dialettica, abbassandosi ad una cancel culture, ad una gender ideology ed un politically correct da falsi ribelli quindicenni. Il tutto ovviamente corrobato da menose pose da avanguardisti di un ennesimo nuovo progresso e di una presunta nuova modernità, che altro non è che un nuovo totalitarismo, come sempre intimamente tribale e settario.

Non da ultimo in questa regressione c'è il nascondere il proprio vuoto di argomenti non solo con gli slogan e le etichette da appiccicare a chiunque non la pensi come loro (razzisti, fascisti, reazionari, omofobi, sessisti, islamofobi, e via cantando), ma anche con una neoretorica perbenista fatta di un abuso di paroloni quali, li conosciamo ormai, inclusività, equità, ma anche paradossalmente diversità, poi sostenibilità etc etc

Sembra ironico ma sono tutte parole che finiscono per -tà. E' come se il vuoto di argomenti e contenuti venisse coperto da un retorico e martellante battere su un tamburo, -tà-tà-tà-tà. I grillini urlavano solo onestà, ora la sinistra alla Schlein aggiunge qualche variante multicolorata all'ossessività degli slogan manichei. Il multiculturalismo è perciò in realtà una monoideologia manicheo-multicolorata che non tollera tutto ciò che rappresenta l'esperienza giudaico-cristiana, liberale, democratica, patriottica, occidentale, ma allora in cosa consiste il multiculturalismo e la diversità? Alla fine cosa rimane? Neocomunismo, fintopacifismo a senso unico, islamismo, cattocomunismo, falso liberalismo da salotto sottomesso all'estrema sinistra, rossobrunismo, tutto al servizio del regime comunista cinese.

D'altra parte abbiamo visto già più volte su questo blog come il tentativo di coniugare equità con diversità si traduce da un lato in un egualitarismo assoluto ed economico, che si rivolge soprattutto contro i ceti medi e dall'altro lato in determinate e specifiche diversità, non certo tutte, ma solo quelle che corrispondono agli islamici rancorosi, i gay, ma solo esclusivamente se di sinistra, le donne solo se odiano gli uomini, insomma, parafrasando Orwell: siamo tutti uguali, ma qualcuno è più uguale degli altri, ma ora siamo anche tutti diversi, ma qualcuno è più diverso degli altri.


domenica 13 agosto 2023

la delegittimazione dell'avversario è una forma di fascismo

La sinistra definisce odiatori chiunque non la pensi come loro, mettendoli tutti nello stesso brodo, poi insulta dando dei fascisti, razzisti, omofobi, etc etc, predica la fratellanza universale e l'amore universale, condanna ogni forma di violenza, ma delegittimare chi non la pensa come te è la vera forma di terrorismo e odio, predicare che dobbiamo vivere nell'amore globale ma voler escludere dalla convivenza civile chiunque abbia idee diverse è fascismo globale, odio per la diversità. Sicuramente la democrazia e la libertà devono difendersi da ogni forma di censura e autoritarismo, ma appunto non le opinioni e le idee. La sinistra invece al contrario fa la caccia alle streghe ad un' inesistente dittatura e autoritarismo e processa le idee diverse dalle sue. E la censura e l'autoritarismo come abbiamo visto possono arrivare da qualsiasi parte, ora più da sinistra. 

Il primo a capirlo fu il grande storico Renzo De Felice, che quando osò dire che il fascismo non era tutto di destra, ma un'espressione del giacobinismo e della sinistra massimalista, e non certo per riabilitare il fascismo, ma piuttosto per connotarlo meglio, cosa tra l'altro ovvia per chi conosce la storia, venne massacrato non tanto dalla stampa dei partiti di sinistra, ma da media come Repubblica e Corriere, da quell'espressione di ex fascisti pentiti come Eugenio Scalfari che volevano rifarsi una verginità di sinistra ma mantenendo la psicologia del movimentismo fascista.


lunedì 7 agosto 2023

Serve una destra vera e autonoma dalla sinistra, serve una controffensiva liberale

L'Italia ha bisogno di una destra, ma una destra vera, non di costole della sinistra come sono state il fascismo e il leghismo, ma una destra non egemonizzata dalla sinistra cattocomunista, quindi liberale, democratica, riformista, ma consapevole che esiste un falso riformismo fatto di leninisti in ritirata strategica che occupano lo spazio dei riformisti, serve una vera destra che sappia conservare quello che c'è da conservare e innovare quello che c'è da innovare, che abbia rispetto della storia rifiutando totalmente la cancel culture come il politically correct e dall'altra parte anche la demagogia di "destra" che alla fine è solo una variante della sinistra. Ci vuole qualcosa di profondamente antiecologista e antiambientalista, che rimetta l'individuo al centro, contro il neocollettivismo che riduce l'individuo ai suoi gusti sessuali, all'identità di genere o generazionale e al neoterzomondismo razzista alla rovescia, all'ecologismo che fa dell'individuo un ospite organico e indesiderato del pianeta.

Serve una controffensiva liberale sul concetto di individuo e di persona, contro il narcisismo-conformismo imperante della sinistra, contro l'uniformazione globalizzante, bisogna ridare all'individuo i suoi spazi e il suo rapporto col territorio, la patria, rispetto ad un individuo globalizzato, classista, di genere, di generazione, di ecoambiente.

Non abbiamo bisogno di liberali innamorati di Gorbaciov e Putin, non abbiamo bisogno di leghisti che scimmiottano il Pci degli anni 50, non abbiamo bisogno di liberali innamorati dello sciovinismo gaullista antiNato francese, non abbiamo bisogno del nuovo patto Molotov-Ribbentrop, non abbiamo bisogno di ecomalati, abbiamo bisogno di una vera destra liberale italiana.

giovedì 3 agosto 2023

Più democrazia e meno progressismo

Trump è una risposta a tratti sbagliata, sopratutto sul piano geopolitico, ad un male ancora più sbagliato, il ritorno del socialismo e del comunismo in occidente, ma la cosa incredibile è che sta ritornando nelle vesti dei ceti intellettuali, artistici, professionistici, mentre la classe operaia è orgogliosamente su posizioni filocapitalistiche e filooccidentali in senso classico, mentre delle ritorsioni di sinistra non ne vuole più sapere. Questo perchè il popolo impara dai propri errori e dall'esperienza, mentre l'altezzoso mondo intellettuale e delle professioni, con gli artisti pecoroni al seguito, si affeziona alle proprie idee e nevroticamente le ripete. Per questo la democrazia è un grande valore mentre il presunto progressismo è solo una forma di fanatismo.

Quando discriminare e offendere è giusto e corretto

Usciamo dalla concezione che pensa che la destra e il politicamente scorretto offendono le donne, i migranti, i gay, i "borghesi" di sinistra, i giovani ecologisti, i grassi, i brutti, gli sfigati, perchè il vostro problema non è se siete donne, migranti, gay, "borghesi" di sinistra, giovani ecologisti, grassi, brutti e sfigati, cose bellissime, il vostro problema è che siete di sinistra.