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giovedì 21 luglio 2022

Eravamo 4 amici al bar, Confalonieri, Santoro, Salvini e Silvio

Leggere l'ultima intervista di Confalonieri al corriere dice molto della politica italiana degli ultimi 30 anni. Eccoli lì, gli egocentrici protagonisti del provincialistico dibattito italico degli ultimi 30 anni che si ritrovano a pensarla uguale su Putin, l'antiamericanismo, e un certo odore di schizofrenia. Confalonieri prima si definisce un bossiano che crede che l'unità d'Italia sia stata un errore, ma poi dice che Berlusconi deve puntare sulla Meloni.. Schizofrenia? Demenza senile? Santoro difende Salvini dopo che hanno fatto finta di scannarsi sulla Sea Watch e su Carola Rackete, in nome del comune odio per l'occidente e amore per la Russia autocratica e dittatoriale. Ecco l'Italia da operetta, che punta sulla caciarona venditrice di meloni, odia la serietà, la competenza, il senso vero di solidarietà verso il popolo, ma il popolo usare nelle sue acredini e rancori, godendo ovviamente di tutti gli agi che il popolo non gode e di quell'occidente che disprezzano che gli dà, a cominciare da Beppe Grillo, vero infimo giullare che vuol farsi regime. Clown, cabarettisti, ex leoncavallini, uniti contro l'Italia che lavora, che produce, che soffre, che subisce, ma a volte è anche un po' scema e gli va dietro. Due volte va bene, la prossima basta? 

Draghi, ne' politico calcolatore alla Letta ne' freddo tecnocrate alla Monti, ne' ovviamente demagogo alla Conte-Salvini-Berlusconi, uomo di servizio, messo lì non dall'Europa ma da Renzi e Mattarella, orgoglioso di essere italiano e atlantista, ma l'Italia lo merita?

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