Fatte le dovute differenze, è un po' come quando molta gente di destra diceva, io voterei Renzi se non fosse del Pd. Anche la Meloni dall'altra parte rischia di essere ostaggio del suo partito. Molta gente proveniente dal centrosinistra la voterebbe se non rappresentasse anche un partito che fa battaglie sull'italianità della pasta alla carbonara. Personalmente vedrei bene un governo Meloni-Renzi-Taiani-Giorgietti-Zaia-Crosetto, mentre Salvini su posizioni sempre più antiNato è al contrario più destinato a ricongiungersi con la sinistra. L'importante è tenere all'opposizione la sinistra grillina e rossoverde, che paralizza il paese ostaggio delle sue clientele, delle sue truffe edilizie superbonus, dei suoi ideologismi ecotalebani e della sua incompetenza e della sua geopolitica filocinese e filorussa, che farebbe dell'Italia il Venezuela d'Europa.
Il discorso della carbonara e le barricate fatte dai ministri di FdI contro alcune certificate ricostruzioni storiche che dicono che la carbonara è un piatto di origine italoamericana può sembrare una banalità, in realtà apre diverse complessità. Diversi storici hanno ricostruito che questo piatto è italoamericano perchè fu inventato dai cuochi italiani dopo l'arrivo degli alleati nel centroitalia durante la seconda guerra mondiale, unendo il breakfast anglosassone fatto di uova e pancetta con la pasta e il pecorino. Il primo ristorante a venderlo sarebbe stato uno italoamericano negli Stati Uniti negli anni 50. Apriti cielo, i colonelli di Fratelli d'Italia sono insorti pretendendo che fosse un piatto degli antichi romani. Ma come, la Meloni ha fatto la sua svolta atlantista, quindi la carbonara per le sue caratteristiche storico-culinarie potrebbe essere il piatto che sancisce l'amicizia tra Italia e America, e invece ci si scandalizza proprio nel momento che la Meloni va da Biden dicendo che l'alleanza con gli Stati Uniti è strategica e va oltre se c'è un presidente di destra o di sinistra come lui? Dubbi sull'atlantismo della destra italiana vengono, ma qui ritorniamo al discorso di prima, cioè alla Meloni sta stretto il suo partito antiamericano come a Renzi stava stretto il suo partito di sinistra antiamericano. Manca infatti in Italia un partito che nella sua burocrazia e nei suoi dirigenti sia chiaramente atlantista e non di facciata, lo era Forza Italia, ma poi paradossalmente fu il suo leader Berlusconi a discostarsene, ma ora potrebbe essere proprio Forza Italia orfana a prendere il testimone.
Ad ogni modo sono convinto che c'è una forte base elettorale, magari non maggioritaria, fatta di singoli individui estranei ai gruppetti, ai partiti, alle burocrazie, alle chiese rosse, nere e bianche, ai pecoroni conformisti, che vuole rilanciare una cosa che alcuni danno per morto: l'atlantismo. Certo, l'antiamericanismo è molto diffuso e trasversale in Italia, come è diffuso e trasversale l'antisemitismo e le simpatie per i regimi come la Russia, la Cina, il Venezuela, l'Iran, Cuba, la Siria di Assad, la Palestina di Hamas. D'altronde è faceto sostenere questi regimi con il deretano dei popoli che subiscono questi regimi godendo nel frattempo dei benefici della liberaldemocrazia occidentale, ma bisogna verificare se si presenterà la necessità da parte di questi sostenitori esterni di dare il loro proprio deretano a questi regimi e se allora continueranno su questa linea.