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venerdì 12 gennaio 2018

La sinistra va a ovest e la destra va a est, si ricompone il quadro

Oggi la sinistra è sempre più occidentale e la destra è sempre più asiatica? Si tratta di un apparente paradosso che in realtà rimette le cose al suo posto, a ben vedere. Nel secondo dopoguerra, grazie all'egemonia culturale leninista, essere di sinistra era comunemente considerato equivalente all'essere antioccidentale, mentre essere di destra, sempre in base alla visione dettata dalla suddetta egemonìa, voleva dire essere inseriti nel campo filo-occidentale. Ora le cose sembrano cambiare, la sinistra è sempre più filo-occidentale, mentre la destra strizza l'occhio a Putin, ma quindi anche all'Iran retrogrado e in definitiva alla Cina comunista. Secondo lo storico Ernst Nolte il marxismo aveva una forte componente conservatrice, o per meglio dire reazionaria, o in generale antimoderna, e allo stesso tempo il vero nemico di fascismo e nazionalsocialismo non era il bolscevismo ma il liberalismo e viceversa, per il bolscevismo il vero nemico ultimo non era il nazismo, ma l'occidente liberale di estrazione angloamericana: storici e politici come Angelo Tasca hanno dimostrato come l'antifascismo non fosse una priorità ne' un valore per i comunisti, fino a che Hitler non minacciò l'Unione Sovietica, mentre è sempre più comune l'idea tra gli studiosi che il fascismo si presentò come baluardo patriottico contro il bolscevismo più per una strategìa per il potere che per reale adesione ai classici temi del patriottismo, essendo il fascismo un movimento che in realtà andava contro la patria borghese ottocentesca e i suoi valori, per costruire una nuova comunità nazionale e un nuovo nazionalismo su basi e regole del tutto differenti. Quindi più che di paradosso nel vedere la sinistra che va a ovest e la destra che va a est, dovremmo parlare di una ricomposizione lineare delle varie componenti, senza dimenticare che destra e sinistra sono due termini costituzionali e liberali, che attengono alle forze parlamentari, mentre chi si oppone al sistema parlamentare, le forze antidemocratiche e antisistema, che magari usano il parlamento come un mezzo o una tribuna rivoluzionaria, non vanno considerate come destra o sinistra, ma come qualcosa di estraneo o al massimo estrema destra ed estrema sinistra e al contrario in caso di una loro pericolosa avanzata destra e sinistra devono unirsi per contrastarle, cosa che non fecero negli anni '20-'30.

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