Siccome il comunismo non ha vinto allora dobbiamo dire che c'è la catastrofe ecologica per mettere in discussione la triade capitalismo-democrazia-libertà (individuale) su un nuovo terreno. Fantastici i comunisti, consapevoli di essere una minoranza nella società, una minoranza della borghesia intellettuale e professionale, sempre in conflitto con la borghesia imprenditoriale e i ceti medi, devono sempre trovare una base sociale da fomentare. Prima erano gli operai, ma poi questi hanno capito che era più nel loro interesse accordarsi con gli imprenditori, allora si è passati a fomentare i giovani, i figli della borghesia in particolare, poi le donne, in seguito i gay, infine sono arrivati gli immigrati, in congiuntura questi con la chiesa cattolica, anch'essa in penuria di seguaci. L'impressione è che finchè c'è democrazia perderanno sempre, allora si inizia a dire che gli elettori sono troppo ignoranti, poi si insiste, anche la libertà di parola non va bene, non si può dire tutto quello che si vuole, e chi l'ha detto? Lorsignori. Vogliono dirci cosa possiamo dire e cosa no, e in che modo lo possiamo dire. E' il nuovo perbenismo della nuova società dei salotti e degli ambienti chic. La cancel culture vuole imporre una nuova censura inquisitoria, la storia allora non va più studiata ma demonizzata, equiparata e processata, il rancore è eletto a cifra del neoprogressismo in odore di regressione totalitaria.
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