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lunedì 9 settembre 2024

Comunisti che si spacciano per liberali, liberali bollati come fascisti

Il comunismo è la più alta forma di capitalismo monopolistico conosciuto nella storia. Nel comunismo realizzato esiste una sola azienda che se riesce si forma a livello globale, lo Stato, facendo credere ai suoi dipendenti-schiavi-sudditi di essere loro i proprietari della ditta e di essere cittadini della patria-mondo eliminando ogni concorrente con ogni mezzo, democratico, riformista o violento che sia. Nella fattispecie della penisola si è sviluppata negli ultimi decenni una particolare forma di comunismo che si riassume in un mix di troschismo all'italiana e di berlinguerismo santificato. Troschi odiava la democrazia, era antistalinista  solo perchè era più stalinista di Stalin, perchè Stalin non era abbastanza stalinista, ed anche i troschisti all'italiana lo sono, ma ci mettono una facciata di libertarietà promo domo sua. Berlinguer, altrimenti, era più togliattiano di Togliatti, tra le altre cose nel suo tentativo di matrimonio sado-masochista col Vaticano e la Dc, ma i figli di Berlinguer ne fanno una icona "liberale" che sarebbe stata secondo loro sulle barricate di Budapest nel '56, cosa totalmente falsa e antistorica. Oggi ci troviamo il comunismo in casa nostra, invece da Lenin fino al crollo dell'Urss i comunisti consideravano l'occidente ormai perso, la classe operaia ormai integrata nel sistema capitalistico, bisognava quindi costruire il socialismo fuori dall'occidente, così Stalin concordò il patto di Yalta con Churchill e Roosvelt, ma dal '68 ricominciò il fermento anche nell'ovest, a cui dopo il 1980 alla fine attecchì anche Berlinguer, dandogli quell'aurea pacifica e rassicurante, fu lui il primo a teorizzare una base sociale non più di classe, ma di genere, generazionale, anche se non ancora per orientamento sessuale e di immigrati di seconda generazione, quello arriverà dopo. All'inizio degli anni 90 però ci fu il crollo dell'Urss, con cui i comunisti italiani non avevano realmente rotto come si crede, anzi, con Gorbacev era tutta un'altra musica, si ritornava a propagandare il comunismo dal volto umanista in occidente, ma poi venne la ritirata strategica degli anni '90, dove al patto di Yalta si è sostituito persino l'ammissione del capitalismo nei paesi socialisti, però attenzione al fine di accumulare le forze produttive, poi i marxisti-leninisti (ideologia ufficiale nel 2024 del regime cinese) hanno operato una controffensiva, come diceva Lenin, fare un passo indietro per poi farne due in avanti, ricordate la Nep negli anni '20 del secolo scorso? Dalla fine degli anni 2000 è cominciato l'attacco al cuore dell'Occidente. Accumulate le forze produttive, ora la Cina comunista tenta l'assalto agli Usa puntando sull'elezione di Kamala Harris, dopo aver dato già un primo scossone con Obama, che ha rotto la storica alleanza con Israele per sottomettersi all'Iran, vassallo della Cina in Medioriente. Trump è l'ultima resistenza contro l'invasione islamico-comunista. I suoi difetti? Ne parlano già diffusamente in maniera ossessiva tutti i media. Concentriamoci sui suoi pregi. Un governo Trump vuol dire rilanciare l'economia abbassando le tasse alle imprese e agli imprenditori, costringendo i banchieri rossi a tagliare i tassi d'interesse, meno inflazione (con lui al governo non ha mai superato il 3%), più libertà al ceto medio in tutti i sensi, un condottiero popolare contro gli invasori e a difesa del lavoro e del territorio, mettere il freno al conformismo politically correct autoritario delle strabordanti elites intellettuali. Ad ogni modo il peggior Donald Trump è meglio della miglior Kamala Harris. Una America di nuovo grande, che però non si impelaga in guerre-pantani, ma allo stesso tempo non si isola ma impone la sua pace giusta e non la pace finta dei pacifisti filo-comunisti, è un beneficio per tutti i coloro che hanno a cuore i valori occidentali nel mondo, sopratutto in questa Europa islamizzata e antisemita.

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