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lunedì 2 gennaio 2012

Il discorso di capodanno del presidente Napolitano

Nel discorso di capodanno il presidente Napolitano ha individuato nella corruzione e nella evasione fiscale i due mali da estirpare, strettamente connessi alla criminalità organizzata, laddove senza una sconfitta di essi non può esserci futuro.
Nella riduzione della spesa pubblica Napolitano ha individuato l'obbiettivo primario, insieme all'occupazione giovanile, ma che non può non essere accompagnata dal procedere con equità, e perciò, Napolitano ha detto, con la costruzione di nuove forme di sicurezza sociale.

La parte più originale del suo discorso è stata senz'altro quando Napolitano ha fatto riferimento alla sua passata militanza politica nel Pci, e nello specifico sulla sua formazione nel rapporto diretto con gli operai, si è trattato di un passaggio molto interessante perchè cifra della popolarità del presidente, non dovendo nascondere la sua storia e la sua peculiarità, perchè rimanda all'equilibrio dimensionale del suo settenato di cui parlavo qui, http://francescoredpoli.blogspot.com/2011/11/dimissioni-di-berlusconi-napolitano.html  , e perchè questa digressione, come lui l'ha definita, ha aperto il discorso sulla natura storica e sui riferimenti storici della fase che stiamo vivendo.
I due riferimenti sono stati la ricostruzione del secondo dopoguerra, quando i lavoratori, le forze sindacali, il Pci, senza perdere la loro fisionomia, fecero sacrifici per mettere le basi ad una seconda fase di sviluppo economico e progresso sociale.
Il secondo è il compromesso storico che il Pci fece nel '76-'77, a fronte del nemico terroristico da sconfigggere e alla grave crisi recessiva che attraversava quel periodo.
Due snodi fondamentali nella storia d'Italia, della sinistra e del grande partito di massa, anzi i due snodi fondamentali, potremmo dire, (insieme alla svolta di Salerno e alla bolognina).
Napolitano ha fatto appello al farsi carico dell'interesse generale nelle fasi cruciali, che è storia del movimento operaio italiano e del grande partito di massa che l'Italia ha avuto.
A mio modo di vedere l'analogia è indiscutibile, si tratta però di vedere gli elementi di novità, le differenze e qual'è la portata attuale delle forze in campo.
Il PD ha l'autorevolezza che aveva il Pci per assolvere a questo compito di tramite tra l'interesse delle classi lavoratrici, l'interesse generale e il futuro della Patria?
Basterà questa manovra, queste riforme e questi decreti per mettere le basi dello sviluppo e dell'equità, o la fase recessiva è più grave e indipendente dalla forza di questo governo? (in merito a questo riporto sotto delle frasi di Napolitano)
Come fare fronte all'ondata di antipolitica e populismo reazionario che scelte difficili e linee politiche complesse si trovano a dover fronteggiare? Per esempio durante la ricostruzione del secondo dopo guerra il fascismo era battuto e il qualunquismo debole, ora invece berlusconi è ancora in sella e c'è qualcosa di peggio, l'antipolitica, il populismo reazionario, il razzismo da fronteggiare. La situazione è più difficile. Le domande non sono comunque retoriche e le risposte dovranno maturare nei processi storici positivamente, altrimenti sarà la fine per l'Italia, il nostro paese.

Alcuni passaggi dell'intervento di capodanno del presidente della Repubblica Napolitano
Per un' Italia più severa, più giusta.
Il governo dovrà procedere attraverso il dialogo con le parti sociali e il parlamento.
Occupazione giovanile è priorità, impossibile senza una maggiore coesione europea, solo uniti potremo progredire in un quadro mondiale cambiato.
Occorrono scelte solidali contro la speculazione perchè il bersaglio è l'europa. E' stata sottovalutata la recessione.
E' giunto il momento che l'Italia sia apprezzata in Europa per il suo impegno e in condizioni di parità possa partecipare alle decisioni UE, questo è il senso del governo Monti. Lo scioglimento delle camere sarebbe stato un azzardo pesante per l'interesse generale. Ma l'unità non toglie fisionomia dei partiti, e ruolo nelle riforme istituzionali. Non c'è futuro senza rigenerazione della politica e della fiducia nella politica.

I bambini figli di migranti nati in italia sono italiani e devono essere riconosciuti come cittadini.

Fiducia in noi stessi è il fondamento per costruire.

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