Ogni bambino morto in guerra o per mano del terrorismo è un dolore indicibile e lancinante. Purtroppo oggi persino i bambini sono vittime di una propaganda selettiva. C'è chi piange solo i bambini palestinesi, accusando Israele di ucciderli deliberatamente e non tenendo conto che sono usati come scudi umani di una organizzazione di feroci nazi-islamici come Hamas. Poca o nessuna considerazione hanno al contrario i bambini siriani morti negli ultimi anni, i bambini ucraini, compresi i ventimila bambini ucraini rapiti da Putin, i bambini ebrei massacrati fin dagli anni 70 dal terrorismo palestinese. Bisogna invece essere dalla parte dei bambini di tutto il mondo, senza esclusione, e per quando riguarda i bambini palestinesi bisognava proteggerli fin da prima che crescessero e diventassero dei terroristi, quando nelle scuole dell'Onu a Gaza i cattivi maestri gli insegnavano a uccidere gli ebrei, gli dicevano che gli ebrei erano degli invasori da cacciare. La solidarietà, l'amore per i bambini deve essere inclusivo, universale e amorevole, e non esclusivo, come assistiamo in questi giorni, e sopratutto non bisogna educare i bambini all'odio.
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