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lunedì 3 giugno 2019
La natura del conflitto contemporaneo
Quello a cui stiamo assistendo è qualcosa di molto lontano dalle versioni novecentesche di destra e sinistra, ma anche in larga parte distante dalla dicotomia antifascismo-fascismo. Il conflitto in atto è un conflitto interno sia al cristianesimo che all'ebraismo, tra due concezioni delle cultura giudaico-cristiana. Da una parte prevale il concetto di universalismo, cosmopolitismo, fratellanza, insite nelle due religioni, dall'altra il concetto altrettanto fondamentale di comunità, soppravvivenza, libero arbitrio, libertà individuale. Si tratta di un conflitto tra la visione ebraica di un filantropo come Soros e quella più realista del sionismo. Quest'ultimo è il punto più avanzato del pensiero ebraico, capace di coniugare i vari elementi del proprio pensiero tradizionale con i tre grandi filoni contemporanei del pensiero moderno: patriottismo democratico, liberalismo e socialdemocrazia. Solo la sintesi e un punto d'incontro tra le due tesi in conflitto permetterà all'occidente di risollevarsi, evitando la rinascita del totalitarismo e delle autocrazie di stampo orientale.
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