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giovedì 8 maggio 2025

L'uso dei bambini, della terra e dei poveri nella propaganda antisemita

La propaganda antiisraeliana e l'odio contemporaneo verso gli ebrei si muove su alcune coordinate molto semplici e perciò molto efficaci, ma che forse non spiegano tutto, vedremo perchè. Le coordinate molto semplici della propaganda sono gli ebrei uccidono i bambini (e le donne) in maniera gratuita e deliberata, rubano la terra ai palestinesi e sono tutti ricchi che perseguitano i poveri palestinesi. Un tipico metodo sovietico di rovesciare sul nemico i suoi temi forti, gli ebrei i cui bambini sono stati deportati dal nazismo, gli ebrei a cui era negato di poter possedere la terra, gli ebrei poveri nel ghetto, ora li si accusa delle stesse cose di cui sono stati vittime per renderli odiosi agli occhi del ventre molle dei benpensanti non riflessivi.

Andiamo con ordine, i palestinesi hanno più volte negli ultimi 75 anni massacrato donne e bambini ebrei, eppure questo non ha generato nessuna empatìa verso gli ebrei, quindi non è questa coordinata propagandista che spiega tutto e a fondo il rinnovato odio antisemita. Anche di terre contese ce ne sono mille nel mondo e nella storia del mondo, eppure solo l'accusa (falsa) agli ebrei di aver rubato la terra ai palestinesi suscita questa indignazione rarefatta e al contempo viscerale. Anche la rappresentazione che gli ebrei sarebbero tutti ricchi e i palestinesi tutti poveri non trova riscontro nello schierarsi in altri conflitti. Quindi tutto ciò rappresenta l'elemento superficiale e ipocrita dell'odio verso gli ebrei, seppur pavlovianamente istintivo. 

Allora perchè tutto questo odio alla sua radice profonda? A mio modo di vedere si coagulano tre elementi, religiosi, storici e uno generazionale-ideologico più recente. Il primo elemento è l'antisemitismo cristiano, potrà sembrare strano, in un mondo che sembra sempre più secolarizzato, ma nel sottopancia di molta gente permane questo odio di matrice religiosa, soprattutto all'interno del cristianesimo ortodosso e in una parte di quello cattolico, meno in quello protestante. Poi c'è quello storico, per la sinistra di derivazione comunista gli israeliani sono quelli che hanno tradito l'Unione Sovietica, dopo che la Russia aveva sostenuto la nascita dello stato ebraico, il quale poi però ha rifiutato di diventare un satellite dell'Urss, diventando invece alleata degli Stati Uniti, uno dei veri peccati originali di Israele, da quel momento dipinto come appendice dell'imperialismo occidentale. Infine c'è l'elemento generazionale, per molti giovani di sinistra che però vogliono ribellarsi alla vecchia sinistra andare contro gli ebrei significa rompere un tabù, dire che i sionisti sono i nuovi nazisti è un modo di scavalcare la vecchia sinistra che si ricollegava al risorgimento ottocentesco, in quella rincorsa all'essere sempre più di sinistra di quelli che c'erano prima, tipica di una certa mentalità ultraprogressista. Quello che era di sinistra ieri ora deve essere bollato come reazionario in una rincorsa alla radicalizzazione perpetua. Questi tre elementi però si mischiano insieme, perchè negli ultimi decenni la chiesa Cattolica è andata sempre più a sinistra, contaminandosi coi comunisti italiani, così come la chiesa ortodossa russa si è contaminata coi sovietici, la sinistra inoltre negli anni si è fatta sempre più troschista che stalinista (Stalin, pur essendo andato poi contro Israele. infatti era comunque quello che aveva liberato i campi di concentramento e sostenuto la fondazione di Israele, il troschismo invece era quello più a sinistra e contro ogni alleanza con la socialdemocrazia), il ribellismo sessantottino generazionale è poi diventato un elemento fondante della sinistra contemporanea. Un appunto in più sulla sinistra, lo stalinismo rompe con Israele dopo l'alleanza iniziale, ma non è terzomondista, è la sinistra terzomondista e cattocomunista che poi annega completamente nell'antisemitismo, infatti Stalin oggi è il capro espiatorio di tutte le malefatte della sinistra per i buonisti, per poter sacralizzare le idee "buone", immutabili ma sempre più radicalizzate.

Quindi c'è un sovrastrato ipocrita, che in maniera unilaterale piagnucola, usandoli, sui bambini, le donne, la terra, i poveri palestinesi, e poi c'è il vero substrato nei tre elementi storico-religiosi-ideologicogenerazionali sopra brevemente descritti. L'antisemitismo cristiano, l'antisemitismo post e semi stalinista ma soprattutto come abbiamo detto, troschista, terzomondista, cattocomunista e sessantottino, poi postsessantottino nell'ultima versione ormai degenerata in uno stato di subprogressismo emotivo, irrazionale e isterico.


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