L'altra sera sono stato ad un evento allo storico teatro Franco Parenti di Milano. L'argomento il medioriente. Ospiti una giovane donna araba che lavora per la pace tra ebrei e islamici, un relatore che monitora su come l'Onu copre la questione mediorientale ed un ex portavoce del governo israeliano. Arrivando a Porta Romana abbiamo visto come tutta la via fosse presidiata da camionette della polizia, a ridosso del teatro e al suo interno i cani poliziotto stavano bonificando tutta l'area, per evitare attentati. Dobbiamo ringraziare la polizia per questa protezione, ma perchè nel 2024 a Milano per assistere ad un evento del genere c'è bisogno di tutto questo? Con me c'era mia madre di 76 anni e tanti altri anziani. A ridosso un presidio di filopalestinesi voleva impedire un libero incontro democratico.
La relatrice araba, Rawan Osman, ha raccontato di come sia cresciuta in scuole, in un mondo, in famiglie, in cui gli ebrei erano dipinti come nemici senza conoscerli. Nelle scuole islamiche, ma anche cattoliche del mondo arabo, Israele è dipinta come una colonizzazione di europei contro la Palestina. Niente di più antistorico, ma è così che crescono i bambini nel mondo arabo ed ora anche in Occidente..
Hiller Neuer, a capo dell'osservatorio sull'Onu, ha spiegato cos'è veramente l'organizzazione delle nazioni unite. Non un' organizzazione di saggi imparziali come pensa tanta gente, ma un'organizzazione dominata dai regimi islamici come l'Iran, da regimi comunisti come Cuba, Venezuela, Cina, Vietnam, come dalla Russia autoritaria, Onu che passa il tempo a fare risoluzioni contro Israele, non dicendo una parola sulle guerre in Ucraina, in Siria, in Sudan.
Il rappresentante di Israele, Levy, ha spiegato come la guerra in medio oriente non è una guerra tra due fazioni religiose equiparabili, ma un attacco del mondo islamico contro l'occidente libero, democratico e moderno: prima c'è Israele da distruggere e conquistare, domani c'è l'Europa. Resta da capire quanti cavalli di Troia ci sono in Europa, pronti a sottomettersi all'Islam, anche in nome di un terzomondismo ignavo, di una noia verso la libertà, di un'opposizione verso la modernità travestita magari da ecoribellione, di un rigetto classista verso la democrazia e il suffragio universale, di un neoleninismo travestito da liberalismo, senza dimenticare il sempre presente e multiforme antisemitismo, che sia di matrice cristiana, nazifascista o comunista.
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