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martedì 22 gennaio 2019

Il governo rossobruno e il soccorso rosso

Altro che alleanza innaturale. Salvini, Di Maio, Di Battista e Fico sono più uniti che mai. Ancora una volta sono riusciti a mettere al centro dell'agenda politica e mediatica l'immigrazione relegando i temi dell'economia reale in secondo piano. L'ora delle decisioni irrevocabili contro quei radical-chic di francesi è giunta, la nazione proletaria italiana si scaglia contro il neocolonialismo, la settimana della rabbia collettiva si eternizza e la grande coalizione dei falliti, dei frustrati può dare la colpa contemporaneamente e in un unico malloppone agli immigrati, ai francesi, all'Europa, alla sinistra, a Renzi, alla Boschi, al Pd, alla Boldrini, ai radical-chic, ai buonisti, ai plutocrati, ai banchieri (ebrei), ai mondialisti globalizzatori.

Il soccorso rosso a tutto questo è sempre in mobilitazione permanente, i dotti sociologi neomarxisti ci spiegano le magnifiche sorti del neoluddismo e del neoegualitarismo. Vincono Salvini e Di Maio? Sì, ma la colpa è dell'economia liberale, della globalizzazione, del Jobs Act, in ultima analisi e come sempre di Renzi, che crea diseguaglianza, precarietà, insicurezza, quindi paura degli immigrati e razzismo. Un determinismo economico-sociale che neanche il comintern degli anni '20, peccato che negli anni della crisi gli immigrati sono diminuiti in Italia. Nel 2004 erano quasi due milioni, nel 2011 sono diventati quasi 5 milioni, ma chi governava in quei anni? Mi pare la Lega e Berlusconi. Negli anni dei governi tecnici addirittura c'è un calo della presenza di stranieri, poi negli anni del governo Renzi un leggero aumento per arrivare alla cifra di circa poco più di 5 milioni di oggi, più circa 500mila clandestini. Ed è proprio l'immigrazione clandestina a generare insicurezza e quindi premiare i movimenti xenofobi e populisti, non le diseguaglianze economiche e il libbberismo.

Ma per quella sinistra infatuata dei rapinatori sottoproletari alla Cesare Battisti la sicurezza è una cosa da guardare con snobistico fastidio, un tema da "ricchi". Ma se nel 2018 in un mondo globale è normale che ogni paese abbia una quota di stranieri residenti, è chiaro che nessun paese può accettare l'immigrazione clandestina e che la sicurezza è un valore in sè e un bisogno sociale (per usare un termine caro a certi ambienti) che se viene negato (così come viene negato che abbiamo un problema con l'Islam radicale) gonfia le fila degli xenofobi, non la globbbalizzazione e il kattivone Renzie.

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