E' un dato oggettivo che il lock down è stato una sospensione della libertà, d'altra parte l'allora governo Conte ebbe un comportamento disorientante, perchè quando il regime cinese ammise dopo mesi di omissioni l'esistenza del Corona Virus, dapprima fu più lealista del Re orientale, con tutto il corollario del "siamo tutti cinesi", "abbraccia un cinese", "tutti al ristorante cinese", "Milano non si ferma", "non assaltate i supermercati", più altre idiozie del genere, con gli imbecilli al "corona Party" e i cinici al "muoiono solo vecchi e deboli di salute", in stile rupe di Sparta. Poi quando il virus rischiava di uscire dai confini di Lombardia e Veneto, improvvisamente fu tutto un "state a casa", "destra irresponsabile", "chiudete tutto", con tanto di ideologismi selettivi, negozi di vestiti chiusi, librerie aperte, passeggiate vietate, supermercati e metropolitane aperte.
Ma poi sono arrivati i vaccini, al momento l'unica soluzione realistica per uscire dallo stato di emergenza di sospensione della libertà che tanto la sinistra ha strumentalizzato per imporre il proprio potere. E allora appare incomprensibile il comportamento di Salvini e Meloni, che strizzano l'occhio al movimento dei No Vax, longa mano di Cina e Russia in Italia, che ci vogliono tenere in questo stato di immobilismo. Solo coi vaccini si torna alla libertà, con quella campagna vaccinale che il governo filocinese Conte non portava avanti, regalandoci invece le mascherine tarocche del d'alemiano Arcuri e Lock down permanenti. Poi con il governo Draghi messo in piedi da Renzi e Berlusconi la campagna vaccinale è partita, condotta dall'alpino Figliuolo. Più alpini e meno burocrati di sinistra potrebbe essere uno slogan migliore di abbracciamo un cinese e No green pass.