C'è un responsabile della crisi del governo Draghi, il quale nessuno dice. Si chiama Enrico Letta, è lui, infatti, che ha voluto imbarcare Conte nel governo Draghi, è lui che ha cercato a tutti i costi l'alleanza coi grillini, pretendendo d'imporla al nuovo centro di Renzi e Calenda. Letta e al pari Salvini hanno continuato a fronteggiarsi come se il bipolarismo esistesse ancora e non fossimo in un'epoca di collocazioni di campo geopolitiche, di riforme che con la destra e la sinistra novecentesche non c'entrano più nulla, di grandi coalizioni. Non a caso nelle ultime ore nelle cronache di stampa spunta D'alema con l'idea di un governo Amato. Conte fa cadere il governo su imput di Putin, come accade a Jonhson in Inghilterra, ma poi spunta sempre fuori il postsovietico D'alema e l'amico di Putin Berlusconi rimane silente.
Draghi i numeri al senato li ha ancora, anzi è l'occasione di buttare fuori Conte e Salvini (e D'alema e Berlusconi) portando a sè Di Maio e Giorgetti, speriamo si comporti da politico e non da tecnico e porti avanti il governo fino alla fine della legislatura.
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