Pagine

sabato 14 dicembre 2019

Il razzismo intellettuale, l'ultimo rifugio dei razzisti

In una società in cui ogni forma di discriminazione è stata vietata, dove è vietato affermare ogni legittima differenza di razza, nazionalità, censo, religione, pena l'infamante accusa di razzismo, per un vero razzista perbenista come quelli di un tempo, per non passare per un discriminante, l'unico modo per sfogare la propria voglia di affermare, non la propria differenza e discriminazione, ma la propria superiorità e di trovare un capro espiatorio per tutti i mali della realtà non potrà che essere il campo della politica e dell'intelletto, gli unici rimasti esenti dall'egualitarismo imperante.

Ecco quindi che la sinistra dà un rifugio agli ultimi razzisti rimasti sulla terra: chi è razzista o ha incosapevolmente un subconscio razzista, per origini famigliari o quant'altro, trova sfogo nel definire come moralmente, culturalmente e intellettualmente inferiori tutti quelli che non la pensano politicamente e culturalmente come lui e la sinistra è qui per questo. Il razzismo politico è l'ultimo razzismo socialmente accettato, qui solo potrai dire che se uno è di destra è perchè "ragiona con la pancia o col cazzo", se è sovranista, probrexit, proTrump o proSalvini è perchè è stupido, cattivo, inferiore, non perchè è mosso da motivazioni sociali, culturali, economiche, come si leggerebbe in qualsiasi libro di storia rispetto a qualsiasi fenomeno storico, anche il più nocivo e criminale. Ecco allora che Salvini, Trump, Jonhson non sono avversari e nemmeno nemici, ma il male assoluto, la causa dei mali del mondo, che se venissero eliminati (anche fisicamente) il mondo sarebbe un mondo migliore. Ovviamente tutto ciò non è altro che la dimostrazione che il razzismo è stupido, oltre che pericoloso e fanatico.

Nessun commento:

Posta un commento