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lunedì 13 maggio 2024

La sinistra crede ancora alla propaganda postsovietica

Ho preso la cattiva abitudine di considerare le persone di sinistra dei pappagalli ripetitivi ammaestrati da finti intellettuali in realtà benpensanti e perbenisti che non capiscono nulla della realtà che li circonda e di chi la pensa diversamente da loro, quindi perciò per nulla intellettuali. Perchè il vero intellettuale è quello che capisce e spiega le ragioni di tutti e non un ultras talebano che considera un troglodita chi non la pensa come lui. Cosa mi ha portato a tutto ciò? Intanto non hanno la più pallida idea che sono ancora i sovietici ad ammaestrarli, loro sono convinti di essere qualcosa di nuovo, una neosinistra neoprogressista, magari pensano di difendere la democrazia liberale dal nuovo fascismo, il problema è che l'unico fascismo esistente attualmente è quello rosso e filopalestinese, ma quello che gli rende proprio dei replicanti al servizio della Russia è il loro odio per Israele, il quale è uno stato democratico, multietnico, multireligioso, tutto quello che loro anelano in maniera però astorica e unilaterale, e invece no, non una parola per gli ebrei massacrati il 7 ottobre, ecco le femministe che non vedono l'ora di fare le schiave dei talebani palestinesi, gli antifascisti che spruzzano antisemitismo da tutti i pori, il buonismo a senso unico, l'uso retorico dei bambini palestinesi e la totale indifferenza verso i bambini ebrei sgozzati, le madri ebree in cinta sventrate, stuprate, le anziane rapite da Hamas.

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