Da Trump mi aspetto molte cose, prima di tutto un riequilibrio, dopo anni di una globalizzazione che esautora le sovranità nazionali, tutta sbilanciata verso la Cina, che ha colpito sopratutto le classi lavoratrici occidentali, allora ci vuole un ritorno degli interessi nazionali, di una sovranità nazionale che è prima di tutto sinonimo di democrazia. Inoltre dopo anni di immigrazione incontrollata e nuovo antisemitismo, ci vuole un bilanciamento anche in questo campo. Chi è stato danneggiato da questa globalizzazione va risarcito, ma questo lo aveva detto già uno dei principali fautori della globalizzazione, resosi conto che essa aveva rimaneggiato le classi operaie bianche, maschie, occidentali, che sono i danneggiati, ma mica solo loro, ma in primis loro, a dirlo era Tony Blair, pensa un po'.
La radicalizzazione degli ultimi anni, la fidelizzazione del proprio recinto, a questo abbiamo assistito, ma ora lo schema va rotto proprio da uno degli opposti estremisti, Trump, sull'esempio della Meloni, che dopo lo scontro degli anni precedenti una volta al governo sta creando una nuova destra moderata, conservatrice, liberale, ma sopratutto democratica, tanto che sia i neonazisti che i neobrigatisti la vorrebbero ammazzare.
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