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mercoledì 15 febbraio 2017
Comunisti e democristiani
Spesso ci si riferisce a Renzi come il rappresentante della nuova Dc, colui che vuole rifare la Dc, insomma il democristiano. La minoranza Dem invece, Bersani e D'alema, sarebbero quelli del Pci, del partito comunista. C'è qualcosa che non quadra in questa ricostruzione un po' schematica e superficiale. Se la forma è anche sostanza bisogna guardare quali erano le regole interne nel partito comunista. Nel Pci era assolutamente vietato contestare, criticare, attaccare il segretario pubblicamente, nel Pci vigeva il centralismo democratico. Ogni decisione presa valeva per tutti, anche per le minoranze, non esistevano formalmente correnti. Alla luce di ciò è evidente che elementi come Bersani e D'alema non sarebbero sopravvissuti in quel partito più di due settimane. Altro che eredi della tradizione comunista. Al contrario nella democrazia cristiana delle correnti, delle pugnalate alle spalle, dei veti incrociati e dei compromessi al ribasso, avrebbero sguazzato a meraviglia, un po' meno Renzi.
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