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venerdì 16 settembre 2016

L'11 settembre e la nascita del neocomplottismo

L'Undici settembre non è solo una data che ha cambiato la storia, ma segna anche la nascita del neocomplottismo contemporaneo. Se il secolo scorso era stato il secolo dei protocolli dei savi di Sion, che generarono l'olocausto, il nostro secolo è segnato da una nuova teoria del complotto che nega la natura islamica degli attentati dell'11 settembre (e di tutti gli altri) per addossare le colpe agli ebrei o agli americani stessi. Come nel caso dei protocolli dei savi di Sion, la matrice non è tanto culturale o economica, ma statuale e geopolitica: Come allora, è la Russia a diffondere attraverso la sua propaganda la leggenda nera. Il complottismo non è dunque un fenomeno da sottovalutare, ma è molto pericoloso, perchè è destabilizzante, e perchè il complottista è un individuo capace di accusare un soggetto di ogni nefandezza possibile senza nessuna prova o evidenza. Se la sua origine geopolitica è chiara (Russia e mondo islamico), gli aspetti su cui fa presa sono i più disparati. Ovviamente il principale è la necessità in molte persone nel trovare un capro espiatorio alle proprie frustrazioni e senso d'impotenza, quindi è chiaro che in un periodo in cui le cose vanno male molta più gente aderirà al complottismo. C'è poi la tendenza a ridurre tutto a motivazioni date da occulti interessi economici, ma non da ultimo il bisogno che hanno i conformisti di apparire come persone indipendenti che non credono alle verità ufficiali e istituzionali, affidandosi a verità alternative schematiche e manichee. La specificità del complottismo contemporaneo è il suo acutizzato nichilismo e il suo diramarsi alle diverse sfere della società. Non esisterebbe più solo un grande complotto giudaico, ma tanti complotti. Da parte dei complottisti non c'è solo la volontà di colpire il banchiere (ebreo) o l'intellettuale (ebreo), ma anche gli uomini di scienza, i medici, oltre che i politici, gli economisti, i giornalisti, in pratica tutto quel mondo delle professioni creato dalla modernità occidentale. In particolare è proprio la scienza e la medicina moderna il nuovo campo d'azione dei complottisti. Le teorie complottiste sui vaccini, sul cancro, minano alla base la civiltà e sono riconducibili ai canoni classici del complottismo, ci sarebbero gli interessi economici delle multinazionali farmaceutiche, i loro proprietari che sarebbero tutti ebrei, ma in fondo l'attacco alla scienza è l'obiettivo più naturale per un complottista, il cui pensiero è in quanto tale antiscientifico, non corrobato da nessuna prova o fatto, ma un enorme disegno i cui puntini vengono uniti arbitrariamente secondo uno schema prefissato.



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