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lunedì 1 gennaio 2024

Antifascismo sì, ma quale antifascismo?

A me sommessamente e sinceramente ha fatto un po' sorridere l'urlo "viva l'Italia antifascista" lanciato dal loggione della Scala di Milano e narrano i giornali il conseguente applauso del salotto della Milano perbene nella serata del 7 dicembre 2023, rivolto chiaramente contro Ignazio La Russa e Salvini, seduti però vicino a Liliana Segre. Ma quale antifascismo però? Perchè noi sappiamo cos'è il fascismo, è stato dittatura, eliminazione di tutti i partiti, i sindacati e le associazioni, compresa la massoneria, tranne il proprio, è stato alleanza e sottomissione alla Germania nazista, leggi razziali antiebraiche, una cosa bruttissima, ma cos'è oggi l'antifascismo? Se parliamo di antifascismo di sinistra altrochè ugualmente è delegittimazione e volontà di cancellazione di tutti i partiti e le associazioni non di sinistra, sottomissione ad una Germania oggi con la faccia ecoripulita, ma con la stessa volontà di creare nuovi patti Molotov-Ribbentropp e staccarsi dall'Occidente, una sinistra che non condanna i crimini di hamas contro gli ebrei e delegittima Israele.

In che Italia viviamo, i giovani ribellisti degli anni '20 del '900 aderirono al fascismo, i giovani ribellisti degli anni '60-70 al necomunismo postmarxista e terzomondista, oggi i giovani ribellisti all'ecofintopacifismo filopalestinese. Come si può chiaramente evincere c'è una certa qualche continuità, eccome se c'è continuità dal punto di vista totalitario, geopolitico e alla lunga antisemita. Certo poi c'è stato per fortuna un antifascismo anche liberale, uno conservatore, uno riformista, uno monarchico, ma chi lo ricorda oggi nell'Italia del La7, del la Repubblica, del fatto quotidiano e così via, dove l'antifascismo è consentito solo se rosso? Anzi, l'antifascismo liberale, ma anche anarchico, è venuto ben prima di quello comunista. Chi si ricorda che il partito comunista non si definiva antifascista e non considerava il fascismo ai suoi esordi un pericolo, ma anzi un'opportunità per sovvertire lo stato liberale?

Ci troviamo di fronte allora da parte delle nuove generazioni di sinistra ad un continuo rinnegare di facciata gli errori dei padri oppure dall'altra parte emularli radicalizzando competitivamente le loro idee che in realtà in entrambi i casi mantiene un filo di continuità, altresì che bello invece Ignazio la Russa e Liliana Segre fianco a fianco, che non rinnegano nulla delle proprie rispettive storie e si riconciliano nel nome e nella congiunzione del diritto ad esistere di Israele, contro ogni forma di antisemitismo, che sia di destra, di sinistra, cattolico, cristiano ortodosso, perchè il vero antifascismo oggi è nella difesa di Israele e dei valori occidentali, liberaldemocratici, non in un "antifascismo" di parte dove tutto è condannato come fascista se non la si pensa come il gruppettarismo isterico e integralista di sinistra.

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