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martedì 5 dicembre 2017

Conflitti postmoderni

Il conflitto di classe oggi appare superato, così come in parte il conflitto destra-sinistra. Lo scontro oggi è tra un blocco patriottico e occidentale composto dalla borghesia sobria, dai ceti medi produttivi, dalla classe operaia disciplinata e dal buon senso contadino da una parte e dall'altra dalla borghesia sovversiva, i ceti medi fascistoidi, gli operai sbandati e il ceto contadino reazionario. Sul piano prettamente politico invece estrema destra ed estrema sinistra convergono sempre di più in un meccanismo antisistema, mentre sinistra moderata e destra moderata compongono il blocco della responsabilità democratico-liberale. Alle prossime elezioni i grillini puntano alla sponda sia con la destra populista di Salvini sia con la sinistra radicale, l'accozzaglia di Grasso, Vendola e D'alema, mentre il voto moderato si divide tra Pd e Forza Italia, oltre al centro democristiano, consapevole che in questa fase il proprio elettorato non è ancora pronto a giocare a carte scoperte e ha bisogno di essere rassicurato con imponenti dosi di sinistrismo tradizionale da una parte e conservatorismo massiccio dall'altra. Ma la tendenza è in atto. In futuro, a chi urlerà ipocritamente scandalizzato all'inciucio centrista bisognerà rispondere e l'inciucio tra grillini, postcomunisti e fascistoidi? Come la mettiamo?

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