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lunedì 21 luglio 2025

Chi vuole bene a Milano e chi no

Non sono soddisfatto, parlando in generale, dell'operato del sindaco Sala, ma solo chi odia Milano può godere delle sue recenti disgrazie. L'idea che un'inchiesta della magistratura determini le sue eventuali dimissioni mi fa orrore. In democrazia sono i cittadini a mandare a casa il sindaco, nei regimi rossi o neri si eliminano gli avversari politici per via giudiziaria e con la scusa della corruzione, ma questo vale sia per la destra che la sinistra. Non mi interessano nemmeno le speculazioni politiche, ma il destino di migliaia di famiglie nelle case e lavoratori dei cantieri, ben più importante, che vedono il proprio futuro in pericolo. In pratica la sinistra ha speculato su Toti in Liguria e ora che fa una parte della destra? Specula su Sala a Milano. Un non-visione miope e a breve termine che consegna la democrazia nelle mani dei magistrati. Vedere Fratelli d'Italia e la Lega fare combutta con l'estrema sinistra urlando dimissioni per puro profitto politico mi fa riflettere, per fortuna a livello nazionale la Meloni ha avuto una posizione diversa, ma questo dà credito a chi dice che la Meloni è un leader importante ma a capo di un partito immaturo. Sempre rimanendo nelle tristi questioni politiche è chiaro che la vicenda di Milano comprova che non si può tenere insieme la sinistra riformista e la ecosinistra estrema, in questo c'è il fallimento, ma solo politico, di Sala e non solo di Sala, anzi, della Schlein. Sono molto preoccupato per il futuro di Milano, per le famiglie che hanno comprato una casa, per i lavoratori dei cantieri, molto meno per chi cerca un profitto politico, preferisco il profitto economico per tutti. Prenderò nota alle prossime elezioni su chi vuole bene a Milano e chi non vuole bene a Milano. Liberiamoci degli ecotalebani, certamente e prioritario, ma anche di una certa destra che almeno a livello locale si dimostra rozza e avida di potere, speriamo non a livello nazionale.

venerdì 27 giugno 2025

Gli ecopacifinti a favore del nucleare iraniano e tutti gli altri in fila

Eccoli qui, sono sempre loro, sono gli onnipresenti sui media, nelle università, nel mondo del cinema sovvenzionato, sui palchi dei concerti, ma sempre meno nel paese reale, per fortuna a dire il vero. Sono sempre loro comunque, ma di chi stiamo parlando? Ovvio, degli immancabili social-ecologisti gretini rigorosamente a favore del nucleare iraniano, che manco dirlo non è nemmeno a fini civili, ma serve invece per costruire una bomba atomica per sterminare gli ebrei, eccoli qui allora i pacifisti finti, i piccoli fans dei nuovi Hitler con la barba, anche loro come il baffetto nascosti nei bunker e nei tunnel da bravi codardi, mentre usano la popolazione all'aperto come scudi umani, ma ecco che arrivano anche le femministe di sinistra, ecco che spuntano, le lorsignore che se ne fregano della condizione delle donne nei paesi islamici, forse aspirano a fare le schiave dell'Isis e degli altri Imam, oppure a godere dei benefici dell'occidente democratico insultando la prima donna premier d'Italia e sua figlia, per non farsi mancare nulla. Non è finita, perchè abbiamo anche quelli medioevali del kilometro zero, però i dazi dell'Unione europea ai nostri agricoltori per loro vanno bene, tutti in piazza con la bandierina blu quindi, a manifestare contro il sovranismo danneggiando i nostri produttori, ma eccolì lì anche quei altri che compaiono sullo sfondo, abbiamo anche gli ecosalutisti pseudoscientifici, non ci facciamo mancare nulla, che ci vogliono dire cosa dobbiamo mangiare, come dobbiamo consumare, tra un po' come ci dobbiamo vestire, ma non dimentichiamo pure quelli che fanno il processino con lo sguardo torvo al modello di sviluppo occidentale, che per inciso gli ha e ci ha dato benessere e libertà, strumentalizzando i cambiamenti climatici, ma della Cina che inquina a più non posso, schiavizza gli operai, ha un regime antidemocratico, non dicono una parola, indi delle belve islamiche in Iran e in Palestina sono i loro primi tifosi. 

Sono una burletta certo, fanno ridere, ma il problema serio è che sono gli utili idioti nel cuore dell'Occidente di regimi per nulla comici come quello iraniano, quello cinese, quello di Hamas a Gaza, per dirne solo alcuni. Infatti anche in queste dittature ridono di loro, sono proprio loro a definirli utili idioti dei loro fini, come Lenin definiva i comunisti collocati in Occidente a suo tempo, ora però non sono più rossi, ma rosa, arancioni, fucsia, multicolorati, hanno dato una maschera dal volto umano al loro sanguinarismo rosso, solo che poi le conseguenze rischiamo di subirle noi qui, ma sopratutto i popoli che si ribellano là, ma anche i nostri lavoratori, i nostri imprenditori quà. Insomma, sono i qui quo qua dell'imbecillità, il prodotto del fallimento della scuola pubblica cattocomunista anche, i figli e i nipotini radicalizzati, fanatici e ignoranti dei vecchi nonni sessantottini decrepiti. Sono una minoranza, certo, se si può ancora votare perdono sempre infatti, ma hanno molto potere, occupano togliattianamente (anche se la maggior parte di loro Togliatti non sa neanche chi sia) tutti i centri di decisione non eletti dal popolo, le corti costituzionali, le cassazioni, la presidenza della repubblica, i Tar, la magistratura, le sovrintendenze ambientali, occupano i giornali, la tv pubblica, la scuola pubblica, l'associazionismo, il noprofit che poi di profit ne fa eccome, ma non si può dire.

Immancabili, non ci siamo dimenticati di loro, i sindacatini rossi, quelli ancora rossissimi, infatti invece di fare battaglie per il giusto salario e i diritti dei lavoratori, pensano a scendere in piazza per fare scioperi politici contro l'America, Israele, fanno referendum fallimentari con sperpero di denaro pubblico solo per cancellare le leggi di Renzi che invece con tutti i loro limiti hanno creato occupazione e un minimo di sviluppo in questo paese, tutto in ultima analisi per fare le loro battaglie settarie e gruppettare contro i pochi riformisti rimasti a sinistra e non da ultimo regalare la cittadinanza italiana a chiunque solchi i nostri confini, sperando così di crearsi una nuova clientela prima che i loro iscritti pensionati li abbandonino, mentre da par loro sono trincerati nei loro solchi e confini ideologici e nel loro poterino burocratico. 

Non c'è che dire, a sinistra si riempiono la bocca, per dare e darsi grandi arie, di belle parole, quali come inclusione, pace, uguaglianza, diversità, diritti, tutto a targhe alterne e monodirezionale però. L'inclusione serve solo a escludere i problemi reali, le problematiche, chiunque non la pensi come loro, la pace serve a tenere al potere i tiranni e disarmare l'occidente armando i suoi nemici, l'uguaglianza è la solita arma a doppio taglio, serve a imporre la loro omologazione ideologica, mentre l'unica cosa che dovrebbe essere uguale, la legge, loro invece la usano per scarcerare rapinatori, stupratori, scafisti e per incarcerare gli avversari politici. Ci sono anche quelli che producono spot e slogan a iosa, non ci siamo dimenticati di loro, sempre in prima fila con le loro campagne contro il razzismo, parola ormai svuotata di contenuto e usata per andare a colpire chiunque difenda i valori liberali e occidentali, ma i primi razzisti sono loro, razzisti contro tutto ciò che è bianco, maschio, non di sinistra, innanzitutto. 

Ma non paghi hanno occupato anche le feste nazionali, svilito l'antifascismo, il 25 aprile, che da festa patriottica per celebrare la liberazione dell'Italia dalla Germania nazista che aveva orrendamente generato l'olocausto antiebraico, l'hanno fatta diventare un corteo caciarone e teppista contro la destra, ma contro gli ebrei persino, immaginatevi il delirio, senza vergogna, inneggiando pure a chi durante la seconda guerra mondiale stava con Hitler, come i palestinesi mussulmani. 

La democrazia? Il voto? La libertà d'opinione, d'espressione, quella individuale? Sempre più a sinistra mostrano un aristocratico fastidio verso di esse, come bambini viziati che portano il pallone alla partita, indi se perdono le elezioni vogliono andarsene col pallone, poi all'occorrenza ci sono sempre i paletti della costituzione "più bella del Mondo" per limitare la sovranità popolare - però nel mondo nessuno se la caga - per fare i loro governi di palazzo e tecnocratici. Come piccoli padreterni accettano le opinioni solo se coincidono con le proprie o sono strumentalizzabili, la libertà poi, quella proprio non hanno mai potuto sopportarla, figuriamoci quella individuale, per loro è sinonimo di cattivo egoismo e liberismo, ah il liberismo, non parliamone, in Italia non c'è ne è traccia, ma è lo spauracchio per dirottare il malcontento di chi guadagna poco e sta male, un modo per mascherare il loro odio per la libertà politica, di parola, è attaccare la libertà economica, l'iniziativa privata. 

mercoledì 18 giugno 2025

Gli interessi economici del qualunquismo pacifista a tutti i costi

La vulgata dice che le guerre si fanno per interessi economici. Non lo so, ma possiamo altresì tranquillamente dire che il pacifismo ha altrettanto forti interessi economici. Quale interesse ha l'Italia, per fare un esempio, infatti, per mantenere buoni rapporti pacifici con un regime sanguinario e feroce come quello della repubblica islamica dell'Iran, se non quelli dell'Eni, l'azienda petrolifera italiana, per dirne uno? Sia chiaro, dal mio punto di vista gli interessi economici non sono il diavolo, sono legittimi, ma perchè non vedere che anche il pacifismo ne ha i suoi e dipingere invece il mondo diviso tra buoni pacifinti e cattivi guerrafondai? Siamo tutti per la pace, ma poi c'è il pacifismo peloso delle anime belle, quelle che fanno finta di non vedere che l'Iran sta costruendo la bomba atomica per sganciarla contro Israele e che non ammettono il diritto di Israele ad esistere e difendersi, quelle che fanno finta di non capire che in guerra ci siamo già anche noi, è iniziata 50 anni fa con l'invasione islamica e il terrorismo. Alla base di tutto c'è la negazione al diritto di esistere di Israele, che per inciso è uno stato democratico, multietnico, multireligioso, dove i gay e le donne vivono liberamente. Siamo allora di fronte ad una ipocrisia putrescente, fraudolenta, marcia, ma anche ad una ignavia codarda di chi ha paura degli islamici ma pensa che se li lasciamo sterminare gli ebrei ci lasceranno in pace a noi, o forse gli va bene che ci impongono la loro legge a casa nostra, contro la libertà, i diritti delle donne, dei gay, degli uomini liberi. Un'altra delle cose più stupide e assurde che si possono sentire è che Trump sarebbe un guerrafondaio. Se Trump potesse starebbe fuori da ogni conflitto, ha fatto di tutto per evitare di partecipare ad ogni guerra ed ogni conflitto, solo gli ignoranti pensano il contrario, basta seguire la politica internazionale ogni giorno e non solo quando ti arriva sull'uscio di casa, ma se vuoi evitare la terza guerra mondiale devi agire anche nel geolocale e questo Trump lo sa, i qualunquisti di sinistra (ma anche purtroppo ancora qualcuno a destra) no o fanno finta di non saperlo, confidando che se gli ebrei vengono sterminati noi poi potremo vivere tranquilli e magari sottomessi alle loro regole, che forse anche a qualche cavallo di troia in occidente piacerebbe.

lunedì 16 giugno 2025

I gay, le donne e gli immigrati si ribellano alla sinistra filoislamica

Per anni la sinistra ha usato le minoranze per fare una somma algebrica contro l'occidente democratico, liberale e capitalista, contro i popoli occidentali. Perchè per la sinistra gli essere umani sono numeri, sono base sociale, sono pedine per continuare a tenere il loro poterino. Ma ora i nodi vengono al pettine, le contraddizioni esplodono, questa sinistra filoislamica, schierata con gli oscurantisti retrogradi che tengono il potere in Iran, schierata con le belve di Hamas in Palestina, che usa il suo popolo come scudi umani e uccide donne e bambini, opprime le donne, i gay, le lesbiche, schiava in ultima analisi del regime comunista cinese, ha gettato la maschera. Sempre più donne, gay, lesbiche, immigrati, si rifiutano di essere strumento della loro perversione ideologica. Vogliono vivere liberi e non essere strumenti di falliti della storia. Negli ultimi venti anni gli islamo-nazi-comunisti hanno provato a spruzzare la loro coda velenosa contro la libertà dei popoli, ma ora hanno le ore contate. Il serpente va ucciso dalla testa, come sta facendo Israele, ma anche dalla coda dei cavalli di troia che si annidano in Occidente. E questo è compito nostro.

domenica 8 giugno 2025

Italia, la sinistra non se la fila più nessuno

Siamo in Italia, ma potremmo essere in un qualsiasi altro paese dell'occidente perchè i referendum di oggi lo hanno detto chiaro: La sinistra del filo-cinese e del clientelare Conte, la sinistra degli eco-pacifinti Bonelli e Fratoianni, la sinistra del nulla cosmico da movimento studentesco della Schlein, non se la caga più nessuno. Lo hanno certificato questi referendum dove questa accozzaglia di disperati voleva cancellare le leggi che ha fatto Renzi al governo, obbiettivo fallito, gli italiani evidentemente apprezzano le leggi di Renzi. Lo hanno certificato questi referendum che questa sinistra voleva far diventare anche un referendum sul governo, volevano contarsi e sono rimasti in pochi, poverini. Sono andati a votare in quattro gatti, qualche sessantottino decrepito, qualche cinquantenne esaurito e nulla più. Il governo Meloni per il popolo sovrano, allora, ha l'approvazione della stragrande maggioranza degli italiani e udite udite, il governo Renzi non ha fatto così male, sempre per gli italiani. Così il popolo ha scelto, rivendicando il diritto di ignorare questa pagliacciata. Tutti al mare a divertirci, ed ora godiamoci in poltrona le intemerate delle prefiche offese sul popolo qualunquista e ignorante, sulla crisi della democrazia, godiamoci le crisi isteriche delle maestrine di sinistra, tutto da godere. Pop corn. Piazze piene, urne vuote, spiagge felici.

venerdì 6 giugno 2025

Per una controffensiva liberale e occidentale

I pacifisti ci dicono che la democrazia non si esporta. Certo, la democrazia forse non si esporterà, però guarda un po' in Italia è andata proprio così, gli angloamericani l'hanno esportata, e inoltre questo non vuol dire che le dittature hanno ragione. Il problema reale però - al di fuori degli slogan di sinistra sulla democrazia che non si esporta - è scegliere i referenti democratici giusti in loco, sul territorio. I terzomondisti ci dicono che in certi paesi in loco non ci sono, che questi popoli vogliono monoliticamente il loro dittatore e questa è la loro cultura, che poi sarebbe da parificare con la cultura liberale e occidentale in nome del multiculturalismo, ma poi per loro la democrazia occidentale va pure abolita. Invece sicuramente sappiamo che per esempio, nello storico-concreto, Obama in Iraq ha scelleratamente dato il potere alle milizie filoiraniane, questo è un po' come se dopo la seconda guerra mondiale gli angloamericani, una volta liberata l'Italia, avessero dato il potere ai comunisti, i quali volevano instaurare un'altra dittatura dopo quella fascista, come hanno fatto gli sciiti in Iraq. In Italia al contrario, come in Giappone e Germania, le truppe alleate scelsero i referenti giusti e in più mantennero gli stivali sul territorio e speriamo continuino a mantenerli, non tirando troppo dalla parte di un isolazionismo emerso negli ultimi anni, che comunque è ampiamente comprensibile visti gli eventi degli ultimi decenni. Negli anni '40 gli angloamericani scelsero di sostenere i Saragat, i De Gasperi, Einaudi, e non per carità Togliatti, questa fu la scelta giusta. Il vero problema allora, care anime belle e non sinceri democratici, non è l'interventismo democratico, ma la scelta dei referenti in loco e una linea coerente. 

Gli schizofrenici liberal-comunisti accusano Trump di essere un guerrafondaio imperialista e allo stesso tempo, pensate, lo accusano di voler abbandonare la Nato e l'Europa. Sono per metà liberali e per metà comunisti, ma le due cose proprio non si conciliano e non comunicano, proprio come nella schizofrenia.

Oggi il nulla cosmico della sinistra globalista ci vorrebbe sottomettere alle autocrazie orientali ed ai fanatismi religiosi - quello ecologista e quello islamico - mentre le nazioni, i confini e la loro sovranità democratico-popolare diventano sempre più la trincea in difesa delle libertà e della democrazia, senza dimenticare la difesa del locale. Allora bisognerebbe costruire una nuova linea del Piave, ma anche una controffensiva culturale contro l'invasione islamica e quella cinese, colpendo i loro cavalli di troia che si annidano tra noi come serpi in seno, favorendo al contrario quell'immigrazione integrata, di chi aiuta i nostri anziani, le nostre famiglie, la nostra produzione e il nostro sviluppo, perchè in primis da par loro aderiscono invece ai valori occidentali. Però la realtà è complessa, ci sono tanti arabi, per esempio gay e lesbiche, che scappano dai paesi islamici e dalle loro persecuzioni, accogliamo anche loro, dimenticati e abbandonati dagli attivisti del gay pride e dai fascisti di sinistra, sempre pronti ad ungere gli imam e le dittature terzomondiste, e respingiamo senza paura di essere tacciati di razzisti chi ci vuole sottomettere e invadere.

Cruciale in questo senso è la difesa di Israele, senza se e senza ma, contro le menzogne e le mistificazioni dei media che dipingono gli ebrei come dei mostri, bisogna stanare i finti equidistanti in questa guerra di civiltà, contro il finto buonismo, contro gli antisemiti cattocomunisti, la difesa dello stato ebraico è ormai diventata la cartina di tornasole tra la civiltà e la barbarie, tra il coraggio e la codardìa. Chi difende Israele oggi è dalla parte giusta della storia, chi in occidente sostiene hamas e i palestinesi è malato e odia sè stesso e nella migliore delle ipotesi non sa neanche di cosa parla, nella peggiore vuole la distruzione dell'occidente e dei suoi valori, oltrechè la distruzione di se stesso. La posta in palio è la libertà, la democrazia, il rispetto dell'individuo e del privato. La sinistra sminuisce e disprezza questi valori dicendo che in occidente ci sono però le disuguaglianze, ma andassero a vedere le disuguaglianze che ci sono fuori dall'occidente, ben più enormi, prima di dare lezioni da maestrine.


giovedì 29 maggio 2025

La sicurezza è un diritto dei più deboli, il governo Meloni lo difende coi fatti

Il decreto legge per la sicurezza del governo Meloni, al voto in questi giorni in parlamento, si occupa della difesa dei più deboli, dei più indifesi, di chi soffre. Non entro nel merito della sua efficacia ne' nei dettagli della legge, che vedremo nella sua applicazione e nella sua lettura più approfondita, ma è chiaro l'intento politico e sociale. Difendere i poveri che si vedono occupata la loro casa popolare dai prepotenti e dagli abusivi, difendere gli anziani e gli indifesi, rapinati da persone che poi per il fatto magari di essere madri si vedono scarcerate impunemente, difendere i lavoratori che vanno al lavoro e che si trovano la strada bloccata da perditempo che la occupano violentemente per manifestazioni ideologiche, difendere i poliziotti dai neoterroristi che contrastano violentemente la costruzione di opere pubbliche di interesse nazionale. 

In particolar modo mi sta a cuore la questione delle case popolari, la sinistra pensa di cavarsela pilatescamente parlando di guerra tra poveri, ma da una parte ci sono i poveri che hanno diritto ad una casa popolare, che hanno rispettato le regole, si sono messi in graduatoria, dall'altra invece ci sono solo dei furbi e dei ladri che violano quanto ci sia di più sacro per una persona e la sua libertà, la casa. Ma il vero problema è questa sinistra border-line che sta con un piede nella sovversione e un piede nella legalità, ma alla fine sotto sotto ha tutti e due i piedi nella violenza e nell'illegalità, usando però tutti gli strumenti legali per portare avanti le sue violazioni.

Insomma, questo decreto è una legge che una sinistra degna di questo nome dovrebbe avallare o al massimo emendare per migliorarla, non certo contrastarla con strepiti isterici o peggio ancora coprendo i fanatici che occupano da anni con tracotanza il suolo pubblico, le università, i licei, perfino i convegni culturali e le fiere del libro, luoghi in cui si dovrebbe studiare, dibattere e non starnazzare, tanto meno aggredire. Bisogna condannare sempre tutte le violenze, anche la violenza passiva cosiddetta gandhiana, che a ben vedere è il tipo di sopraffazione peggiore, quella più vigliacca, perchè si nasconde dietro il vittimismo e la retorica gonfia di slogan e piagnistei, che in Italia ha pure goduto finora dell'avallo invece di norme legislative e di una costituzione pensata apposta per sovvertire il sistema democratico dall'interno. Ma ora i tempi stanno cambiando, bene, molto bene.

Era ora che questo governo agisse in questo senso, finora è stato perfetto in politica estera, nonostante certe sottigliezze dell'alleato Tajani che fa di tutto per mettere in difficoltà la premier, ma ora bisogna aiutare la vita concreta delle persone, in primis quelle più indifese, agire sull'insicurezza, che non è affatto percepita, come dicono i tronfi soloni al caldo, ma al contrario reale; in più abbassare le tasse, contrastare il potere dei giudici, della burocrazia e delle sovrintendenze varie e ridare potere al popolo italiano è e rimane una priorità, senza togliere al contempo nulla alla altrettanto giusta posizione atlantista di questo premierato, che non deve cambiare. E non dimenticando la riforma in senso federalista dello stato italiano, altro punto cardine di questo governo, che se ce la farà, cambierà l'Italia in meglio e secondo i reali interessi degli italiani.

Atlantismo, difesa dello stato di Israele e lotta al radicalismo islamico ed a ogni forma di radicalizzazione, sicurezza nelle strade e nelle case, lotta alla burocrazia ed al potere dei burocrati non eletti da nessuno, diminuzione delle tasse, federalismo, questo chiedono gli elettori di centrodestra, cioè la maggioranza degli italiani, bisogna venirgli incontro senza timore delle chiassate di pseudostudenti, attori e comici di serie B, sessantottini rincoglioniti, tecnocrati, media faziosi, piccole ma potenti elites arroganti, disconnesse dalla realtà produttiva e dai bisogni reali della gente.

lunedì 12 maggio 2025

Faccette nere e faccette sceme

La sinistra allo sbando ormai se la prende con tutto ciò che gli italiani amano. Non so se sono più masochisti o stupidi in questo senso, ma forse confidano nella fine della sovranità popolare per mano dell'Unione Europea, perchè avanti così le elezioni non le vinceranno mai, a parte che non le hanno quasi mai vinte. L'ultima della capa dell'autogestione del liceo infatti, Elly Schlein, è prendersela con gli alpini. Sì, avete sentito bene, gli eroi di tutti gli italiani cosa sono per la capetta in crisi mistica della sinistra? Ma è ovvio, dei fascisti, cos'altro potrebbero essere, tanto ormai vedono fascisti ovunque e se li sognano di notte e di giorno. Ma cos'è succeso per creare il caso? Succede che al raduno degli alpini a Biella un gruppetto a notte fonda avrebbe cantato faccetta nera. A parte l'irrilevanza della cosa, qui viene comunque fuori tutta la ignoranza degli "antifascisti" da movimento studentesco. Questa canzone infatti, non era affatto una canzone del regime, ma una prosa spontanea nata dal popolo che voleva significare che gli italiani avrebbero liberato le donne nere dall'oppressione degli uomini neri, basta leggere il testo. Un testo che, basta conoscerlo, potremmo quasi definire femminista. Secondo molti storici infatti il duce non amava affatto questa canzone, nata spontaneamente tra la gente. Ma ovviamente bastava questo appiglio per gridare allo scandalo e all'emergenza nera - in questo caso non del colore della pelle - ora con chi se la prenderanno, con le mamme italiane, col campionato di calcio, con la pasta? Fascisti anche quelli?

sabato 10 maggio 2025

Gli haters di sinistra

La sinistra è divisa su tutto, l'unica cosa che li unisce è l'odio. Gli haters di sinistra indirizzano l'odio sul piano personale. E' sempre il leader dello schieramento avversario ad essere il bersaglio, che talvolta può essere anche un leader interno quando qualcuno a sinistra cerca di portare un po' di ragionevolezza pragmatica, allora va accusato di essere un infiltrato, in pieno stile sovietico. Attenzione, il leader avversario prima lo irridono, dipingendolo come un idiota, ma questo accresce i suoi consensi, allora lo demonizzano dipingendolo come un mostro, il nuovo Hitler o Mussolini, ma anche questo accresce i suoi consensi, allora cercano di ammazzarlo, usando qualche pazzo o qualche terrorista, da cui ovviamente prendono immediatamente le distanze perchè loro sono pacifisti e gandhiani, ma intanto il lavoro sporco è fatto. Se nemmeno questo riesce c'è sempre la via giudiziaria, nel frattempo di raggiungere l'obbiettivo e se non lo raggiungono si dipingono come la faccia triste e contrita di una minoranza illuminata, buona, colta, in un mondo brutto e cattivo, anche se sono solo un'associazione di mediocri organizzati, burocrati, tecnocrati rancorosi, con le pecore al seguito, che fanno al contempo leva sul populismo deteriore, l'altra faccia della loro medaglia che nel momento del bisogno viene in loro soccorso dopo aver finto di attaccarli.

giovedì 8 maggio 2025

L'uso dei bambini, della terra e dei poveri nella propaganda antisemita

La propaganda antiisraeliana e l'odio contemporaneo verso gli ebrei si muove su alcune coordinate molto semplici e perciò molto efficaci, ma che forse non spiegano tutto, vedremo perchè. Le coordinate molto semplici della propaganda sono gli ebrei uccidono i bambini (e le donne) in maniera gratuita e deliberata, rubano la terra ai palestinesi e sono tutti ricchi che perseguitano i poveri palestinesi. Un tipico metodo sovietico di rovesciare sul nemico i suoi temi forti, gli ebrei i cui bambini sono stati deportati dal nazismo, gli ebrei a cui era negato di poter possedere la terra, gli ebrei poveri nel ghetto, ora li si accusa delle stesse cose di cui sono stati vittime per renderli odiosi agli occhi del ventre molle dei benpensanti non riflessivi.

Andiamo con ordine, i palestinesi hanno più volte negli ultimi 75 anni massacrato donne e bambini ebrei, eppure questo non ha generato nessuna empatìa verso gli ebrei, quindi non è questa coordinata propagandista che spiega tutto e a fondo il rinnovato odio antisemita. Anche di terre contese ce ne sono mille nel mondo e nella storia del mondo, eppure solo l'accusa (falsa) agli ebrei di aver rubato la terra ai palestinesi suscita questa indignazione rarefatta e al contempo viscerale. Anche la rappresentazione che gli ebrei sarebbero tutti ricchi e i palestinesi tutti poveri non trova riscontro nello schierarsi in altri conflitti. Quindi tutto ciò rappresenta l'elemento superficiale e ipocrita dell'odio verso gli ebrei, seppur pavlovianamente istintivo. 

Allora perchè tutto questo odio alla sua radice profonda? A mio modo di vedere si coagulano tre elementi, religiosi, storici e uno generazionale-ideologico più recente. Il primo elemento è l'antisemitismo cristiano, potrà sembrare strano, in un mondo che sembra sempre più secolarizzato, ma nel sottopancia di molta gente permane questo odio di matrice religiosa, soprattutto all'interno del cristianesimo ortodosso e in una parte di quello cattolico, meno in quello protestante. Poi c'è quello storico, per la sinistra di derivazione comunista gli israeliani sono quelli che hanno tradito l'Unione Sovietica, dopo che la Russia aveva sostenuto la nascita dello stato ebraico, il quale poi però ha rifiutato di diventare un satellite dell'Urss, diventando invece alleata degli Stati Uniti, uno dei veri peccati originali di Israele, da quel momento dipinto come appendice dell'imperialismo occidentale. Infine c'è l'elemento generazionale, per molti giovani di sinistra che però vogliono ribellarsi alla vecchia sinistra andare contro gli ebrei significa rompere un tabù, dire che i sionisti sono i nuovi nazisti è un modo di scavalcare la vecchia sinistra che si ricollegava al risorgimento ottocentesco, in quella rincorsa all'essere sempre più di sinistra di quelli che c'erano prima, tipica di una certa mentalità ultraprogressista. Quello che era di sinistra ieri ora deve essere bollato come reazionario in una rincorsa alla radicalizzazione perpetua. Questi tre elementi però si mischiano insieme, perchè negli ultimi decenni la chiesa Cattolica è andata sempre più a sinistra, contaminandosi coi comunisti italiani, così come la chiesa ortodossa russa si è contaminata coi sovietici, la sinistra inoltre negli anni si è fatta sempre più troschista che stalinista (Stalin, pur essendo andato poi contro Israele. infatti era comunque quello che aveva liberato i campi di concentramento e sostenuto la fondazione di Israele, il troschismo invece era quello più a sinistra e contro ogni alleanza con la socialdemocrazia), il ribellismo sessantottino generazionale è poi diventato un elemento fondante della sinistra contemporanea. Un appunto in più sulla sinistra, lo stalinismo rompe con Israele dopo l'alleanza iniziale, ma non è terzomondista, è la sinistra terzomondista e cattocomunista che poi annega completamente nell'antisemitismo, infatti Stalin oggi è il capro espiatorio di tutte le malefatte della sinistra per i buonisti, per poter sacralizzare le idee "buone", immutabili ma sempre più radicalizzate.

Quindi c'è un sovrastrato ipocrita, che in maniera unilaterale piagnucola, usandoli, sui bambini, le donne, la terra, i poveri palestinesi, e poi c'è il vero substrato nei tre elementi storico-religiosi-ideologicogenerazionali sopra brevemente descritti. L'antisemitismo cristiano, l'antisemitismo post e semi stalinista ma soprattutto come abbiamo detto, troschista, terzomondista, cattocomunista e sessantottino, poi postsessantottino nell'ultima versione ormai degenerata in uno stato di subprogressismo emotivo, irrazionale e isterico.


lunedì 5 maggio 2025

La sinistra oggi

La sinistra oggi, progressisti che odiano il progresso, democratici che odiano la democrazia e la sovranità popolare, femministe che se ne fregano della condizione delle donne nei paesi islamici, pseudoliberali che odiano la libertà d'espressione e il libero mercato, antinazisti che odiano gli ebrei, multiculturalisti che odiano la cultura occidentale, anticlericali che la pensavano in tutto come il Papa peronista, l'unica cosa in cui sono coerenti è nel loro odio verso il popolo italiano.

Eccoli qui, la loro idea di progresso è tornare all'età della pietra, con le pale eoliche e i pannelli solari facendo vincere la dittatura comunista cinese, la loro idea di democrazia è negare la sovranità del popolo, in nome di un dispotismo illuminato e paternalistico che chiamano Europa, la loro idea di femminismo è nella loro sottomissione al maschilismo islamico, la loro idea di libertà è nel bollare ogni opinione non conformista come razzismo e nell'orientare l'economia in maniera dirigista, il loro multiculturalismo è a senso unico, disprezzando tutto ciò che è occidentale, il loro antifascismo è nell'odio verso il sionismo e verso il popolo ebraico, sostengono poi di essere anticlericali, ma dicono le stesse cose che diceva il Papa Bergoglio, non possono inoltre sopportare come il popolo italiano ha votato democraticamente nel 1948, nel 1994, nel 2008 e nel 2022. Parlano per slogan superficiali e banali ma si si atteggiano a grandi intellettuali, demonizzano gli imprenditori, disprezzano il popolo lavoratore, sono pecore dentro un recinto che si riempiono la bocca di belle parole che ripetono ossessivamente, sono figli di una storia sbagliata che nemmeno conoscono e che ripetono nevroticamente in maniera inconsapevole senza imparare nulla, riverniciandola di colori ibridi, sono pacifisti al servizio delle dittature, omologati in nome della diversità, inclusivi che escludono, globalisti a chilometro zero, nonviolenti che giustificano il terrorismo, antiputiniani che vogliono disarmare gli ucraini, insomma, poi si stupiscono se stanno sulle scatole a tutti?