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sabato 30 marzo 2024

L'antiamericanismo alla carbonara mette in imbarazzo la Meloni

Fatte le dovute differenze, è un po' come quando molta gente di destra diceva, io voterei Renzi se non fosse del Pd. Anche la Meloni dall'altra parte rischia di essere ostaggio del suo partito. Molta gente proveniente dal centrosinistra la voterebbe se non rappresentasse anche un partito che fa battaglie sull'italianità della pasta alla carbonara. Personalmente vedrei bene un governo Meloni-Renzi-Taiani-Giorgietti-Zaia-Crosetto, mentre Salvini su posizioni sempre più antiNato è al contrario più destinato a ricongiungersi con la sinistra. L'importante è tenere all'opposizione la sinistra grillina e rossoverde, che paralizza il paese ostaggio delle sue clientele, delle sue truffe edilizie superbonus, dei suoi ideologismi ecotalebani e della sua incompetenza e della sua geopolitica filocinese e filorussa, che farebbe dell'Italia il Venezuela d'Europa.

Il discorso della carbonara e le barricate fatte dai ministri di FdI contro alcune certificate ricostruzioni storiche che dicono che la carbonara è un piatto di origine italoamericana può sembrare una banalità, in realtà apre diverse complessità. Diversi storici hanno ricostruito che questo piatto è italoamericano perchè fu inventato dai cuochi italiani dopo l'arrivo degli alleati nel centroitalia durante la seconda guerra mondiale, unendo il breakfast anglosassone fatto di uova e pancetta con la pasta e il pecorino. Il primo ristorante a venderlo sarebbe stato uno italoamericano negli Stati Uniti negli anni 50. Apriti cielo, i colonelli di Fratelli d'Italia sono insorti pretendendo che fosse un piatto degli antichi romani. Ma come, la Meloni ha fatto la sua svolta atlantista, quindi la carbonara per le sue caratteristiche storico-culinarie potrebbe essere il piatto che sancisce l'amicizia tra Italia e America, e invece ci si scandalizza proprio nel momento che la Meloni va da Biden dicendo che l'alleanza con gli Stati Uniti è strategica e va oltre se c'è un presidente di destra o di sinistra come lui? Dubbi sull'atlantismo della destra italiana vengono, ma qui ritorniamo al discorso di prima, cioè alla Meloni sta stretto il suo partito antiamericano come a Renzi stava stretto il suo partito di sinistra antiamericano. Manca infatti in Italia un partito che nella sua burocrazia e nei suoi dirigenti sia chiaramente atlantista e non di facciata, lo era Forza Italia, ma poi paradossalmente fu il suo leader Berlusconi a discostarsene, ma ora potrebbe essere proprio Forza Italia orfana a prendere il testimone. 

Ad ogni modo sono convinto che c'è una forte base elettorale, magari non maggioritaria, fatta di singoli individui estranei ai gruppetti, ai partiti, alle burocrazie, alle chiese rosse, nere e bianche, ai pecoroni conformisti, che vuole rilanciare una cosa che alcuni danno per morto: l'atlantismo. Certo, l'antiamericanismo è molto diffuso e trasversale in Italia, come è diffuso e trasversale l'antisemitismo e le simpatie per i regimi come la Russia, la Cina, il Venezuela, l'Iran, Cuba, la Siria di Assad, la Palestina di Hamas. D'altronde è faceto sostenere questi regimi con il deretano dei popoli che subiscono questi regimi godendo nel frattempo dei benefici della liberaldemocrazia occidentale, ma bisogna verificare se si presenterà la necessità da parte di questi sostenitori esterni di dare il loro proprio deretano a questi regimi e se allora continueranno su questa linea.

venerdì 29 marzo 2024

Note ottimiste per noi

Ma veramente l'Occidente non è in grado di sconfiggere l'invasione russa, se veramente lo vuole? I media occidentali sono inzuppati di tesi pessimistiche, di retoriche tremebonde sul timore della famigerata escalation, ci dicono che la Corea del Nord è in grado di rifornire di munizioni la Russia più dell'Occidente con l'Ucraina. Dico, un paese di straccioni nazionalcomunisti ha un prodotto interno lordo superiore all'occidente? Non mi pare. L'Occidente ha tutte le capacità finanziarie, tecnologiche e industriali, se lo vuole, di rifornire l'Ucraina. Centocinquantamila soldati armati della Nato ai confini della nuova cortina di ferro possono essere un buon argomento per una bestia come Putin, che i pacifinti unilaterali ci dicono che non va umiliato, lo si diceva anche di Hitler, non bisogna umiliare la Germania,bla bla bla, bisogna dare i territori che lui vuole per tenerlo buono, si è visto come è andata a finire. Le bestie capiscono il linguaggio delle bestie.

E dall'altra parte? I saputi di sinistra dicevano che Israele non doveva esagerare nella reazione dopo la mattanza delle belve filo-iraniane di Hamas il 7 ottobre, perchè chissà come avrebbero reagito i paesi arabi, chissà quale escalation anche da questa parte. Beh, peccato che Hamas è uno strumento dell'Iran sciita che i paesi arabi vogliono solo eliminare. Israele avanza e ora si appresta ad eliminare anche Hezbollah in Libano, con buona pace di Obama e per la gioia dei paesi arabi, dall'Egitto all'Arabia Saudita, che danno il loro tacito beneplacito. Spiace invece per gli europei pacifinti di sinistra, per i rossobruni, per gli americani politically correct, tutti uniti nell'odio verso Israele e l'Ucraina e nel prostrarsi all'Iran, che ammazza le donne, impicca i gay, sfrutta i giovani, che ai rossobruni si capisce che va pure bene, ma i pacifisti, le femministe, i politically correct, come fanno a sostenere un regime del genere?

mercoledì 27 marzo 2024

Perchè Renzi non vuole fare il leader del centrodestra?

Tutti i massicci leaders della sinistra prima acclamati e poi ripudiati dalla sinistra stessa, con tutte le loro diversità tra loro, sono diventati leaders popolari della destra nel corso della storia d'Italia. Destre ovviamente diversissime tra loro, non solo per contenuti, ma anche per epoche storiche. E' stato così per Mussolini, leader socialista massimalista che colse le ragioni dei reduci della prima guerra mondiale, umiliati e derisi dalla sinistra pacifista e dal Vaticano, per creare il suo movimento, è stato così con Berlusconi, leader craxiano socialista riformista demonizzato dalla sinistra moralista berlingueriana, che ha saputo unire la destra e la sinistra liberale; è stato così per Salvini, comunista ripudiato dalla sinistra radicale immigrazionista che invece ha saputo capire le ragioni dell'elettorato popolare di sinistra contro una immigrazione selvaggia, manodopera a basso costo e islamica, ma perchè Renzi non ha voluto fare altrettanto? Leader liberalriformista ripudiato dal revanscismo restauratore comunista pseudoriformista, poteva diventare leader del centrodestra neoliberale, invece va con la Bonino? Perchè?

lunedì 18 marzo 2024

Progressisti regressisti

Siccome il comunismo non ha vinto allora dobbiamo dire che c'è la catastrofe ecologica per mettere in discussione la triade capitalismo-democrazia-libertà (individuale) su un nuovo terreno. Fantastici i comunisti, consapevoli di essere una minoranza nella società, una minoranza della borghesia intellettuale e professionale, sempre in conflitto con la borghesia imprenditoriale e i ceti medi, devono sempre trovare una base sociale da fomentare. Prima erano gli operai, ma poi questi hanno capito che era più nel loro interesse accordarsi con gli imprenditori, allora si è passati a fomentare i giovani, i figli della borghesia in particolare, poi le donne, in seguito i gay, infine sono arrivati gli immigrati, in congiuntura questi con la chiesa cattolica, anch'essa in penuria di seguaci. L'impressione è che finchè c'è democrazia perderanno sempre, allora si inizia a dire che gli elettori sono troppo ignoranti, poi si insiste, anche la libertà di parola non va bene, non si può dire tutto quello che si vuole, e chi l'ha detto? Lorsignori. Vogliono dirci cosa possiamo dire e cosa no, e in che modo lo possiamo dire. E' il nuovo perbenismo della nuova società dei salotti e degli ambienti chic. La cancel culture vuole imporre una nuova censura inquisitoria, la storia allora non va più studiata ma demonizzata, equiparata e processata, il rancore è eletto a cifra del neoprogressismo in odore di regressione totalitaria.

lunedì 11 marzo 2024

Comunisti travestiti da liberali

L'idea sacrosanta e legittima che non bisogna discriminare nessuno sulla base del censo, della classe sociale, della razza, della nazionalità, della religione viene trasportata e tradotta dalla sinistra di derivazione comunista in un proposito che bisogna cancellare le classi sociali, le razze, le nazioni, le religioni e tutte le particolarità, riducendo l'individuo da libero umano tra liberi umani, ma con una sua identità particolare, in un signor nessuno omologato che esiste solo per la causa collettivistica, unica identità, però assoluta, concepita.

E' questa la differenza tra la concezione liberale dell'individuo e la concezione comunista dell'individuo, che nel secondo caso non è più quell'individuo che si realizza come tale, ma si realizza solo nella causa totale e non più di per sè stesso e per le proprie relazioni interindividuali, particolari, produttive e sociali.

Questo confine è stato confuso e inquinato negli ultimi anni, i neototalitaristi immettono nella società liberaldemocratica le loro concezioni facendo leva sui principi liberali e confondendosi con essi, per trasferire in maniera progressiva la democrazia liberale in una dittatura neocomunista, senza colpo ferire.

L'idea, iniziata dal leader leninista italiano Togliatti, era quella di giungere ad una dittatura comunista filosovietica  - ma oggi invece sarebbe cattocomunista e comunista filocinese - usando come strumento la democrazia liberale, confondendosi dentro di essa, lavorando al suo interno e paradossalmente godendone dei suoi benefici, aizzando invece chi non gode dei suoi benefici contro di essa, presentandosi in certi casi come baluardo in sua difesa contro chi vuole proporre altri tipi di dittatura o li si accusa volenti o nolenti di volerlo fare, il tutto condensato nella non-violenza, nella condanna delle pratiche terroristiche e armate, pur condividendo con i terroristi gli stessi principi ideali.

L'alleanza tra comunisti con epicentro in Cina, i suoi vassalli russi e quelli islamico-sciiti, chiesa cattolica, populisti sudamericani e i cavalli di troia in Europa e Usa, è ormai un dato di fatto. Cosa vuole fare l'Occidente, battere un colpo?