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giovedì 30 giugno 2022

Il bipolarismo in Italia non c'entra nulla con quello anglosassone

Veltroni, povero Veltroni, fu accusato di essere un liberale, persino un agente della Cia, uno chissàche che voleva istituire il modello bipolare anglosassone in Italia. In realtà proporre il modello bipolare in Italia ha sempre voluto dire al contrario riproporre il fittizio scontro rossi-neri, uccidendo il centro atlantista e creando una convergenza rossobruna de facto tra presunti nemici che si spartiscono il potere, mettendo nei rispettivi recinti le proprie pecore.

Ecco allora che la stessa accusa era rivolta a Togliatti, comunista tutto d'un pezzo come Veltroni, ma accusato di essere riformista per aver capito che il comunismo si crea con la politica e l'egemonia culturale, non con le armi.

In Italia i comunisti hanno preso il potere senza colpo ferire, le Brigate Rosse quindi erano d'impaccio, rischiavano di creare una reazione popolare contraria, per questo il Partito comunista le osteggiava, non per altro, invece occupando sul piano culturale l'identità liberale, democratica, territoriale, europea, distorcendola a loro uso e consumo, i comunisti hanno preso il potere statale, nella magistratura, nella burocrazia, nella scuola, negli asili, nelle università, nei giornali, su internet, nelle caste professionali, tra gli avvocati, gli architetti, tra i manager etc etc

Allo stesso tempo creando un antagonista "nero" a suo uso e consumo, buono a mobilitare le pecore rosse in chiave anti e mettere in un cul de sac la maggioranza liberale.

Nel frattempo la classe operaia non serviva più, è stata mandata al macero, ma per ingrossare le fila si punta sui gay autoghettizzati, gli immigrati non integrati, le donne frustrate, tutto fa brodo per il proprio potere e il controllo sulla società.

sabato 18 giugno 2022

Lo scontro storico

Volendo dare una distinzione storica alle componenti sociali, invece che classista o politica, ma nemmeno geopolitica o territoriale, pur tenendo conto dell'importanza di questi due ultimi aspetti, sopratutto quella geopolitica, possiamo vedere quattro assembramenti storici che travalicano gli altri tipi di distinzione:

Da una parte abbiamo i "rivoluzionari" che vorrebbero fare tabula rasa del passato e del presente, la cancel culture, il polo dell'ideologicamente corretto nutrito di giustizialismo e moralismo. Dall'altra abbiamo i "reazionari", nostalgici del passato che lo vorrebbero restaurare, ma quindi pure loro con l'obbiettivo di cancellare il presente, seppur per ricostituire il passato (ma anche loro intrisi di spunti giustizialisti e moralistici), mentre dall'altra parte come detto per costituire un futuro astratto e ideologico. In realtà il punto saliente è che questi due poli si attraggono e si rimescolano trovando terreno comune nel fanatismo ecologista, nell'odio per il presente e nel nemico comune composto dagli altri due centri che andiamo a vedere, quello riformista e conservatore. Anche tra questi due poli, pure loro apparentemente antitetici come i precedenti, divisi tra chi vuole cambiare, riformando, migliorando il presente reale e i conservatori dall'altra parte che lo vogliono mantenere, ma l'antitesi si trasforma subito in un rimescolamento, unito dal terreno comune del presente e del pragmatismo, che è proprio quello che invece "rivoluzionari" e "reazionari" odiano. Infatti i riformisti vogliono cambiare e migliorare il presente senza distruggerlo, i conservatori vogliono mantenere il presente però adattandosi ai cambiamenti capendo che qualcosa va cambiato. Ecco l'alleanza e le alleanze.

Allora la tesi-antitesi "rivoluzionari" e "reazionari" converge in una sintesi, al contempo la tesi-antitesi "riformisti" e "conservatori" converge in una altra sintesi rompendo gli schemi e scompaginando le carte. Per questo gli stereotipi di destra e di sinistra per come li abbiamo conosciuti in passato decadono, mentre le collocazioni geopolitiche prendono quota, ma appunto con alle spalle la collocazione storica.

La politica italiana è perciò nel frattempo ormai disintegrata, perchè all'interno del movimento 5 stelle, della Lega, di Forza Italia, del Pd, si apre lo scontro tra filooccidentali e antioccidentali, come tra reazionari-rivoluzionari contro conservatori-riformisti, mentre appare più unito invece il centro di Calenda e Renzi in chiave filooccidentale conservatore-riformista, anche più unite estrema destra e estrema sinistra in chiave antioccidentale reazionaria-rivoluzionaria, mentre riesce a mantenere una posizione ambigua Fratelli d'Italia, ma per quanto tempo?