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lunedì 13 luglio 2015

Accordo EU-Tsipras, soldi in cambio di insulti

Quattro anni fa il pensiero unico della politica italiana, perseguendo l'obbiettivo di far cadere Berlusconi, era tutto schierato dalla parte dell'Euro, della Germania e dell'Austerity. Oggi invece è schierato in blocco dalla parte di Tsipras perchè l'orizzonte del provincialismo è ora mettere in difficoltà Renzi facendo leva sulla crescita del qualunquismo di estrema sinistra antitedesco, che in queste ore tocca vette di isteria collettiva e razzismo mai viste. Chi ci va di mezzo sono come sempre i risparmiatori che devono sottostare al gioco delle tre carte del baro Tsipras e del suo losco compare Varou fake, e gli italiani, gli spagnoli e gli irlandesi che hanno fatto i sacrifici e le riforme per stare alle regole dell'Europa, mentre ora i greci si mangiano altri 86 miliardi dalla cattiva "Europa dei banchieri, dei terroristi e dei mafiosi" dando in cambio chissà quali garanzie? Ma il pavido Obama può essere contento, la Grecia non è finita nelle braccia di Putin, come se non lo fosse già.

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