Blog che si occupa di geopolitica, politica italiana, storia del comunismo, della sinistra italiana e osservatorio sui movimenti estremistici e sul nuovo antisemitismo
mercoledì 10 ottobre 2018
Da No global dico viva la globalizzazione
Ero un no global e sono rimasto un no gobal, peccato che ho diametralmente cambiato idea, o forse ne ho preso gli aspetti migliori. I No global, o meglio l'ala egemone di quel movimento, solevano dire "non siamo contro la globalizzazione, ma contro questa globalizzazione, cioè la globalizzazione liberale." E invece è proprio l'aspetto liberale della globalizzazione, il libero commercio, la rottura dei dazi doganali, la diffusione dei valori occidentali nel mondo come la libertà individuale, il meglio della globalizzazione, dove invece l'omologazione culturale, il governo mondiale, la diversità sottomessa all'uguaglianza, il pensiero unico populista, ne sono l'aspetto peggiore, mentre i nazionalismi, i particolarismi, le autonomìe hanno un valore intrinseco se integrate nella globalizzazione, mentre diventano deteriori se ne sono ostili, ottusamente autarchiche.
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