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giovedì 9 febbraio 2023

Vengo anch'io, no tu no

Sembra che al Festival di Sanremo possano parlare tutti tranne uno. Può parlare Fedez, che pochi anni fa faceva rap in cui insultava i gay e oggi fa rap in cui accusa di nazismo il governo, può parlare la pallavolista che definisce l'Italia un paese razzista dopo aver trovato fortuna e gloria in Italia, ma per fortuna può parlare anche la dissidente iraniana e meno male, sono lontani grazie al cielo i tempi in cui la sinistra definiva agenti della Cia i ribelli antiislamici iraniani. Ma c'è ne è uno che non può parlare: è Zelenski, il premier ucraino democraticamente eletto infatti dà fastidio a Salvini come alla sinistra, curiosamente uniti nell'antiamericanismo, ai complottisti come ai pacifisti a senso unico. Come nella canzone di Jannacci, "si potrebbe andare allo zoo comunale a vedere le bestie feroci per vedere l'effetto che fa, vengo anch'io no tu no". Però l'amico di Putin, Albano, ha cantato a Sanremo, che qualche anno fa ospitò anche Gorbaciov. Dalla Russia con amore, come ai tempi del Covid e del governo Conte.

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