Pagine

venerdì 29 novembre 2024

Lo strano destino destino dei figli dei sessantottini e la rivolta dei popoli occidentali

La sinistra sessantottina ha combattuto l'occidente capitalista, democratico e liberale, ma allo stesso tempo ne ha goduto di tutti i benefici, però vuole rifilare ai propri figli la dittatura comunista cinese, uno strano contrappasso, i barricaderors del 68 sono stati politicamente comunisti ma economicamente capitalisti, ma ai loro figli è destinato essere politicamente capitalisti - però in forma falso liberale comunistic politically correct oriented with cancel e woke culture - ed economicamente comunisti. Strange destiny for this generation.

Con la caduta dell'Unione Sovietica i comunisti hanno spostato il loro raggio d'azione in Occidente, facendo leva su un capitalismo non lungimirante, privo di prospettiva che ha puntato tutto sul guadagno immediato abbassando il costo del lavoro delocalizzandolo nella Cina comunista, che ha attratto capitali usandoli a proprio vantaggio, dunque l'accumulo delle forze produttive degli anni 90-2000 ha portato alla controffensiva cino-comunista degli anni dieci, portando dalla sua parte la Russia schizofrenica, creando un mondo sempre più capitalista e comunista allo stesso tempo e sempre meno democratico e liberale al contempo. Ma ora l'occidente liberale e democratico sta rialzando la testa grazie a Trump, Meloni, Milei, che si sono fatti portavoce della rivolta dei popoli e dei ceti medi occidentali contro le elites asservite alla Cina comunista.

lunedì 25 novembre 2024

La parabola di d'alema

Era comunista, con tanto di baffo, anzi baffino, ma poi cadde l'Unione Sovietica, allora dalla sera alla mattina divenne liberale e socialdemocratico, chi invece si ostinava a rimanere comunista negli anni 90-2000 era deriso e ridicolizzato come vetero ed estremista, ma anche ricattato per non fare vincere le cattive destre berlusconiane e "fasciste", ma poi alla fine degli anni 2000 la Cina comunista ha sferrato la sua controffensiva, allora anche baffino è ridiventato anticapitalista e antiliberista, addio occidente, con occhietti verso i grillini a braccetto con Hamas, non solo, si è anche radicalizzato quando a contrastare questa controffensiva sono arrivati i Trump e la Meloni, è diventato persino un partigiano antirenziano, quindi alfine è rimasto un furbo conformista e opportunista, ma è anche sempre stato fanatico ed estremista al contempo.

giovedì 7 novembre 2024

La sinistra antiTrump non ci arriva, ma la "spazzatura" ha cuore, cervello e in democrazia vince sempre

Ebbene no, i giovani americani per fortuna non sono tutti una massa di fanatici ecogretini come ci raccontava estasiata la stampa di sinistra, quella stampa ossessiva che fa la faccia crucciata per le guerre ma che non dice una parola di condanna contro il terrorismo e le dittature - ma perchè per fortuna la maggior parte dei giovani occidentali si tengono lontani dai college okkupati e perciò non inneggiano ad Hamas, ma lavorano e producono oppure studiano veramente, non parlano per slogan e paroline-chiave, nella storia hanno dato la vita per salvare i pusillanimi europei antisemiti, sempre in qualche modo schiavi dei cinesi, dei russi e degli islamisti. Questa è la prima cosa che ci ha detto le elezioni americane, producendo facce da funerale a reti unificate. Credo che facciano dei corsi nei teatri autogestiti della cultura alta e casualmente-rigorosamente di sinistra per fare la faccia di sale e tetra molto triste e un po' stupita, con lacrimuccia assortita, che i popoli occidentali non capiscano le magnifiche sorti progressive della globalizzazione, della rivoluzione green e della immigrazione clandestina. Nel frattempo non solo i giovani ma nemmeno gli afroamericani, i latinoamericani, le donne e i gay, udite udite, non votano tutti a sinistra come li vorrebbero gli editorialisti, manco fossero degli scolaretti allineati al politically correct, anzi, ma pensano con la loro testa, votando per giunta quel pazzo riccastro che gli si era insegnato ad odiare come il loro peggior nemico. E questo ovviamente comporta le crisi isteriche indignados dei benpensanti da salotto e dei manifestanti sbraitanti slogan che non si capacitano di ciò, ohibò, ma come, noi che abbiamo un cervello, un po' bollito a dire il vero, ma insomma li abbiamo fatto la lezioncina a questi garbage, non possiamo accettarlo, mentre gli altri, il popolo, che è sovrano solo se vota come diciamo noi, altrimenti per lorsignori hanno solo lo stomaco, la pancia; quelli - sempre quelli lastricati di nobili intenzioni finite sempre male - che nel tempo si sono riverniciati di rosso, nero, verde, poi arcobaleno, che fanno la faccia triste per le sorti del pianeta, che tra l'altro sta benissimo senza il loro salvifico intervento, ma poi in realtà pensano solo ai loro interessi. Ma sono sempre loro quelli che non ci hanno mai capito nulla dagli anni 70 ad oggi e mai ci capiranno, e più non capiscono più perdono contatto con la realtà, più quindi perdono voti e allora che fanno? Riflettono? No, si radicalizzano, si barricano, fino al grottesco, al surreale, al demenziale, almeno il comunismo del passato nelle sue iatture proponeva sviluppo economico, qualche analisi seria, il nuovo comunismo verde invece offre - oltre a tristezza a palate - catastrofismo, ansia, depressione, insicurezza nelle strade, concorrenza sleale dei comunisti cinesi, inflazione, decrescita, ecodeliri, infine disoccupazione, povertà, penuria, dittatura. I pochi che in questa valle di lacrime trincerata nelle proprie granitiche certezze provano seriamente ad analizzare, vengono messi alla gogna o dileggiati dalla loro stessa parte, accusati di intelligenza col nemico, che deve essere sempre inevitabilmente, razzista, fascista, nazista. Questa è la sinistra AntiTrump, come l'abbiamo brevemente ma densamente tratteggiata, che non si chiede perchè The Donald è così popolare e perchè sfonda oltre le linee di demarcazione di classe, di colore, di origine territoriale, di generazione, di sesso, proprio quelle linee che la sinistra dice a parole di voler abolire perchè loro sarebbero gli inclusivi, i progressisti, gli antidiscriminazione, gli ecosostenibili, e invece cerca di dermarcare sempre di più nella crociata d'odio verso tutto ciò che è maschio, bianco, anglosassone. Questi dicevo sono gli ottusi che non cercano di capire le ragioni degli altri, che dovrebbe essere proprio il compito e prerogativa degli intellettuali e di quelli "intelligenti", capire le ragioni di tutti ma in primis del popolo, soprattutto il tuo popolo, della tua patria, ma quando il conformista posa da intellettuale d'elite anti-uomomedio per avere il lascia passare nella buona società, poi gli arriva la valanga dalle urne, quando il fazioso gruppettaro si spaccia per pensoso riflessivo, ma poi è solo un utile idiota dei nuovi imperialismi d'oriente, ma anche quando sei un alternativo di "destra", sempre in vena di trasversalismi, non capirai mai nulla, allora capirà la realtà sempre meglio il garbage di Trump e lo stomaco, che se Trump nei prossimi anni riuscirà a riempirlo mentre la sinistra lo ha svuotato in questi anni con le sue politiche global-green, ragionerà sempre meglio. A Trump ora il compito di agire con stomaco, cuore e cervello contro chi è solo cervelli avariati in cortocircuito, senza cuori e gli stomaci ben nascosti.

venerdì 1 novembre 2024

Lo psicosocialismo dei social

I social sono un meccanismo che mettono in pubblico il privato degli individui, facendo leva sulla loro vanità innocente, ma anche sulla voglia di protagonismo, di esserci, di contare qualcosa. Questo indotta una forma di psicosocialismo di mercato, potremmo dire orwelliano. Una raccolta dati di ogni persona per ritrasmettere la loro personalità in forma aziendale e politica. Quindi un impulso alla bolla del fanatismo ideologico narcisistico e al conflitto sterile tra persone, al contempo alla fidelizzazione aziendalista. Un meccanismo che si sarebbe concatenato apparentemente non per un disegno, anzi, inizialmente i social dovevano servire a ricontattare i compagni di scuola e tenere in contatto le persone, poi la cosa potrebbe essere sfuggita di mano o forse si è trasformata in qualcosa d'altro per lo scorrere degli eventi, è diventata proprio "social". Poi il tutto è diventato geopolitico, i social sono diventati un terreno di conquista dei regimi totalitari antioccidentali nel privato degli individui occidentali, di converso potevano diventare un terreno di espansione per le idee democratiche tra gli individui dei regimi totalitari, ma questi regimi con più astuzia hanno saputo "bloccarli" e usarli solo a proprio fine. Zuckerberg non si è dimostrato all'altezza delle sfide della storia, ma forse Musk lo saprà essere.