Volendo dare una distinzione storica alle componenti sociali, invece che classista o politica, ma nemmeno geopolitica o territoriale, pur tenendo conto dell'importanza di questi due ultimi aspetti, sopratutto quella geopolitica, possiamo vedere quattro assembramenti storici che travalicano gli altri tipi di distinzione:
Da una parte abbiamo i "rivoluzionari" che vorrebbero fare tabula rasa del passato e del presente, la cancel culture, il polo dell'ideologicamente corretto nutrito di giustizialismo e moralismo. Dall'altra abbiamo i "reazionari", nostalgici del passato che lo vorrebbero restaurare, ma quindi pure loro con l'obbiettivo di cancellare il presente, seppur per ricostituire il passato (ma anche loro intrisi di spunti giustizialisti e moralistici), mentre dall'altra parte come detto per costituire un futuro astratto e ideologico. In realtà il punto saliente è che questi due poli si attraggono e si rimescolano trovando terreno comune nel fanatismo ecologista, nell'odio per il presente e nel nemico comune composto dagli altri due centri che andiamo a vedere, quello riformista e conservatore. Anche tra questi due poli, pure loro apparentemente antitetici come i precedenti, divisi tra chi vuole cambiare, riformando, migliorando il presente reale e i conservatori dall'altra parte che lo vogliono mantenere, ma l'antitesi si trasforma subito in un rimescolamento, unito dal terreno comune del presente e del pragmatismo, che è proprio quello che invece "rivoluzionari" e "reazionari" odiano. Infatti i riformisti vogliono cambiare e migliorare il presente senza distruggerlo, i conservatori vogliono mantenere il presente però adattandosi ai cambiamenti capendo che qualcosa va cambiato. Ecco l'alleanza e le alleanze.
Allora la tesi-antitesi "rivoluzionari" e "reazionari" converge in una sintesi, al contempo la tesi-antitesi "riformisti" e "conservatori" converge in una altra sintesi rompendo gli schemi e scompaginando le carte. Per questo gli stereotipi di destra e di sinistra per come li abbiamo conosciuti in passato decadono, mentre le collocazioni geopolitiche prendono quota, ma appunto con alle spalle la collocazione storica.
La politica italiana è perciò nel frattempo ormai disintegrata, perchè all'interno del movimento 5 stelle, della Lega, di Forza Italia, del Pd, si apre lo scontro tra filooccidentali e antioccidentali, come tra reazionari-rivoluzionari contro conservatori-riformisti, mentre appare più unito invece il centro di Calenda e Renzi in chiave filooccidentale conservatore-riformista, anche più unite estrema destra e estrema sinistra in chiave antioccidentale reazionaria-rivoluzionaria, mentre riesce a mantenere una posizione ambigua Fratelli d'Italia, ma per quanto tempo?
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