Fasciocomunisti, rossobruni euroasiatici duginiani, cattocomunisti, terzomondisti filoislamici e filopalestinesi, grullopidioti, paranoici novax, fintipacifisti pseudoequidistanti, d'alemiani proHamas, destroidi proRussia, falsi liberali, sinistroidi gretini, l'Italia è infestata da una minoranza trasversale rumorosa e invadente, unita dall'odio per gli ebrei e l'America e dall'ammirazione per le dittature convinti che le democrazie siano finite, ma l'avventata mossa dello zar alcolizzato gli può dare una ripassata per i prossimi venti anni. La democrazia liberale, quella vera e non quella parasocialista-comunista della costituzione togliattiana, vince sempre, alla faccia dei profeti di sventura, degli opportunisti, dei falsi amici dell'occidente e dei cavalli di troia.
Blog che si occupa di geopolitica, politica italiana, storia del comunismo, della sinistra italiana e osservatorio sui movimenti estremistici e sul nuovo antisemitismo
lunedì 28 febbraio 2022
Gli ucraini rimangono e resistono
Tre milioni di mamme con bambini piccoli su una popolazione di 44 milioni lascia il paese, decine di migliaia arrivano in Italia accolti come figli dal grande cuore italiano, ma tutto il resto rimane a combattere contro la protervia russa, scoperti alle spalle dalla vigliaccheria dei burocrati europei, ma coperti dalle armi inglesi e americane e in parte italiane, questa è una resistenza di popolo di cui non possiamo neanche capire, possiamo solo inchinarci, siamo di fronte alla vera Europa, con capitale a Leopoli e Kiev. La Kiev dell'anno mille è roba del passato che non può essere strumentalizzata dai politici, che dimenticano la carestia genocida del grano imposta da Stalin e la lotta per la indipendenza dalla Russia. L'Ucraina di oggi è un'altra cosa, è Europa, più della Prussia attuale russificata e cinesizzata e gretinizzata, dominata per anni da una agente della Stasi come Merkel, o dell'Italia dei Conte, dei Prodi, dei D'alema e dei Salvini come sempre coi piedi in due scarpe. Draghi riporti l'Italia e l'Europa nell'alleanza atlantica e difenda l'Ucraina.
domenica 27 febbraio 2022
Ucraina resiste, Europa codarda o si sveglia?
Non si può dire solo stop war, ma serve schierarsi col popolo ucraino che combatte, condannando l'invasione russa. Noi siamo degli europei codardi, l'America e l'Inghilterra quantomeno schierano gli uomini in consistente numero ai confini, mentre la Germania faceva i gasdotti con la Russia, l'ex leader socialdemocratico Schroder è un dipendente di Gazprom, l'Italia ha frenato sulle sanzioni. Gli ucraini sono eroi, baluardo dell'Europa vera, che non viene fatta entrare in Europa dai burocrati che volevano far entrare la Turchia in Ue. Noi siamo solo dei bambocci con un esercito virtuale di nerds di sfigati e falliti che dietro una tastiera tifa per la Russia o di ipocriti pacifisti. Ma qualcosa si muove anche in Europa, l'uscita di scena della migliore amica di Putin e della Cina in Europa, la ex DDR Merkel, ha portato al blocco del gasdotto Russia-Germania grazie al nuovo premier tedesco, mentre in Italia Draghi denuncia l'imprudenza dei governi precedenti (per dabbenaggine o voluta) di legarsi mani e piedi al gas russo e finalmente rifornisce di armi gli ucraini dopo i primi tentennamenti.
Ma come dice qualcuno ora forse questa situazione ci può chiarire che Greta e tutto il mondo retorico della sostenibilità-inclusività-transizione eco è un nemico dell'occidente, e finalmente si torna a parlare di carbone, trivellazioni nel mediterraneo, centrali nucleari, per uscire dall'assurda e come detto imprudente dipendenza dal gas russo. Il prossimo step sarà riportare la produzione materiale e tecnologica dalla Cina all'Europa.
Attenzione anche a quei pacifisti che dichiarano solidarietà al popolo ucraino ma non vogliono rifornirgli di armi per difendersi. Non dimentichiamo che il pacifismo contemporaneo fu una invenzione di Stalin ai tempi del patto Molotov-Ribbentropp per sostenere l'invasione di Hitler dell'Inghilterra.
Il comunismo è morto, ma l'egemonia culturale comunista è più viva e vegeta che mai, ci dicono che bisogna rispettare l'autodeterminazione del popolo del Donbass, ammesso e non concesso che il Donbass sia russo o i filorussi non abbiano cacciato tutti gli ucraini in questi anni, che giustificazione avrebbe invadere tutta l'Ucraina e non "liberare" solo il Donbass?
"Denazificare" l'Ucraina dice Putin, ma il presidente ucraino è ebreo, i russi bombardano il memoriale della Shoah, l'estrema destra in Ucraina conta il 2%, mentre i fascisti e i nazisti di casa nostra fanno tutti il tifo per Putin. Siamo in pieno patto Molotov-Ribbentropp rosobruno, coi fascisti proPutin, i comunisti giustificazionisti, poi c'è l'area cuscinetto dei finti pacifisti, dall'altra parte un centrodestra confusionario che non ha mai avuto bussola.
giovedì 10 febbraio 2022
Basta odio, tanto odio
La sinistra imputa tutte le disgrazie del mondo al nazionalismo, quindi eliminato quello, a suo dire, vivremmo nel mondo del candore e dell'amore. Il richiamo a fascismo e nazismo è però antistorico, perchè ambedue i movimenti potevano definirsi alle origini costole della sinistra, non certo come nota di merito, ma nei suoi più retrivi aspetti demagogici, sia in senso anarcoide che in senso socialista-comunista. Il nazionalismo altresì si ricongiunse a loro dopo o come reazione al pacifismo integralista che dipingeva e tutt'ora dipinge in maniera riduttiva la prima guerra mondiale come un'assurda carneficina o uno scontro interimperialistico. Le fallaci tesi del Vaticano e di Lenin portarono tanti liberali e sinceri patrioti democratici nelle mani dei fascismi, poi Togliatti e Stalin riuscirono a riportarli nelle loro mani, riappropriandosi del patriottismo, ma solo per strumentalizzarli. Il '900 vide così i liberali estromessi dalla centralità politica che avevano avuto nell'800 e sballottati tra opposti radicalismi e melliflui democristianismi.
Ma ci sono tanti odi che, oltre al revanscismo nazionalistico, certamente da stigmatizzare, al contrario da parte sua la sinistra alimenta, senza probabilmente nemmeno accorgersene: l'odio di classe, o più in generale l'invidia e l'odio sociale, che non è solo contro i supericchi, ma spesso ancor di più contro i ceti medi, anzi coi superricchi la sinistra condivide una visione beata della globalizzazione e l'universalismo; poi l'odio ideologico, dato dall'incancrenimento e l'affezione intellettuale alle proprie tesi distrutte dalla Storia, ma anche l'odio razziale cammuffato da terzomondismo e lotta anticoloniale (le ultime nauesabonde dichiarazioni di Whoopi Goldberg sugli ebrei ne sono una certificazione ultima e a prova di smentita), che ci riportano ai tempi del fanatismo religioso.
martedì 1 febbraio 2022
C'è colonialismo e colonialismo
La grande capacità dell'Inghilterra di mantenere rapporti amichevoli con le sue ex colonie, dagli Stati Uniti all'India, dall'Australia alla Nuova Zelanda all'Irlanda, dimostra come c'è colonialismo e colonialismo, e come ammetteva lo stesso Marx, seppur dal suo punto di vista in chiave classista, il colonialismo non è sempre reazionario ma può essere fonte di progresso, portatore di diritti civili , individuali, democrazia, come la stessa "invasione" americana dell'Italia durante la seconda guerra mondiale dimostra, anche se questo manda in cortocircuito la sinistra italiana, ma anche la destra per due versi opposti. Ma c'è colonialismo e colonialismo, quello tedesco portò morte, distruzione, sterminii, quello francese razzismo, schiavismo, quello arabo-mussulmano anche schiavismo, sottosviluppo, come quello ottomano. Il colonialismo cinese invece porta sfruttamento del lavoro, bassi salari, quello russo fanatismo paranoico, violenza.
In termini di principio il colonialismo e l'imperialismo sono sempre sbagliati, come la stessa globalizzazione in termini universalistici, oltre il normale rapporto di import-export e interconnessione, ma intesa come utopismo assolutistico, però poi bisogna saper distinguere, come abbiamo visto, in base a quali contenuti ci sono al suo interno.