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sabato 19 aprile 2025

I primi risultati della strategia di Trump e la buona politica della Meloni

La strategia di Trump nei rapporti economico-internazionali ha già raggiunto tre risultati. Eccoli: 

1) La Fed è stata costretta ad abbassare i tassi d'interesse, dopo un lungo braccio di ferro tra Powell e il governo, fin dai tempi della prima amministrazione Trump.

2) I paesi più importanti come Inghilterra, India, Giappone ed Israele più la quasi totalità dei paesi del mondo si sono seduti al tavolo delle trattative con l'amministrazione Usa, solo l'Unione Europea e la Cina hanno reagito sbraitando istericamente annunciando "rappresaglie", "bazooka" e rispolverando dalla soffitta tutto il vecchio repertorio della propaganda comunista anti-americana, ma anche loro hanno poi dovuto sottobanco iniziare a trattare.

3) Alcune importanti aziende come la Coca-cola e Intel hanno annunciato reinvestimenti in Occidente dopo un trentennio e più di delocalizzazioni che ha impoverito la classe operaia occidentale favorendo regimi dove non esiste la minima parvenza di diritti dei lavoratori, democrazia e libertà.

In questa intersezione ha lavorato magistralmente la Meloni, che fin da subito ha attuato una linea da pontiere tra l'Europa e gli Usa non andando dietro agli isterismi e ai catastrofismi. La premier ha tenuto la barra dritta con nervi saldi ascoltando più i ceti produttivi e meno gli opinionisti ideologici, per questo ora l'Italia è il centro dell'Occidente e il viaggio in America è stato un vero successo, corrobato dalla visita di Vance in Italia.

Poi c'è la propaganda, se la Borsa va giù per tre giorni sparano i titoloni e mandano nel panico i piccoli investitori, se la borsa risale dicono che ci guadagnano solo i grandi investitori e gli "speculatori". Una tesi che fa a pugni con la realtà. Non ci vuole una laurea in economia per sapere che se la borsa risale ci guadagnano tutti gli investitori, grandi e piccoli.

A proposito di propaganda, la Cina sta invadendo i social con la sua, irridendo gli operai americani, terrorizzando le popolazioni occidentali e mostrando tutto il suo razzismo. Lo spettacolo penoso delle opposizioni (anti)italiane, invece, non merita nemmeno di essere commentato, con la meritoria eccezione di Calenda, l'unico che dimostra un minimo di serietà e patriottismo. Calenda d'altronde ha imparato dalla Meloni, la quale quando era all'opposizione non ha mai giocato allo sfascio, ma se l'allora premier Draghi faceva una cosa giusta lo sosteneva nella circostanza, pur senza rinunciare al suo ruolo. Meloni è sempre più una leader di livello internazionale, riconosciuta da tutti nel mondo, a capo della rinascita dell'Occidente e dell'alleanza atlantica, grazie al cielo sono lontani i tempi della sottomissione alla Cina dei governi grillini, dell'eurofanatismo dei governi Prodi, non c'è bisogno di averla votata per riconoscerlo, basta l'onestà intellettuale.

Vedremo come si evolverà la situazione, perchè sarà una battaglia, ma è una battaglia che merita di essere combattuta, per la libertà e il benessere dei popoli occidentali e delle classi lavoratrici di tutto il mondo.

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