La vicenda è di per sè noiosa e insignificante, ma se avrete la pazienza di seguirmi, come direbbe Alberto Angela, offrirà degli spunti storici di riflessione interessanti sui trasversalismi del moralismo ormai raschiante in questo martoriato paese. Dunque, è girata voce che una trasmissione di sinistra pagata coi soldi pubblici farà un servizio sui veri o presunti rapporti omossessuali -udite udite a pagamento - intercorsi anni fa ai tempi del governo Renzi tra un collaboratore di un ministro del governo Meloni e altre persone. E chi se ne frega! Direbbe qualsiasi persona che non vive nel medioevo. Eppure è bastato ciò per generare le dimissioni del collaboratore. Perchè? Andiamo subito al dunque perchè su questo blog solitamente mi occupo di temi importanti, ma in questo caso è interessante dispiegare il risvolto sociale del perchè e le sue dinamiche politiche e storiche, che da questo punto di vista hanno la loro importanza. Allora, come volevo dirvi da anni la sinistra ha un unico modo per fare breccia nella base militante ed elettorale della destra, cioè usare i finti scandali, su tutti le olgettine di Berlusconi e le feste private di un libero cittadino, facendone uno scandalo pubblico, per disarticolare il blocco di centrodestra, ma in questo modo svelando il proprio falso e doppio moralismo e chiarendo una volta per tutte che la sinistra è diretta da maschilisti che usano le donne e i gay per i propri fini politici, ma allo stesso tempo intercettando e facendo comunella con una base di destra che è risultata più arretrata dei suoi stessi leaders contemporanei. Qui casca l'asino, come sostengo da anni.
Parlando più in generale e allargando il discorso, dalla mitica questione morale di Berlinguer, passando per tangentopoli, arrivando alle innocue feste di Berlusconi e ora a queste ultime gossipate, l'unico modo che una sinistra disperata ha di mettere in difficoltà la destra e tenere in vita il suo apparato politico-mediatico-burocratico è questo moralismo da beghini, che trova il suo il trait d'union e la regia nel Vaticano. Infatti, perchè il collaboratore del ministro è stato indotto alle dimissioni dalla sua stessa parte politica? A mio modesto modo di vedere perchè i leaders di destra hanno fondatamente paura che questi gossip dati in pasto all'opinione pubblica benpensante - ma anche popolare - facciano appunto breccia pure e persino nel suo elettorato e non solo in quello schizofrenico e nevrotico di sinistra. Vedremo se sarà anche questa volta così, come con tangentopoli e le olgettine, di certo svelano la doppia morale e l'ipocrisia dei pasdaran di sinistra, ma anche una arretratezza di parte del mondo di destra ed anche una sudditanza del mondo dei centristi e dei "riformisti", a parte poche eccezioni.
Quando gli operai del Nord ruppero finalmente con la sinistra all'inizio degli anni '90, sposando il progetto della Lega lombarda, la sinistra pochi anni dopo riuscì a sua volta a rompere la nuova alleanza degli operai con l'imprenditore Berlusconi puntando su tematiche giustizialiste-moraliste, e pure quando poi Berlusconi era agli apici della popolarità negli anni 2000, la sinistra gli tolse la cadrega che Silvio aveva stupendamente pulito da Santoro puntando tutto sul tema del moralismo sessuale, portando così molti elettori ex comunisti ormai andati a destra a votare invece un movimento di estrema sinistra come i 5 stelle che facevano finta di attaccare la sinistra, ma in realtà attaccavano solo Berlusconi e Renzi e poi si sono alleati con la sinistra, come abbiamo visto e svelando la propria vera natura. Insomma, sembrano tutte stronzate per viperette reportiste, ma poi ci danno lo spunto per capire la natura del consenso in questo povero e bel Paese, o di una parte di esso.
E la Meloni? Questa piccola e coraggiosa donna, sempre attaccata da piccole e meschine donne può diventare grande nella Storia solo uscendo dai fuochi incrociati; Quali sono questi fuochi? Il fuoco amico che la vorrebbe ancorata al passato, il fuoco di sinistra che la vuole inchiodare sulle sue contraddizioni, ma che poi al contrario sono le loro contraddizioni -come abbiamo visto sopra - il fuoco dei falsi amici che come Patria non hanno l'Italia, ma il Vaticano.
Cosa fa la destra allora? La Meloni va alla mostra su Berlinguer organizzata dalla sinistra rendendogli, anche giustamente, omaggio. Poi l'editore di Libero regala una pacca di soldi alla Fondazione Gramsci, bei gesti, di apertura e mano tesa, non ricambiati tra l'altro, ma che dimostrano allo stesso tempo un complesso d'inferiorità rispetto alla egemonia culturale di una sinistra che però non ha patenti di democraticismo e liberalità da rilasciare, anzi. In più assistiamo a quella incapacità della destra contemporanea di schierarsi apertamente e fino in fondo con Israele, ma lo fa solo in parte, una cosa anche questa che però solo parzialmente ed erroneamente possiamo considerare come un riflusso di una destra del passato, ma al contrario sopratutto invece come una sottomissione alla egemonia culturale della sinistra e un condizionamento del Vaticano, ambedue schierati contro lo stato ebraico.
Le ultime elezioni in Liguria però ci danno indicazioni diverse, la sinistra giustizialista e moralista perde, sarà anche perchè non hanno voluto la stampella di centro, sarà anche per i conflitti interni all'estrema sinistra grillina, ma intanto vince un centrodestra che però a suo modo non ha avuto il coraggio di difendere compatto Toti per opportunismi elettorali che poi si è visto non ce ne era bisogno, anzi al contrario. L'Italia sta cambiando?
N.B E alla fine la trasmissione rinuccita è andata in onda, senza nessuno di quello che avevano promesso, ma è servito a fare due milioni e mezzo di spettatori col prurito, saranno stati contenti di scoprire che il ministro in gioventù militava in formazioni neofasciste, che già si sapeva, d'altra parte in quegli anni comunisti e fascisti facevano proselitismo tra gli adolescenti, mai visto invece un banchetto di liberali fuori dal liceo, forse perchè un liberale non si sognerebbe mai di andare a indottrinare i minorenni come fanno i rossobruni, alla fine Rinuccino nega l'omofobia, ma allora perchè non ha fatto una trasmissione per difendere il collaboratore del ministro contro l'omofobia della destra invece di attaccarlo? Ecco, questo è il punto.
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