L'ultimo stadio di quel gran simpatico manicomio a cielo aperto chiamato sinistra è, udite udite, la crociata contro gli affitti brevi, meglio noti come airnb. Questi, pensate, sarebbero la causa dello spopolamento dei centri urbani, a detta loro. Ma è vero? E' davvero così? A dire il vero è una cosa che fa a pugni con la logica della realtà e la razionalità, visto che casomai gli airnb sono una causa di ripopolamento, nel senso fisico del termine, creando nuovi residenti, seppur a medio-breve termine, mentre altresì sono la miriade di appartamenti sfitti nelle città (si contano ben centomila a Milano) la causa di spopolamento. Un fenomeno questo che inoltre avviene da decenni, possiamo dire è già avvenuto ormai, è già successo ben prima degli airnb.. E quindi? Ma guarda un po' la sinistra lo scopre solo ora per far leva alla sua ennesima santa battaglia e attaccare queste forme evolute di Bed&breakfast. E qui viene il divertimento, amici. Il problema per la sinistra allora è evidentemente quale ripopolamento. In questo caso ci sono troppi americani o in generale bianchi occidentali che scelgono questa forma di residenza temporanea, i famosi turisti "vandali" che si fanno un tuffetto innocuo nelle fontane come facevano le dive nei mitici film degli anni '50, sono finiti invece i bei tempi dei mafiosi russi con la pistola in tasca che venivano ad abitare i centri urbani, ora ci sono rozzi americani che magari votano pure Trump e osano non leggere i libri di Michela Murgia e Corrado Augias. Se invece gli airnb fossero popolati in maggior misura da arabi o africani, già per loro ci sarebbe ben poco da lamentarsi, credetemi. Quindi c'è del razzismo in sinistrandia? Razzismo al contrario, chiamatelo come volete, alla rovescia, ma sempre razzismo è, eccome se lo è. Ma questo è l'aspetto ideologico-razzistico e identitario (si anche la sinistra ha i suoi identitarismi anche se non lo ammette) che mobilita i pecoroni rossi xenofobi. Altra cosa che e soprattutto i neomarxisti non possono tollerare è però che questi airnb nascono dall'iniziativa individuale e privata di singoli e famiglie. E qui entriamo nella struttura. No, non ci sono cooperative rosse a "regolamentare" queste attività, ohibò, ma per giunta orrendi piccoli-borghesi che hanno osato diventare proprietari di un immobile con i risparmi di una vita e farne una piccola impresa imprenditoriale. Una cosa che i comunisti proprio non sopportano e non possono accettare. Si iniziano a congiungere i tasselli allora, c'è quindi una logica in questa follìa. Il turismo è il petrolio dell'Italia come qualcuno ha detto, e i talebani rossi la ricchezza come sempre la vogliono nazionalizzare e collettivizzare, cioè mangiarsela tutta loro, senza stare troppo a girarci intorno e per dirla in maniera diretta. Mentre chi crea ricchezza va demonizzato, odiato, deriso, denigrato. Prendi quindi un prosaico fine, rivernicialo di nobili intenzioni e ideali, metti all'indice e alla pubblica gogna il cattivone da depredare e depauperare, il turista "vandalo" da regolamentare e la storia si ripete. E' sempre la vecchia caccia al tesoro dei pirati. E' sempre quella amici cari. Prima c'era la caccia al grande tesoro, il grande Capitale, poi con quello i sinistri ci vennero a patti, e hanno creato il capitalismo di stato, capitalisti e comunisti coi soldi pubblici, col culo-degli-altri- per dirla alla savonese, e infatti ora preparatevi ai grandi Hotel da una parte e agli airnb collettivizzati in salsa coop dall'altra che convivono insieme.. E' iniziata allora la caccia al "tesoretto", (ricordate?) ai tanti piccoli tesori che sommati insieme fanno il Nuovo Grande Tesoro, sono i tesoretti dei patrimoni famigliari, delle piccole e medie imprese, delle nuove attività imprenditoriali, nati da una società liberaldemocratica che i comunisti odiano e vogliono o controllare e in fine ultimo distruggere. Attenzione, pirati in vista. La caccia al tesoro è (ri)cominciata.
P.s Eppure un certo Togliatti insegnò che l'attacco delle cooperative rosse ai piccoli-medi mezzadri aveva spinto questi nelle braccia del fascismo, che poi si alleò con gli agrari.
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